Conclusa la plenaria del Consiglio provinciale. Si torna in aula il 5 e 6 di giugno
Sì a 3 mozioni: trasparenza, tv in tedesco e ciclabile Trento Mattarello
Il Consiglio provinciale si è riunito nel pomeriggio e ha concluso la tornata di lavori cominciata ieri mattina. Sono state approvate le proposte di mozione n. 580, 581 e 585, rinviata la n. 582, respinta la n. 537.
Trasparenza, asticella più alta: sì dell'aula.
Il Consiglio ha approvato la proposta di mozione 580 del consigliere Luca Zeni (Pd), dopo averne emendato il dispositivo su proposta dell'assessore Gilmozzi e dello stesso capogruppo pd. Il voto: 21 sì, 1 no, 2 astenuti. Non hanno partecipato al voto Savoi, Morandini, Borga e Filippin.
La discussione sulla proposta, cominciata questa mattina, è proseguita nel pomeriggio con l'intervento di Mario Casna (Gruppo misto): il consigliere s'è detto stupito che un esponente di maggioranza avanzi una proposta che accredita l'infondata immagine di un governo provinciale non trasparente.
L'assessore Mauro Gilmozzi ha difeso lo spirito della mozione Zeni, che non accusa l'esecutivo di nulla, ma indica solamente una normativa nazionale - il decreto legislativo 33/2013 - cui fare doveroso riferimento per completare le regole provinciali in materia di trasparenza amministrativa.
Per Alessandro Savoi (Lega Nord Trentino) la proposta del capogruppo Pd - sorta di excusatio non petita - non può non apparire come una denuncia di scarsa trasparenza della Provincia Autonoma, proprio quella denuncia che le opposizioni fanno insistentemente da cinque anni. Secondo il consigliere leghista, la proposta - condivisibile nel merito - è un distinguo in chiave chiaramente preelettorale.
Pino Morandini (Pdl) ha osservato che il consigliere Zeni ha presentato una mozione "poco dignitosa", una "foglia di fico" per tappare vergogne politiche e istituzionali di cui il Pd è però ampiamente corresponsabile.
A tutti ha replicato Luca Zeni (Pd), respingendo le interpretazioni delle minoranze e rivendicando che molto semplicemente il testo alza l'asticella della trasparenza in Trentino, aggiungendo nuove regole a quelle già esistenti.
Da giugno trasmissioni in tedesco sulle tv trentine.
Il consigliere ladino Luigi Chiocchetti (Ual) ha illustrato la proposta di mozione 581, che vuole favorire la diffusione in Trentino dei programmi televisivi in tedesco, a beneficio dei trentini che vogliono imparare la lingua, ma anche dei turisti stranieri e delle comunità germanofone mochena e cimbra. Operativamente, si tratta di prendere contatto e sostenere Ras (Radiotelevisione Azienda Speciale di Bolzano), che ha già chiesto al Ministero competente di poter irradiare i programmi delle reti tedesche dal ripetitore della Paganella. Chiocchetti ha detto che occorrerà anche verificare la copertura territoriale effettiva garantita dall'impianto sulla Paganella. L'aula ha approvato la proposta di Chiocchetti: 24 sì, astenuto Luca Paternoster (Lega).
Nella fase della discussione, l'assessore Mauro Gilmozzi ha riferito che contatti sono già in corso da quando si è verificato il passaggio al segnale digitale. Da giugno la diffusione di trasmissioni in tedesco dovrebbe essere operativa.
Claudio Eccher (Civica) ha plaudito alla proposta di mozione.
Rinviata la proposta Firmani per rilanciare l'economia.
La proposta di mozione 582, a firma di Bruno Firmani (Idv), è stata rinviata, su proposta dell'assessore Mauro Gilmozzi, per il quale buona parte delle indicazioni offerte da Firmani sono già previste dalla legislazione provinciale e pienamente in atto.
Il testo di Firmani - con ben 12 punti al dispositivo - intende indicare provvedimenti utili per lo sviluppo dell'economia trentina, la riduzione della disoccupazione e la riformulazione del reddito di garanzia: tavolo di lavoro mensile tra tutti gli attori del mondo del lavoro, reclutamento di scienziati sul mercato mondiale, monitoraggio costante del mercato, avviamento dei disoccupati ai lavori stagionali nei campi trentini, erogazione del reddito di garanzia senza i periodi di sospensione previsti attualmente, estensione del reddito stesso a chi abbia perso il lavoro e abbia maturato dal 1° gennaio 2011 una copertura previdenziale di almeno due mesi.
Avanti con le ciclabili di Mattarello e della Valsugana.
E' stata approvata all'unanimità la proposta di mozione 585 - di Sara Ferrari e Luca Zeni del Pd - che promuove il progetto di pista ciclabile tra Trento e Mattarello, a fianco della statale 12. Pensato inizialmente a corollario della nuova cittadella militare, rimane comunque un'opera preziosa - ha detto Ferrari - nonostante la (positiva) rinuncia alla realizzazione delle caserme. Il testo 585 impegna la Giunta Pacher anche a dare attuazione ai due ordini del giorno consiliari del 2009 e 2010 riferiti al collegamento ciclabile tra la Valsugana e l'asta dell'Adige.
L'assessore Mauro Gilmozzi ha dato pieno assenso.
No alla commissione d'inchiesta sui concorsi per dirigenti.
E' stata respinta - visto il voto favorevole del solo schieramento d'opposizione - la proposta di mozione 537/XIV, per l'istituzione di una commissione consiliare d'indagine incaricata di verificare come si svolgono in Provincia i concorsi per l'assunzione dei dirigenti e dei direttori d'ufficio. Il proponente, Giuseppe Filippin (Gruppo misto), ha detto di avere preso le mosse dall'osservazione di preoccupanti anomalie nel sistema (ed ha fatto alcuni esempi concreti, come quello di concorso per guidare il settore turismo, riservato a laureati in economia). Solitamente - ha detto - il funzionario nominato direttore facente funzioni nelle more del concorso, va a ricoprire poi stabilmente il posto di responsabilità: su 37 ultimi concorsi, è capitato in 31 occasioni (84% dei casi). Evidentemente c'è da andare a vedere come sono composte le commissioni d'esame, come vengono disegnati i requisiti di partecipazione, come mai spesso le iscrizioni al concorso sono così risicate.
L'assessore Mauro Gilmozzi ha spiegato che i concorsi e la formazione delle commissioni d'esame sono disciplinati da apposito regolamento, modificato peraltro di recente per rimodulare il colloquio d'esame, onde verificare anche le specifiche attitudini dirigenziali del candidato. Se i vincitori spesso sono i sostituti, questo - ha detto l'assessore - accade perché altrettanto spesso si tratta dei soggetti più preparati per la funzione a concorso. Le illazioni sollevate da Filippin sono "chiacchiere, che da sempre aleggiano attorno ai concorsi, senza avere alcun fondamento". Dal 2004 - ha sottolineato l'assessore - solo 2 sono stati i ricorsi al Tar dopo i concorsi, uno ancora aperto.
Filippin, replicando, ha respinto la critica di strumentalità della proposta di mozione, che invece - ha detto - tocca un nervo scoperto.