Dal Consiglio provinciale
Le interrogazioni e le mozioni discusse in aula nel pomeriggio
In allegato, i temi e i testi all'ordine del giorno
Qui di seguito la sintesi
delle interrogazioni e delle mozioni esaminate nel pomeriggio dal Consiglio provinciale.
Interrogazione 3830
(Progetto Trentino)
Dimissioni nel cda di
Trentino Sviluppo
e riorganizzazione
dell'area
internazionalizzazione e
innovazione
Il
consigliere chiedeva quali siano stati gli obiettivi ha raggiunto la
delegata all'internazionalizzazione e innovazione del cda di Trentino
Sviluppo (TS), dimessasi il 24 ottobre scorso, se si ritenga
necessario rivedere alla luce di questi risultati l'organizzazione
interna di TS per quanto riguarda quest'area, se le dimissioni non
siano un sintomo di malessere interno a TS e se sia già stata
individuata una figura sostitutiva nel board per portare avanti e
implementare questo settore.
La
risposta. L’assessore ha ricordato che l’interrogazione è
datata e la risposta rimanda ad evidenze documentali.
Sull’internalizzazione di Ts è stata data una precedente risposta
e comunque verrà trasmessa una relazione sui risultati.
Sull’organizzazione interna di Ts la risposta è stata che nella
società ci sono le competenze per l’internalizzazione. Il problema
è che Ts, come società pubblica, sta supplendo su questo piano,
mentre in altre realtà regionali queste funzioni sono più
organizzate attorno alle Cciaa. Il problema, ha detto l’assessore,
è focalizzare l’attività di Ts in modo che fornisca alle piccole
imprese servizi e informazioni che presuppongono però imprese in
grado di entrare sui mercati internazionali. Il problema è quindi il
compito della società,. Le dimissioni della consigliera mon derivano
da malesseri nella spa, ma si è trattato di una decisione libera.
La
replica. L’interrogante
si è dichiarato soddisfatto della risposta e di restare in attesa
della documentazione promessa.
Interrogazione 5051
(Progetto Trentino)
No alla denominazione
riduttiva del Comune
Alta Val di Non
Il consigliere chiedeva se non
sia il caso di impedire la nascita del nuovo Comune chiamato "Alta
Val di Non – Castelfondo, Fondo e Malosco", che escludendo
dalla denominazione altri Comuni confluiti nella nuova municipalità
è causa di divisioni tra i residenti dei paesi coinvolti e non
preserva il diritto di appartenenza degli altri Comuni della medesima
area.
La risposta. L’assessore
competente ha richiamato l’articolo 6 introdotto con la legge di
stabilità che prevede la possibilità di indizione di un referendum
per il nome della Comunità di valle e che spetterà eventualmente
alla Giunta regionale a chiedere ai consigli di formulare delle
proposte da sottoporre a referendum. L’assessorato ci metterà il
buon senso, al fine di attivare tutte le possibili forme di
inclusione.
Interrogazione 5057 (Civica
Trentina)
Alzare la paga oraria
ai lavoratori disagiati
di Progetto 19
Il consigliere chiedeva se sia
vero che la paga oraria nel "Progetto 19" sia pari a 6,39
euro lordi comprensivi di tredicesima, quattordicesima, Tfr e ferie,
se sia vero che i "lavori socialmente utili" occupano per i
part time 17 o 25 ore e a tempo pieno 35 ore settimanali,
quali siano su questo le osservazioni delle organizzazioni sindacali,
quanti siano i dipendenti e i collaboratori della cooperativa Aurora,
dove ha sede e di quali agevolazioni e contributi beneficia dalla
Provincia, se ai lavoratori del "Progetto 19" viene
liquidato in un'unica soluzione quanto spetta loro per i periodi di
disoccupazione lasciandoli senza paga nei mesi invernali, se non si
ritiene doveroso aggiornare le paghe orarie perché corrispondano ad
un minimo vitale, e infine se sia ipotizzabile che ogni azienda
produttiva si faccia carico di un soggetto disagiato come quelli di
"Progetto 19" prevedendo la totale defiscalizzazione dei
costi.
La risposta. La
Giunta ha precisato che l’intervento 19 rappresenta un’esperienza
unica in Italia il cui principio ispiratore è la centralità della
persona e la transitorietà dell’intervento. Le mansioni devono
rimanere generiche, un punto di partenza rispetto a tirocini o altre
esperienze formative, al fine di valorizzare la persona. L’entità
della corresponsione oraria è confermata pari a 6,39 euro lordi, si
deve tener presente che si tratta di un transito e non un approdo
lavorativo. La cooperativa Aurora, in base agli ultimi dati,
risultava avere 302 lavoratori, sede legale a Levico Terme e sede
operativa a Trento. I finanziamenti riguardano 7 lavoratori di cui 5
svantaggiati per i quali ha diritto agli sgravi fiscali di legge.
La replica. Il
consigliere interrogante ha detto che si sarebbe aspettato di sentire
le indicazioni a cui queste persone dovrebbero attenersi per trovare
lavoro. Parlare di crescita e formazione, mentre questi interventi
riguardano le fogne è davvero assurdo. Qui servono soluzioni che
possano rendere dignitosa la vita di queste persone.
Interrogazione 5125 (Civica
Trentina)
Parità di accesso alla
Trentino Guest Card
negli hotel nonesi
Il consigliere chiedeva se sia
stata attuato l'ordine del giorno 330 approvato all'unanimità dal
Consiglio provinciale il 26 luglio 2017, che impegnava la Giunta a
garantire la parità di accesso da parte degli ospiti degli esercizi
alberghieri della valle di Non alla Trentino Guest Card, le ragioni
dell'eventuale mancata attuazione o, se attuato, l'esito
dell'iniziativa.
La risposta.
Nella risposta, l’assessore
competente ha chiarito che alla fine del mese di novembre si è
formalmente inviato all’Apt della Valle di non l’esito di quanto
chiesto dall’interrogante chiedendo di instaurare una forma di
dialogo con gli esercizi e l’Apt si è impegnata ad elaborare una
proposta. Tutto ruota attorno alla natura della Guest Card, che di
fatto è una strategia di marketing, negli “attrezzi” dell’Apt
per la promozione del proprio territorio. Dal punto di vista legale,
va detto nessuno sta contravvenendo a nessuna norma ed il
ragionamento, di natura commerciale, è sul tavolo dell’Apt. Questo
ulteriore passaggio in aula rafforzerà sicuramente una soluzione più
rapida della questione.
La replica. L’impegno
dell’ordine del giorno chiedeva di favorire la parità di accesso
alla Trentino Guest card, indipendentemente
dall’adesione all’Apt. Inviare all’Apt pochi mesi fa l’ordine
del giorno non significa, ad avvisto dell’interrogante, aver
adempito all’impegno dell’ordine del giorno. Si tratta di
soggetti privati che però vivono sostanzialmente di sostegni
pubblici e verso i quali si potrebbe intervenire con una “moral
suasion”. Non entro nell’operato dell’Apt, ma mi preoccuperei
del perchè molti esercizi della valle non vogliano aderire ai propri
servizi.
Interrogazione 5252 (Gruppo
misto)
Troppe multe e burocrazia
per gli automobilisti
che varcano la Ztl a Trento
Visto
l'alto numero di sanzioni irrogate agli
automobilisti che varcano il
perimetro della Ztl di Trento e le criticità emerse
nella rilevazione dei
passaggi con le le
telecamere attivate, il consigliere del misto chiedeva se la
Provincia abbia contribuito e in che misura a
finanziare la spesa per
queste apparecchiature, se
sia vero che dei cittadini siano stati multati più volte per
un unico passaggio, se il
personale della polizia locale a
suo tempo aumentato per il
controllo del territorio sia ora utilizzato in ufficio per le
pratiche legate all'accesso
nella Ztl, quante infrazioni
sono state rilevate dall'inizio del 2017 ad oggi per accessi non
autorizzati nella Ztl di Trento e
dalle polizie locali di tutte la provincia,
quante sanzioni sono state irrogate, quante riscosse e per quale
importo.
La risposta. Il
Presidente del Consiglio ha detto che a questa interrogazione è
stata data risposta e dunque ha chiesto all’interrogante di
sospenderne l’esame.
La replica. Una
risposta fatta di due righe e per nulla soddisfacente, ha replicato
l’interrogante. Nel merito, è intervenuto l’assessore competente
chiarendo che il Comune di Trento ha finanziato l’intervento in
maniera autonoma e la Pat non ha alcun titolo di rivolgersi al Comune
per richiedere tutti i dati che l’interrogante ha richiesto. Il
consigliere del Misto ha ribadito che quando la Pat finanzia, ha
anche il diritto di sapere come vengono amministrati questi soldi,
ovvero di sapere se gli agenti di polizia locale non siano stati
spostati negli uffici a sbrigare le pratiche per la gestione della
Ztl, anziché a presidiare il territorio contro il degrado.
Interrogazione 5313 (5
stelle)
Rimborsi alla Eco 2000
per il dipendente
eletto sindaco
Il consigliere 5 Stelle
chiedeva se i rimborsi concessi dal Comune di Folgaria alla Eco 2000
per l'assenza di un dipendente eletto sindaco, sono rispettosi dei
tetti massimi orari previsti dal d.lgs 267 del 2000, il dettaglio
degli incarichi ricoperti dal dipendente per i quali la società ha
domandato e ottenuto il rimborso dal Comune, le motivazioni addotte
dal Comune con le determinazioni 259 e 282 per il rimborso
nell'agosto 2012, e infine se è vero, come è scritto nella
deliberazione, che l'allora sindaco risultava dipendente della Eco
2000 a partire dal 1 agosto 2009, cioè tre mesi dopo la sua
elezione.
La risposta.
La Giunta ha chiarito che le
ore o giornate di effettiva assenza dal lavoro dovute ad espletamento
del mandato politico per le quali il Comune è tenuto a rimborsare il
datore di lavoro, così come documentate dal comune di Folgaria, non
supera quello di 48 mensili previsto dalla disciplina statale e il
Comune ha rimborsato complessivamente 69.818, 90 euro. Dai
provvedimenti comunali risulta che il sindaco sia stato assunto
alcuni mesi dopo la sua elezione.
La replica. Prendo
atto della rettifica sul rimborso che si sospettava doppio, e della
cifra totale che si pensava più alta, ha replicato l’interrogante.
La risposta è adeguata, anche se ci si aspetterebbe dalla Giunta
anche un giudizio o la verifica dell’opportunità di questi fatti,
ovvero che un sindaco senza spiegazioni o motivazioni improvvisamente
dopo dieci anni che svolge l’incarico di amministratore senta la
necessità di farsi assumere dalla stessa società. Anche se
formalmente le carte sono in ordine, la cosa mi sembra strana, ha
aggiunto.
Interrogazione 5341 (AT)
Quali aree scistiche
verranno potenziate
e quali dismesse?
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta come si concilierà la nuova normativa introdotta con la
Finanziaria con i programmi di risanamento degli impianti sciistici
di Lavarone e della Panarotta; se non ritenga di avviare una
riflessione seria per avviare una politica d'insieme su tutto il
territorio provinciale in base ad un'analisi ragionata in base a dati
scientifici e degli orientamenti della domanda turistica. Infine, il
consigliere chiede quali saranno le aree sciistiche saranno
potenziate e quali dismesse.
La risposta. L’assessore
competente in materia turistica ha fatto presente che il Consiglio
con l’approvazione dell’articolo 34 della legge di stabilità del
dicembre scorso, ha introdotto norme in materia, il finanziamento di
eventuali progetti di dismissione di impianti di risalita per i quali
si può prevedere una diversa destinazione, con il coinvolgimento
degli enti locali e altri soggetti che rappresentino il territorio
interessato. La norma costituisce uno strumento di carattere
generale, considerato
che lo sci è una pratica in contrazione e quindi è utile pensare ad
alternative che lo affianchino.
La replica. Lo
sci è tutt’altro che in crisi, ha detto l’interrogante ed è
però giusto che il governo abbia il coraggio di fare delle scelte
sulla scorta della capacità di progettare e guardare avanti. Io
avrei fatto un piano di investimenti che avrei sottoposto alle
comunità interessate, ha aggiunto.
Interrogazione 5390 (AT)
Quali sono le cause
delle secche
del Fersina?
Il consigliere ha chiesto
quali siano le cause della continua situazione di secca del Fersina;
se la Giunta intenda affrontare il problema e con quali azioni di
contrasto alla desertificazione del fiume e con quali tempistiche.
La risposta. La
Giunta ha precisato che la
secca è un po’ intermittente e le motivazioni sono di origine
naturale (variabilità delle portate legate alle precipitazioni ed
eterogeneità dell’alveo nei diversi tratti) e indotte dall’uomo
(derivazioni idroelettriche, per uso irriguo o altri usi). A partire
dal 2017 le derivazioni sono assoggettate a garantire un minimo del
corso d’acqua, ma non è questo l’elemento risolutivo. In
particolare, c’è una concessione idroelettrica (a febbraio in
scadenza), che influisce molto sulla portata di questo torrente e per
la quale sarà fatta una verifica. Sono stati già convocati i
soggetti interessati il 25 gennaio scorso, che hanno tutti condiviso
la necessità di risolvere il problema a partire dalla raccolta dei
dati sulla situazione in essere, al fine di tutelare le acque e
garantire al Fersina un apporto idrico costante, in termini di
qualità e anche di quantità.
La replica. Spero
si tenga conto anche della permeabilità del torrente, ha aggiunto il
consigliere, che si è mostrato in buona misura soddisfatto della
risposta e confortato del fatto che i soggetti coinvolti abbiano
condiviso l’interesse per la tutela delle acque.
Interrogazione 5403 (UpT)
Levico, a quando
l'interscambio
ferrovia – bus?
Il consigliere ha chiesto
entro quali tempi il Servizio Trasporti della Pat intenda realizzare
pensiline coperte per i passeggeri in attesa dei mezzi pubblici in
centro e nelle zone turistiche di Levico e se la Provincia abbia in
programma un potenziamento dell'interscambio ferro – gomma alla
stazione ferroviaria sul modello di Pergine e Borgo.
La risposta. La
Giunta, per bocca dell’assessore competente in materia, ha chiarito
che nel 2017 gli uffici hanno interloquito con Trentino Trasporti
rappresentando proprio questa questione e constatando l’inadeguatezza
dell’attuale pensilina. TT ha proceduto ad elaborare diverse
ipotesi progettuali e anche recentemente si è ha formalizzata a TT
la necessità di un pinao a breve termine in attesa dell’arrivo dei
nuovi autobus. I modelli di pensilina, ha aggiunto l’assessore,
nascono d aun concorso di idee molto interessante che ha coinvolto
giovani. Il modello di esercizio attuale non prevede invece forme di
interscambio ferro-gomma come chiesto dall’interrogante.
La replica. Una
risposta precisa, ha replicato il consigliere dell’Upt che si è
dichiarato soddisfatto.
Interrogazione 5450 (Misto)
Pulizie, perché
la proroga dei termini
dell'appalto
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta chi abbia richiesto lo spostamento, da parte dell'Apac, dei
termini per gli appalti di pulizia da 95 milioni dal 12 al 18
dicembre 2017; chi abbia autorizzato il posticipo dei termini; se
l'assessore abbia condiviso questa scelta; quali siano i tempi di
aggiudicazione degli appalti; a chi sia da attribuire la
responsabilità di tutte le proroghe.
La risposta. Un
documento, ha chiarito il Presidente del Consiglio, al quale è stata
già data risposta.
La replica. Vorrei
capire se si andrà avanti a proroghe di queste gare di appalto
oppure se ci sarà altra soluzione. La mia interrogazione era
nell’interesse delle nostre società trentine tutte escluse da
queste gare di appalto.
Interrogazione 5446 (5
Stelle)
Folgariaski, la Pat
cosa intende fare
per gli abusi edilizi?
Il consigliere ha presentato
una lunga serie di domande sull'abuso edilizio, attuato dalla
Folgariaski nella realizzazione di alcune strutture dell'impianto
Serrada – Martinella, per il quale la società ha ricevuto
l'intimazione di rimessa in ripristino delle opere da parte del
Comune di Folgaria. Intimazione alla quale la Folgariaski fece
ricorso al Tar che, il 23 novembre 2017, confermò la decisione del
Comune. Ricostruita la vicenda, il consigliere chiede alla Giunta
quali provvedimenti intenda attuare nei confronti degli abusi edilizi
citati; se intenda avvallare un'eventuale sanatoria che
rappresenterebbe una segnale a favore dell'abusivismo; se Trentino
Sviluppo ritenga necessarie le dimissioni del presidente di
Folgariaski visto il suo ruolo nella vicenda; se sono queste le
modalità previste per "collaborare" e "garantire"
la supervisione degli enti pubblici che fino ad oggi hanno permesso
la sopravvivenza della società; se gli atti amministrativi vengono
regolarmente forniti, come previsto dai patti parasociali, a Trentino
Sviluppo; se si ritenga compatibile la presenza di enti pubblici in
Folgariaski con la realizzazione di edifici abusivi in zona di tutela
ambientale; se le risorse pubbliche messe a disposizione di
Folgariaski sono stati utilizzati per la realizzazione dei manufatti
abusivi, infine, quale sia il costo delle costruzione e del
ripristino.
La risposta. L’assessore
ha spiegato che allo stato attuale alla struttura provinciale
competente deputata non risulta pervenuta alcuna istanza relativa
all’opera in oggetto. La società in questione tra l’altro, non è
partecipata dalla Pat e dunque nei confronti della compagine sociale
le possibilità di intervento risultano limitate, ad eccezione delle
disposizioni in materia urbanistica. Premesso ciò, la Trentino
Sviluppo che partecipa per il 22%, ha un compito di supervisionee non
di intervento sulle deleghe aziendali delle quali non si ha
conoscenza diretta.
La replica. Il
consigliere ha preso atto che non c’è da parte dei soggetti una
richiesta di sanatoria, mentre l’informazione in suo possesso era
diversa. Sul resto, sostenere che la Pat non è coinvolta è un po’
difficile, per me si tratta
di una partecipazione consistente (22% di Trentino Sviluppo) che
darebbe titolo a verificare quanto sta accadendo.
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Qui di seguito la sintesi
delle proposte di mozione esaminate dal Consiglio provinciale prima
dell’interruzione dei lavori, che riprenderanno domani mattina alle
ore 10.00.
Mozione
643 (Progetto Trentino)
Concordare
con la città di Matera
un
percorso per riscoprire De Gasperi
La mozione di Progetto
Trentino , approvata dal Consiglio, mpegna la Giunta a riallacciare i
legami con la città di Matera attorno alla figura di Alcide De
Gasperi a partire dalle comuni radici contadine (Enrico Bolognani,
sollecitato da De Gasperi, lavorò in quelle terre per l'attivazione
della riforma agraria promossa in quegli anni dallo statista
trentino), per la conoscenza, la valorizzazione e l'attuazione del
pensiero degasperiano e rilanciare la cultura della politica dentro
la sfida europea promossa da De Gasperi.
La Giunta ha espresso un
parere positivo evidenziando che già nel 2014 era stata approvato un
documento che prevedeva un gemellaggio con la città di Matera e
messo in atto molteplici contatti, vanificati dalle crisi interne
alla Giunta della città della Basilicata. Fino ad oggi non sono
state concretizzate dunque iniziative per l’indisponibilità
dell’amministrazione locale, ma non per un reale disinteresse.
Recentemente è stato avviato un contatto con il nuovo Sindaco e
restiamo in attesa di risposta. Il proponente si è dichiarato
soddisfatto ed ha ringraziato per la risposta.
Un
consigliere del Gruppo Misto, è
quindi intervenuto a sollevare
una questione in ordine alle
norme che regolamentano la
par condicio. Il sito del Consiglio provinciale, si è chiesto, è
tenuto alle stesse regole? Il riferimento è ad un comunicato stampa
di
un consigliere della Civica, pubblicato
sul sito istituzionale,
che contiene precisi
riferimenti a nomi
e dettagli.
A
questo proposito, il consigliere ha comunicato di aver fatto
una
segnalazione al Corecom, il Comitato provinciale per le
comunicazioni, organismo
deputato
a vigilare in materia.
Mozione
602 (Patt, Pd e altri)
Misure
per arginare la violenza
contro
gli operatori sanitari
La mozione, sottoscritta da
diversi consiglieri ed approvata in forma emendata con 3 astensioni,
prende spunto da fatti di cronaca e da un trend negativo a
livello locale e nazionale ed ha l'obiettivo di impegnare la Giunta
ad adottare, se non è già stato fatto, provvedimenti per arginare
gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari del Ministero
della salute e contrastare comportamenti violenti contro gli
operatori della sanità. Il dispositivo, riformulato, prevede il
coinvolgimento dell’Apss e degli Enti locali, anche con programmi
di formazione del personale relativamente al riconoscimento e al
contenimento di comportamenti ostili e aggressivi, con specifica
attenzione alle situazioni critiche provocate da pazienti/utenti
stranieri. Infine, si impegna la Giunta a fornire entro 6 mesi
adeguato riscontro delle iniziative attuate al Consiglio provinciale
per il tramite della competente Commissione. La consigliera del Pd
che ha contribuito alla riscrittura del documento e lo ha
sottoscritto, ha sottolineato come queste violenze ed aggressioni
spesso sono perpetrate specialmente a danno delle donne. Un settore,
quello dell’assistenza sociale, che va protetto e sostenuto, ha
aggiunto la consigliera, perché sui nostri servizi sociali spesso si
scarica la rabbia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni e
dunque le criticità vanno affrontate e gestite con un impegno molto
forte.
Mozione
638 (PD)
Avviare
programmi di protezione
per
i difensori dei diritti umani
La mozione del Pd, approvata
dall’aula con il parere favorevole della Giunta, impegna la Giunta
ad attivare programmi di protezione e training per i difensori
dei diritti umani minacciati, su esempio delle città rifugio
olandesi; a promuovere nel 2018 incontri di approfondimento sul ruolo
degli enti locali nella protezione dei diritti umani e delle città
rifugio; a sollecitare il Governo perché attivi programmi di
protezione per i difensori dei diritti umani e rafforzi l'iniziativa
della diplomazia italiana; ad inviare la mozione all'Anci e alla
Conferenza Stato – Regioni al fine di diffonderla.
Soddisfatta del sostegno della
Giunta, la consigliera proponente, ha espresso l’auspicio di una
condivisione dell’intera aula ai contenuti del documento, che è
stato messo ai voti e approvato con 2 astensioni e due non
partecipanti al voto.
Mozione
640 (Patt)
Sostenere
la danza e definire
percorsi
per formare i maestri
La mozione del Patt, approvata
in forma emendata con due astensioni, impegna la Giunta a sostenere,
anche finanziariamente, l'insegnamento della danza e
dell’espressività corporea; a definire percorsi di formazione
professionale per la progettazione e la conduzione di lezioni di
danza classica, moderna e contemporanea; a valutare l’opportunità
di sostenere iniziative in campo coreutico, secondo quanto stabilito
dall’articolo 21, comma 3 della legge provinciale 15/2007.
Mozione
641 (Gruppo Misto)
Agevolare
gli esercizi commerciali
nei
Comuni di montagna svantaggiati
La mozione, che vuole essere
uno spunto per riflettere sul tema e che sarà ripresa domani,
propone al Consiglio di impegnare la Giunta a sottoscrivere un
accordo con la Federazione trentina della cooperazione per
salvaguardare l'apertura degli esercizi commerciali nelle piccole
comunità prevedendo il collocamento del personale (da assumere con
la legge provinciale 32 del 1990) e le necessarie forniture di merci
e prodotti, introducendo l'esenzione Imis dal 2018 a favore dei
negozi dei Comuni di montagna svantaggiati e a sensibilizzare le
amministrazioni locali ad agevolare queste attività commerciali
sulle tariffe di competenza. “Credo che se tutti ci mettiamo
assieme possiamo davvero sostenere questi esercizi e mantenerli vivi”
ha aggiunto l’interrogante.
Il Presidente del Consiglio ha
chiesto a questo punto una sospensione dei lavori al fine di trovare
una, con la complicità mostrata dell’assessore competente, una
possibile convergenza su questo documento. I lavori riprendono domani
alle ore 10.00 con il dibattito su questo tema e saranno preceduti da
una riunione dei Capigruppo alle ore 9.30.