Dallapiccola (Patt) ha ritirato il suo sul recupero dei boschi danneggiati dalla tempesta Vaia
Sì unanime al ddl Cia sulla formazione dei medici
La
seduta del Consiglio del pomeriggio si è conclusa con l’approvazione
unanime del ddl Cia (Agire) sulla formazione dei medici specialisti e
con l’elezione
dei componenti delle minoranze nel Comitato per la ricerca e
l’innovazione, nell’Osservatorio per lo sviluppo del corridoio
del Brennero e nel nucleo provinciale di valutazione. Niente da
fare, e decisione rinviata a domani, invece, per il difensore civico
e per i garanti dei minori e dei detenuti.
Dopo una riunione dei
capogruppo di mezzora
si è deciso di
sospendere, rinviandole a domani, le nomine del difensore civico e
dei garanti dei minori e dei detenuti. Invece,
componente per le
minoranze nel
Comitato per la ricerca e l’innovazione è stata eletta con
13 voti (18 bianche, 3 nulle)
Barbara Pernici; mentre, sempre per l’opposizione, nell’
Osservatorio per lo sviluppo del corridoio del Brennero è stato
eletto con 12
sì (17
bianche 4 nulle) Antonio
Armani. Veronica
Weber è stata eletta dal Consiglio, sempre
per le minoranze, con 11
voti (19 bianche, 4 nulle)
componente del nucleo provinciale di valutazione.
Dallapiccola
(Patt) ha ritirato il ddl sul recupero delle zone boschive colpite da
Vaia.
Si è passati poi al ddl
Dallapiccola (Patt) che
è stato ritirato dal suo proponente. Il
consigliere del Patt,
prima di dichiarare il ritiro del suo ddl che
era stato respinto in Seconda commissione,
ha ricordato che nella legge semplificazione ben poco è stato fatto
a favore del recupero di zone a pascolo. In Trentino sono centomila
gli ettari di pascolo, che nonostante gli sforzi fatti nella seconda
legislatura con l’impiego
di 10 milioni di euro, coprono solo la metà del fabbisogno dei
capi allevati. Tutto il
grana che si produce, ha
ricordato, viene
prodotto con foraggio che viene da fuori. Una materia questa
che dovrebbe essere
cara alla Lega e,
ha aggiunto,
nell’assestamento ci
aspetta qualcosa di più del topolino partorito col ddl
semplificazione. L’assessore Giulia Zanotelli ha ribattuto
che la questione della quantità di foraggio è nota da anni e
l’esecutivo
lavorerà nella direzione tracciata in questi mesi.
Sì
unanime al ddl Cia per dare più opportunità di formazione ai
giovani medici.
Si è quindi passati al ddl
Cia (Agire) sulla formazione dei medici specialisti che
è stato approvato all’unanimità.
Il consigliere di Agire
ha affermato che il ddl nasce dall’esigenza che lo
specializzando, che ha
ricevuto una borsa di studio della Pat (102 mila euro di impegno
economico per ogni specializzato, in
totale 2,8 milioni all’anno per 90 medici), possa continuare per
un altro anno a
seguire ulteriori percorsi sempre nel campo della specializzazione
scelta. Oggi una volta
terminata la specializzazione è tenuto per i primi due anni, pena la
revoca del contributo Pat, a mettersi
a disposizione
dell’Azienda sanitaria, obbligo
che spesso compromette ulteriori scelte formative.
L’assessora Segnana ha condiviso l’impostazione del ddl che dà
la possibilità ai medici di allungare il periodo di formazione di un
anno. Percorso però che deve essere condiviso dall’Azienda in base
alle esigenze del sistema sanitario. Paola
Demagri del Patt ha detto che il ddl va nella direzione di attrarre
giovani medici, però, ha
raccomandato,
l’allungamento
di un anno della
possibilità di un’ulteriore
formazione non deve
diventare una
sorta di anno sabbatico
per permettere agli
specializzati di trovare
lavoro fuori provincia o all’estero. Bene quindi l’opportunità
di ulteriori occasioni formative,
ma attenti a non favorire la “fuga” dei giovani medici.
Nella
sua replica Claudio Cia ha affermato che il ddl non è la soluzione
di tutti i mali, si limita dare ulteriori possibilità ai medici che
si sono specializzati con il contributo della Pat.
Il Presidente Kaswalder ha
dichiarato inammissibili
tre proposte di odg, due di Marini e uno di Rossi (Patt) e
sottoscritto dai consiglieri di opposizione. Decisione non condivisa
da Marini, il quale ha ricordato che i suoi odg comunque riguardano
la salute dei cittadini e ha ritenuto, quindi, arbitrario il no. Ugo
Rossi ha affermato di essere basito dal modo di gestione dell’Aula
e ha invitato Kaswalder a rivedere la posizione. L’articolo 110 del
regolamento, ha
affermato, è chiaro e
dice che non sono ammessi odg estranei all’argomento e
la proposta di impegno
richiama la Giunta, nei modi che ritiene più opportuni, a rendere
note le scelte sulle
modifiche organizzative sulla sanità
da qui alla manovra di assestamento di bilancio. Un
tema, quello dei medici, che influenza le scelte organizzative,
quindi, ha continuato Rossi, l’odg
non è per nulla avulso dal contesto del ddl.
Giorgio Tonini (PD) ha detto
che da parte del Presidente del Consiglio serve grande severità
sugli emendamenti che
diventano legge, ma
sugli odg, che non hanno un impatto normativo, la giurisprudenza
dovrebbe essere più attenta al dibattito. Tra l’altro gli odg in
questo caso sono solo tre e certo non hanno una finalità
ostruzionistica. Degasperi (5 Stelle) ha ricordato che
l’ammissibilità degli odg era già emerso il problema
dell’ammissibilità. E’ evidente che i criteri sono cambiati
rispetto alla scorsa legislatura a scapito del diritto di fare
proposte e atti di
indirizzo da parte dei
consiglieri. Serve
quindi un momento di confronto, ha concluso Degasperi, per avere
chiarezza.
Marini ha spiegato che
gli odg hanno preso spunto da un convegno sul ruolo del personale
sanitarioe da alcune emergenze sanitarie, come le buone pratiche
alimentari e i raggi Uv messe in evidenza dall’Oms e dal ministero.
Kaswalder ha ribadito che il ddl è molto specifico e riguarda la
formazione specialistica dei medici e gli odg riguardano altri temi.
In
dichiarazione di voto Rossi ha espresso il sì convinto al ddl Cia
anche perché modificando
la legge 4, avrà
effetti positivi sulla qualità
dei servizi sanitari. Il capogruppo
del Patt ha approfittato della dichiarazione di voto per leggere il
testo dell’odg dichiarato inammissibile ricordando che il peso
finanziario delle scelte fatte sui servizi sanitari peserà sui
prossimi bilanci, quindi pare utile conoscerle prima
dell’assestamento di bilancio.
Mara Dalzocchio, capogruppo
della Lega, esprimendo
parere favorevole al ddl, ha ricordato che il problema della mancanza
di medici è serio e questa norma favorisce il mantenimento di
specialisti sul nostro territorio e mette a frutto gli investimenti
della Pat.
Sì anche da parte di 5
Stelle, Marini ha ricordato che il ddl mette in luce i contenuti
innovativi della legge 4 e i suoi odg volevano proprio proporre
modelli nuovi in materia di alimentazione che, lo dice il mistero,
sta alla base di
gravi malattie come il diabete che ha raggiunto livelli da pandemia.
La proposta era quella
di creare un tavolo di lavoro tra medici di base e nutrizionisti per
sviluppare una cultura dell’alimentazione. Sui raggi ultravioletti,
come raccomanda l’Oms, il suo odg richiamava la necessità di fare
informazione perché ci sono gravi malattie oncologiche e non solo
che sono causati dagli Uv.
Sara
Ferrari (Pd) ha espresso anche lei il sì su questo ddl perché
favorisce una maggiore flessibilità nella formazione dei medici.
Anche Futura, lo ha fatto Lucia Coppola, ha dato disco verde alla
proposta di legge Cia nella speranza che un tempo più lungo di
formazione serva a fidelizzare al nostro territorio i medici. Piero
De Godenz (UpT), anche lui favorevole, ha affermato che si tratta di
un’opportunità
in più che viene offerta ai giovani professionisti.