Seconda seduta in aula per la nuova assemblea legislativa del Trentino
Elezione del Presidente del Consiglio provinciale ancora senza quorum. Si ritenta alle 11.30
La presidente protempore Lucia Coppola
Anche
il secondo tentativo di eleggere Walter Kaswalder alla presidenza del
Consiglio è andato buca. Come è accaduto martedì scorso le
minoranze, in modo compatto, sono uscite dall’aula facendo così
saltare il quorum necessario di 24 consiglieri presenti
nell’emiciclo. Alla votazione a scrutinio segreto hanno partecipato
i consiglieri di maggioranza (erano in 20 vista l’assenza
giustificata di Rodolfo Borga di Civica Trentina) e la presidente
provvisoria. La votazione è stata invalidata per mancanza del
quorum. Il consiglio tornerà a votare a partire dalle 11,30.
La
seduta si è aperta con una comunicazione del presidente provvisorio,
Lucia Coppola (Futura), la quale ha ricordato il 25 novembre, la
Giornata contro la violenza delle donne. Una vera tragedia sociale e
individuale come ha concretamente sottolineato nel suo intervento
Lucia Coppola: “3100 sono state le donne uccise dal 2000 ad oggi,
più di tre a settimana. Solo da gennaio a ottobre 70 le vitine. Il
46% delle donne uccise aveva denunciato i propri assassini. Il 45%
delle denunce presentate dalle donne contro mariti, compagni,
fidanzati, spesse volte ex, è stata archiviata. In media per
arrivare ad una sentenza di condanna. In media per arrivare a una
sentenza di condanna di violenza contro le donne ci vogliono tre
anni”.
Denunciare
per le donne è difficile. Come dimostra l’esperienza delle
operatrici del Centro antiviolenza la denuncia rappresenta il momento
di maggior pericolo, perché spesso scatta la vendetta. Anche a
Trento la situazione è seria. “Il questore di Trento – ha
ricordato la presidente provvisoria -, nel convegno del Castello del
Buonconsiglio, alla presenza degli assessori Bisesti e Segnana, ha
affermato che neppure il Trentino è un’isola felice, che serve
contrastare la cultura sessista e che dal primo settembre il questore
ha firmato ben 45 misure di allontanamento. I reati sono diminuiti ma
non il femminicidio e la violenza sulle donne”. Dati che richiamano
all’impegno tutti, a partire dalla Commissione pari opportunità,
al Centro antiviolenza, alle associazioni, all’Azienda sanitaria a
tutte le componenti della società. Perché, ha detto Lucia Coppola
“solo un’azione convinta e congiunta può contrastare quello che
Kofi Annan, segretario dell’Onu, ha definito come uno dei crimini
più aberranti contro l’umanità”. Un richiamo che è stato
sottolineato da una presenza in aula di una sedia vuota con il posto
occupato, come richiamo a questo dramma.
Giorgio
Tonini del Pd ha ringraziato la presidente per le parole dedicate
alle donne e ha detto che è intollerabile il fatto che per le donne
il posto meno sicuro siano i muri di casa propria. Mara Dalzocchio
(Lega), ha ringraziato la presidente per il suo intervento, è ha
sottolineato la necessità di un cambio culturale, per arginare
questo crimine contro la donna. L’assessore alla salute Stefania
Segnana (Lega) ha ricordato il lavoro che il suo assessorato sta
facendo per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo drammatico
problema. Un tema sul quale, ha aggiunto, si deve parlare tutti i
giorni. Segnana, inoltre, ha ringraziato gli uffici della Pat per il
lavoro fatto in questo campo. “Se ci sono tante donne che non sono
più sole – ha detto - è grazie al lavoro che è stato fatto,
dalla Pat, dalle strutture sociali e dalle forze dell’ordine, in
questi anni”.