Il Consiglio ha approvato il Rendiconto dell'assemblea legislativa per il 2017
Aperta dal question time la sessione di giugno in aula
In allegato, la convocazione con i temi e i testi in discussione
I
lavori del Consiglio provinciale convocato in aula dal presidente
Dorigatti per la sessione di giugno, sono iniziati stamane con il
question time. In apertura Claudio Civettini di Civica Trentina ha
chiesto che il presidente Rossi fornisca chiarimenti in merito alla
situazione della Provincia alla luce delle criticità emerse ieri
sera nel programma televisivo nazionale Report (sui casi Deloitte e
Trento Rise). Concluse le interrogazioni a risposta immediata è
stato approvato il Rendiconto generale del Consiglio provinciale
relativo al 2017. A seguire l’aula ha avviato la discussione sulla
relazione del Difensore civico relativa all’attività del 2017.
Nerio
Giovanazzi (Amministrare il Trentino)
La
Giunta si muoverà
contro
l'embargo
nei
confronti della Russia.
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta se intenda muoversi con il Governo perché si adoperi per
togliere le sanzioni alla Russia, considerando i gravi danni che
stanno arrecando all'economia del nostro Paese.
La
risposta. Il presidente Rossi
ha risposto che le motivazioni della richiesta sono oggettive, perché
è chiaro che un embargo di questo tipo danneggia l’export italiano
dei prodotti agroalimentari. La Giunta condivide quindi le
considerazioni di Giovanazzi, per
cui la Provincia segnalerà
al governo italiano il
danno derivante da questo blocco perché prenda una decisione diversa
che permetta di superi il problema.
La
replica. Giovanazzi si è
dichiarato soddisfatto dell’impegno del presidente pur sapendo che
non sarà un’impresa facile, ma se saranno in molti a sollecitare
il governo forse si potrà arrivare ad una soluzione.
Mario
Tonina (UpT)
I
consigli della salutre dei territori
saranno
coinvolti per localizzare
le
Aft per garantire i servizi migliori
Il consigliere dell'Upt, viste
le notizie apparse sui quotidiani locali, ha chiesto quali siano i
criteri per la localizzazione delle Aggregazioni funzionali
territoriali provinciali (le Aft, tenuto conto che alle Giudicarie ne
sarebbero state destinate tre per quattro distinti territori in cui è
suddivisa la comunità) e se ritenga di coinvolgere i territori e
rivedere con essi la localizzazione delle Aft prima dell'attivazione
di queste organizzazioni sanitarie che rappresentano un nuovo modello
di continuità assistenziale che garantiranno orari di apertura più
ampi.
La
risposta. L’assessore Zeni ha
ricordato che l’individuazione dei territori di riferimento è
attualmente ancora in via di definizione. Le indiscrezioni apparse
finora sulla stampa locale costituiscono solo una delle ipotesi sul
tappeto. I criteri sono l’omogeneità geografica e anche il numero
di Aft in rapporto alla quantità di utenti dei singoli territori. In
ogni caso, ha assicurato l’assessore, prima di avviare la nuova
organizzazione vi sarà un confronto con i consigli della salute
delle varie comunità.
La
replica. Tonina ha apprezzato
che si stia lavorando per tener conto delle esigenze e necessità dei
singoli territori, perché ad esempio le Giudicarie hanno realtà
diverse. L’auspicio è che vi possa essere un coinvolgimento dal
basso come in parte si è già iniziato a fare con i medici di base,
con gli amministratori e con le comunità per garantire le risposte
che i cittadini attendono.
Gianfranco
Zanon (Progetto Trentino)
Si
taglierà l'erba
in
prossimità degli incroci
per
la sicurezza delle strade
Il consigliere di Progetto
Trentino ha chiesto alla Giunta per sapere se sia possibile
intensificare la manutenzione stradale in prossimità degli incroci
dove la visibilità viene compromessa dalla presenza di erba troppo
alta a bordo strada. Il consigliere ha chiesto inoltre chi sarebbe
responsabile in caso di incidenti. Zanon ha aggiunto che la question
è soprattutto di tempi per garantire la sicurezza negli incroci più
peericolosi.
La
risposta. Il presidente Rossi
ha segnalato che il mese di maggio è stato quest’anno molto
piovoso e questo ha causato qualche ritardo. Si tratta a questo punto
di individuare le priorità partendo dai punti più pericolosi.
L’intenzione della Provincia è di intensificare le attività di
manutenzione stradale dove la visibilità è più scarsa.
La
replica. Zanon, soddisfatto
della rispoista, ha ribadito che il problema è abbastanza semplice
da gestire per la messa in sicurezza della viabilità presso gli
incroci, mentre per il resto si potrà continuare con gli interventi
ordinari.
Massimo
Fasanelli (Misto)
Misure
della Pat e prospettive
per
difendere l’occupazione
alla
Marangoni pneumatici
Il consigliere del Misto ha
chiesto alla Giunta, vista la crisi di liquidità della Marangoni
pneumatici spa di Rovereto, a quanto ammontino, negli ultimi 10 anni,
i contributi erogati dalla Pat e dagli enti strumentali collegati
all'azienda; quali siano i vincoli posti dalla Pat e siano stati
rispettati dalla spa; quali siano le azioni che l'assessorato intende
prendere per tutelare i lavoratori.
La
risposta. L’assessore Olivi
ha ricordato che l’ultima
misura di incentivazione
della Provincia di
cui l’azienda ha beneficiato risale al 2012-2013 per sostenere un
progetto di ricerca applicata, erogato con una penalizzazione perché
non erano stati raggiunti i livelli occupazionali pattuiti.
La Marangoni non ha
beneficiato di molti contributi della Pat, ma di
un’operazione di locazione finanziaria nel 2010 che salvò
letteralmente l’esistenza
della fabbrica
a Rovereto. Vi era poi stata
una procedura di mobilità 2 anni fa che si era chiusa con un accordo
per limitare il numero degli esuberi. Era stato anche istituito un
tavolo di confronto tra sindacato aziende e agenzia del lavoro per
tenere monitorata una situazione che
comunque è
critica. Pewraltro,
ha aggiunto Olivi, oggi la Pat
non ha notizia che vi siano procedure volte a limitare l’occupazione.
Anzi, ha chiesto
alla Marangoni di
formulare impegni molto precisi che nei prossimi giorni potranno
trovare formalizzazione per difendere l’occupazione. Il problema
della liquidità, ha
precisato l’assessore, non
può comunque essere
risolto dalla Pat, che oggi
ha garanzie di primo livello
su tutti i compendi immobiliari e tecnologici. Queste
garanzie favoriscono
i progetti di rilancio
dell’azienda che – ha
concluso Olivi – “probabilmente dovrebbero
trovare nei prossimi mesi alcuni partner”.
La
replica. Fasanelli ha
apprezzato il controllo e la supervisione dell’assessorato anche
per capire come l’azienda
affronterà la crisi nei
prossimi mesi. Dai giornali trapela infatti
che non si prospettano tempi
sereni, ma se
vi sono possibilità partnership la speranza è che queste
si realizzino a beneficio di
tutti i lavoratori della
spa.
Chiara
Avanzo (Patt)
Lupi:
ulteriori azioni
per
mettere in sicurezza
le
zone di montagna.
A fronte dei ripetuti
avvistamenti di lupi soprattutto nella zona del Lagorai, la
consigliera chiedeva alla Giunta di portare l'aula a conoscenza delle
prossime misure che si vogliono adottare – dopo la concessione in
comodato gratuito per 8 anni di reti e recinti con cui proteggere
ovini e caprini e di un finanziamento al 90% degli altri animali –
per garantire a tutti, in primis agli allevatori, la vivibilità in
sicurezza della montagna.
La
risposta. L’assessore
Dallapiccola ha sottolineato l’esigenza di mutuare le soluzioni
migliori dalle esperienze attuate in altri Stati, orientate
soprattutto ad adottare un insieme di interventi coordinati per la
prevenzione dei rischi e dei danni dovuti al lupo. Dallapiccola ha
ricordato inoltre che la Pat ha messo in campo azioni di monitoraggio
con serate informative, opuscoli, interventi didattici, un rapporto
stretto con le categorie economiche per definire l’entità degli
indennizzi in rapporto al valore dei capi. Infine vi è un raccordo
internazionale, il “Life
WolfAlps”,
finalizzato ad incrociare i dati in modo da capire da dove proviene
il lupo e di chi è figlio. La Pat ha quindi mitigato la situazione e
proposto allo Stato una norma di attuazione e ora vi è anche un
disegno di legge con cui chiedere la competenza diretta sulla
gestione di questi animali.
La
replica. Avanzo ha detto di
considerare esaustiva la risposta data dall’assessore e rinviato
alla discussione che vi sarà in questi giorni sul ddl presentato
dalla Giunta,.
Rodolfo
Borga (Civica Trentina)
Meno
risorse Ue per l'agricoltura
e
nuove regole europee per il bio:
le
contromisure della Provincia.
Considerati da un lato la
proposta di tagliare i fondi per l'agricoltura di circa il 6% (20
miliardi di euro) nel prossimo Quadro finanziario europeo
(2021-2017), e dall'altro il nuovo regolamento europeo
sull'agricoltura biologia in corso di approvazione, con regole di
coltivazione molto meno rigorose applicabili anche ai prodotti bio
importati in Italia, Borga chiedeva quali iniziative abbia adottato
la Giunta per impedire sia i tagli sia l'approvazione del nuovo
regolamento, di quanto calerebbero le risorse a disposizione della
Provincia per l'agricoltura trentina dal 2021 al 2017 se la proposta
europea fosse approvata, e se si potranno utilizzare segni che
permettano ai consumatori di distinguere le diverse modalità di
coltivazione dei prodotti italiani rispetto a quelli europei.
La
risposta. L’assessore
Dallapiccola ha ricordato che il taglio delle risorse Ue “è figlio
della Brexit, perché sono venuti a mancare 10 miliardi netti della
Gran Bretagna”. Per questo tra il 2020 e il 2027 si è previsto un
del 5,5% i pagamenti diretti all’agricoltura. Se però la Brexit
sarà attuata in tempi brevi si potranno risparmiare e distribuire
risorse sulla prossima Pac (la politica
agricola comune
dell’Ue) aumentando
i pagamenti diretti.
Comunque, ha concluso Dallapiccola, il Consiglio europeo ha votato il
31 maggio scorso per mantenere la Pac ai livelli attuali. Quanto al
regolamento biologico, Dallapiccola ha segnalato che effettivamente
prevede residui di sostanze chimiche fuori scala. Per questo la Pat
potrebbe istituire marchi specifici a difesa dei propri prodotti bio
e imporre limiti più restrittivi. Quindi la partita non è ancora
chiusa.
La
replica. Borga ha preso atto
che la Provincia non può fare assolutamente nulla tranne che porre
limiti maggiori sul biologico. E
ha aggiunto che la Pat non
ha colpe se non quella di sostenere l’adesione dell’Italia
all’Unione europea, che
non è certo la vera Europa fondata dall’Italia. A suo avviso sarà
’ la mancanza di riforma
dell’Ue e non l’Italia a rompere la zona euro. Borga
ha concluso ricordando che dal 2000
al 2014 l’Italia ha elargito all’Ue 72.000 milioni di euro.
Luca
Giuliani (Patt)
Entro
giugno il bando di gara
per
la realizzazione del nuovo
palazzetto
dello sport a Riva.
Alla luce dell'inspiegabile
ritardo accumulato, Giuliani voleva sapere la tempistica per
l'indizione e la pubblicazione del bando di gara di appalto per la
realizzazione del nuovo palazzetto dello sport a Riva del Garda,
unitamente al progetto di ampliamento del quartiere fieristico.
La
risposta. Nella sua risposta il
presidente Rossi ha annunciato che entro questa settimana o al
massimo metà della prossima, si formalizzerà l’incarico ad Apac
per la pubblicazione del bando entro il 30 giugno prossimo.
La
replica. Soddisfatto, Giuliani
ha ringraziato la Giunta.
Walter
Kaswalder (Misto)
Perché
permettere il transito
a
mezzi di grandi dimensioni
lungo
una strada forestale?
Kaswalder voleva sapere su
quali basi la Provincia abbia concesso al Comune di Altopiano della
Vigolana di approvare nell'aprile scorso una delibera che permette
lavori di adeguamento di una strada forestale nella zona "Valesele
basse" per consentire il transito anche a mezzi di grandi
dimensioni, dal momento che la decisione appare in contrasto con le
indicazioni di tutela del paesaggio della Comunità di valle, che
considera la zona di grande pregio, e riguarda il versante sud della
Marzola, considerato pericoloso dal punto di vista idrogeologico.
La
risposta. L’assessore
Dallapiccola ha informato che l’unica parte della strada soggetta a
pericolo è quella iniziale, lungo la quale si effettuano solo
interventi di manutenzione. E’ stata comunque effettuata una
perizia geologica i cui risultati garantiscono la fattibilità
dell’adeguamento prefigurato.
La
replica. Per Kaswalder la
perizia citata è discutibile vista la pericolosità della zona. Si
ignora inoltre che la strada offre passeggiate molto belle perché è
sempre esposta al sole. Assistiamo quindi per il consigliere ad un
vero e proprio sfregio ambientale.
Pietro
De Godenz (UpT)
Dare
continuità alla gestione
del
bar affidata agli alpini
in
piazza Dante a Trento.
Vista la positiva gestione del
bar di piazza Dante temporaneamente affidata agli alpini a partire
dall'adunata, gestione che ha allontanato altri tipi di permanenza
pericolosi e illegali, De Godenz chiedeva se vi sia l'intenzione di
dare continuità a questa esperienza cooperando tra Provincia e
Comune non solo con gli alpini ma anche con altre associazioni di
volontariato.
La
risposta. Il presidente ha
risposto che l’esperienza del bar alpino è stata assolutamente
positiva nata nell’ambito del Comune di Trento. La Provincia per le
sue competenze agevolerà senz’altro esperienze di questo tipo se
vi fossero disponibilità immobiliari nei Comuni interessati ad
iniziative del genere.
La
replica. De Godenz ha
riconosciuto che la competenza è del Comune di Trento che però
potrebbe ipotizzare analoghe iniziative anche per occupare altri
spazi della città che potrebbe avviare un ragionamento anche con
altre associazioni interessate.
Claudio
Civettini (Civica Trentina)
Tunnel
Storo – Ledro
per
la Giunta
idea
fattibile
Il consigliere della Civica
Trentina ha chiesto alla Giunta se condivide l'idea e la ritiene
fattibile di un tunnel tra Storo e Ledro. Se sì entro quali termini
e secondo quali modalità intenda attivarsi per avviare la
progettazione e la realizzazione.
La risposta. Il
presidente
della Giunta Ugo Rossi ha chiarito che ogni collegamento viario ha
sempre le proprie suggestioni positive, però deve anche essere
valutato alla luce di studi di fattibilità che ne evidenzino i
benefici e i costi. Allo stato attuale non vi sono studi
trasportistici in grado di darci una valutazione sull’opera oggetto
dell’interrogazione.
La replica. Visto
che la società civile vi sta spazzando via, ne riparleremo in alta
sede, ha sbottato
Civettini. A fronte di una proposta nata dal territorio, credo che
sarebbe stato corretto almeno prenderla in considerazione e
valutarla, cosa che la
sindrome di onnipotenza evidentemente non permette. “Questa
non è un
sogno
o una suggestione,
ma un’esigenza,
che la politica ha il compito di trasformare in possibile
realtà”, ha concluso.
Marino
Simoni (Progetto Trentino)
Santa
Chiara: cosa si intende
fare
per la situazione
di
ortopedia?
Il consigliere di Progetto
Trentino ha chiesto all'assessore alla salute se sia a conoscenza
della situazione preoccupante dell'ortopedia trentina; se siano state
messe a punto soluzioni per ovviare alla carenza di personale,
arginando la fuga di molti ortopedici. Prendendo in considerazione la
fuga di pazienti verso altre strutture sanitarie del resto d'Italia.
Infine, il consigliere ritiene opportuno che venga ottimizzata
l'organizzazione tra l'ospedale principale e quelli periferici.
La risposta.
L’assessore Luca Zeni ha
spiegato che il ruolo del Santa Chiara è quello di centro di
riferimento della sanità provinciale. Nel 2017 si sono registrati
631 interventi di natura ortopedica, un valore simile a quello
dell’anno precedente. L’organico è in linea con quanto prevede
la pianta organica. In ortopedia ci sono difficoltà di ricambio
generazionale e a questo proposito le recenti selezioni non hanno
dato esito sufficiente. Tuttavia a livello di dipartimento si
dovrebbe riuscire a suddividere il lavoro e a programmarlo. Quello
della reperibilità di anestesisti è un problema che non riguarda
solo il Trentino, ma tutta Italia. Dal punto di vista organizzativo è
in essere un progetto per la chirurgia pediatrica con Bolzano, mentre
il fenomeno della
mobilità verso le strutture extra provinciali è costantemente
monitorato e i dati sono noti: sull’ortopedia c’è una mobilità
attiva e passiva che sostanzialmente
si bilanciano.
La replica. I
dati erano già a mia conoscenza, ha replicato Simoni. La situazione
sugli anestesisti è di carattere nazionale, però è positiva la
soluzione di un raccordo più stretto con Bolzano e auspico possa
portare delle soluzioni, così come mi auguro che la situazione sia
tenuta costantemente sotto controllo.
Gianpiero
Passamani (UpT)
Quali
tempi
per
la rotatoria
di
Caldonazzo?
Il consigliere dell'Upt ha
chiesto alla Giunta quali tempi e modi sono previsti per la
realizzazione della rotatoria all'ingresso nord – est di
Caldonazzo. Opera indispensabile per rendere sicura la circolazione e
i pedoni.
La risposta. Da
contatti con l’amministrazione comunale, ha comunicato il
presidente Rossi, è emerso che è stato elaborato uno studio di
fattibilità per la rotatoria stimando in 320.000 euro gli oneri
complessivi. L’opera non è al momento inserita nella
programmazione e non ci sono previsioni in merito a tempistiche sulla
sua realizzazione.
La replica. Non
soddisfatto, Passamani ha sottolineato che si tratta di un’opera
che ha un senso nella maniera più totale per rendere la circolazione
nell’abitato di Caldonazzo più sicura. Approfondirà, ha aggiunto.
Alessandro
Savoi (Lega)
Contributi
in
ritardo
la
colpa di chi è?
Il consigliere della Lega ha
chiesto all'assessore all'agricoltura di chi sia la responsabilità,
a livello provinciale, dei ritardi nella liquidazione ai contadini
dei contributi della Comunità europea per gli sfalci e gli alpeggi.
La risposta. Ha
risposto l’assessore Dallapiccola, che ha chiarito che sul 2016
rimangono da liquidare circa 200 domande del biologico per le quali
stiamo attendendo da parte di Agea la definizione di alcuni parametri
sui quali definire il pagamento. Per la campagna 2017, al 30 novembre
erano stati pagati solamente 4 milioni perché di fatto c’era stato
uno stop del Governo che chiese l’antimafia, un rallentamento che
abbiamo superato grazie ad un emendamento del senatore Panizza.
Abbiamo quindi ripreso a pagare ed entro il 30 giugno completeremo
quanto dobbiamo. I dati sono fondamentalmente positivi e
perfettamente in linea con Bolzano, il Veneto e con i migliori
pagatori europei, ha concluso Dallapiccola.
La replica. Credo
sia importante velocizzare i pagamenti arretrati, ha ribadito Savoi.
Walter
Viola (Patt)
A
che punto è l'attuazione
della
legge 13 sui musei e
che
modello si adotterà?
Trascorsi alcuni mesi
dall'approvazione, nell'ottobre 2017, della legge 13 sulle attività
culturali, Viola chiede alla Giunta a che punto è l'attuazione della
normativa, quali criticità sono emerse, quali nodi sono stati
sciolti in merito al sistema museale trentino, quale modello
organizzativo si è orientati ad adottare per le gestioni associate
allo scopo di favorire le singole peculiarità e l'integrazione dei
musei.
La risposta. Ha
risposto l’assessore competente Tiziano Mellarini che ha dato
conto dei passaggi previsti dalle numerose norme contenute nellalegge
13. Per il
sistema museale è stato costituito un tavolo di
lavoro allargato che si
riunisce a cadenza quindicinale dal primo marzo. Al
suo interno è stata fatta
una ricognizione
su personale e sulle
attività e si sono
evidenziate le
risorse e le aree, anche
aldilà
di quelle
già previste dalla legge, da svolgere in
comune quali la
sicurezza, la privacy
ecc. Si tratta
ora di analizzare con
i relativi tempi le modifiche regolamentari, la distinzione
delle funzioni che saranno
svolte trasversalmente
ed altri aspetti che
richiederanno saranno grande
attenzione. Una prima
stesura del
piano operativo
è prevista entro al fine di giugno. Per
l’attuazione dei
progetti intersettoriali, in collaborazione Tsm è organizzata la
prima
edizione della
summer academy,
che è stata presentata di
recente.
La replica. Viola
ha ringraziato e espresso l’augurio che per quanto si possa fare
visto lo scadere imminente della legislatura, venga valorizzata la
peculiarità di questa norma che prevede un sistema museale unico con
le diverse soggettualità.
Filippo
Degasperi (M5stelle)
Si
sapeva del dimezzamento
dei
movimenti annui previsti
per
l'aeroporto Catullo?
Il consigliere vuole sapere se
la Giunta è a conoscenza del dimezzamento dei movimenti annui, da
80mila a 44mila, consentiti nel medio termine all'aeroporto Catullo
in seguito all'ingresso di Save nella compagine azionaria, tenuto
conto della rilevante partecipazione della Provincia alla società,
le ragioni di questa scelta e le ricadute ipotizzabili per il
Trentino. Un tema rimasto ai margini del dibattito, ma che deve
preoccuparci, ha aggiunto Degasperi.
La risposta. Ugo
Rossi ha spiegato che le scelte di Enac sugli scali non hanno nulla a
che vedere con le strategie dei soci, come peraltro è ragionevole
immaginare e come si può leggere in maniera esplicita sul sito
dell’aviazione civile. Detto questo è evidente che questo processo
non deriva dalla qualità della gestione dello scalo rispetto alla
quale le cifre devono essere valutate in una ragione complessiva
della gestione dell’aeroporto. Dal 2014 ci sono stati oggettivi
miglioramenti, ha aggiunto, mentre nei 5 anni precedenti si erano
registrati 60 milioni di perdite. Nel 2017 registriamo un + 10% e dal
2014 un complessivo incremento del 31%. Se è importante garantire e
anche migliorare alcune tipologie di collegamenti, vorrei ricordare,
ha proseguito
Rossi, l’aumento di capitale da 34 a 53 milioni con un valore
societario di circa 50 milioni di euro: ci sono le condizioni per
fotografare una gestione
positiva dello scalo, mentre devono essere meglio analizzate la
qualità per quanto riguarda alcune tipologie di tratte
per noi strategiche (verso
la Germania
e il centro
Europa).
La replica. La
mia non voleva
essere una critica alla Pat,
ha replicato Degasperi, però la lettura di Rossi è semplicistica se
dai 3,5 passeggeri nel 2007 siamo passati a 2,8 nel 2016, ovvero
un’emorragia di 700.000
passeggeri all’anno. Mi auguro che ne prendiate atto, ha conclu
Claudio
Cia (Misto)
Endoscopia:
ticket sui farmaci
utilizzati
per sedazione
anche
a chi ha l'esenzione?
Partendo dal caso di una
signora sottoposta a colonscopia alla quale è stato chiesto il
pagamento di un ticket per il farmaco utilizzato per la sedazione
nonostante avesse diritto all'esenzione, il consigliere vuole sapere
se sia una consuetudine addebitare il ticket sui farmaci per
sedazione utilizzata dal medico endoscopista durante l'esecuzione di
esami diagnostici esenti da ticket per patologia, e se i vari esami
strumentali sono considerati in modo globale o suddivisi nelle loro
fasi esecutive per giustificare l'applicazione del ticket.
La risposta. Ha
risposto l’assessore Luca Zeni, spiegando che probabilmente
è andata nel modo seguente: il ticket non è riferito all’utilizzo
di una farmaco, ma ad una prestazione specialistica di sedazione
cosciente (cod. 99.29) che non è ricompresa tra le esenzioni. Per
quanto riguarda la colonscopia la sedazione non è strettamente
connessa, ma è prevista se lo richiede il paziente oppure se ci sono
condizioni particolari. In quei casi si paga il ticket.
La replica. Cia
ha ringraziato per la precisazione, però ha suggerito che quando la
sedazione è richiesta, come in questo caso specifico, direttamente
dall’endoscopista perché la paziente aveva problemi a sopportare
l’esame, almeno in questi casi la prestazione non debba essere a
pagamento, perché questo esame di fatto senza sedazione non si
sarebbe potuto compiere.
Lucia
Maestri (Pd)
Quali
azioni per individuare
le
opere pittoriche esterne
che
richiedono manutenzione?
La consigliera chiede quali
azioni sono state messe in atto dalla Giunta per attuare l'ordine del
giorno 403 del 20 dicembre scorso, che prevede di promuovere presso
gli enti locali l'individuazione delle opere pittoriche esterne che
richiedono interventi di manutenzione e conservazione, interventi da
sostenere con le agevolazioni fiscali previste dalla legge
provinciale 17 del 2015 sulla valorizzazione del patrimonio
culturale.
La risposta.
L’assessore Mellarini ha
detto che la questione è oggetto di attenzione da parte della Pat.
Sono stati realizzati svariati interventi di restauro e la Pat eroga
anche a privati o ad enti terzi contributi a fondo perduto, anche per
interventi minori e attualmente sono in corso tre opere di restauro.
La Soprintendenza opera una continua ispettiva presso i singoli
proprietari offrendo anche consulenza sulla materia. Sul patrimonio
si compiono costantemente azioni di valorizzazione attraverso mostre,
convegni e altre numerosissime iniziative.
La replica. Conosciamo
l’attenzione della Pat sul patrimonio artistico e culturale e
conosco personalmente le iniziative citate, assolutamente
qualificate, ha replicato la consigliere Maestri. L’odg dava però
un impulso ulteriore perché sollecitava la possibilità di mettere
in contatto associazioni culturali e Sovrintendenza per avviare
progetti cofinanziati pubblico-privato a sostegno del restauro dei
dipinti. Sono confortata sulla sulla robustezza delle azioni messe in
campo, ma non sul dispositivo dell’ordine del giorno, rispetto al
quale pare non siano stati fatti passi avanti, ha concluso.
Manuela
Bottamedi (Forza Italia)
Potenziare
il servizio di trasporto
da
Riva a Trento oltre gli attuali
orari
previsti dalle tabelle.
La consigliera chiede se la
Giunta non ritenga opportuno prevedere il potenziamento del servizio
di trasporto pubblico extraurbano per la tratta
Riva-Arco-Dro-Sarche-Vezzano-Trento e ritorno, in modo da permettere
agli utenti di usufruirne anche oltre gli attuali orari previsti
dalle tabelle.
La risposta. Il
presidente Rossi ha rassicurato l’interrogante sull’attualità
del tema: la Pat sta predisponendo un piano di potenziamento orario
sull’intero territorio proprio nelle direttrici indicate dalla
consigliera. Alcuni passaggi sono già avvenuti e
la tratta segnalata sarà
interessata da uno dei
prossimi interventi che
nell’arco di due o tre
anni si allargheranno
a tutti i territori,
con un investimento diretto
ad attirare quote di
trasporto dal traffico privato a quello pubblico.
La
replica. La
consigliera Bottamedi si
è dichiarata soddisfatta
della risposta.
Approvato
il Rendiconto generale del Consiglio per il 2017.
A seguire, rinviata ancora una
volta la sostituzione dei tre esponenti della minoranza che alcuni
mesi fa si erano dimessi dalla Quarta Commissione per assenza di
candidature, l’aula ha approvato con 27 voti a favore e
l’astensione di Claudio Cia (Misto) la delibera illustrata dal
presidente Bruno Dorigatti sul Rendiconto del Consiglio provinciale
per il 2017 (relazione allegata).
Rodolfo Borga (CT) ha
preannunciato il voto favorevole. Il consigliere si è soffermato
sulle risorse risparmiate dall’assemblea legislativa con un
notevole sforzo di riduzione delle spese, criticando gli insulti
rivolti agli italiani da alcuni esponenti dell’Unione europea, che
impegna enormi risorse provenienti dai Paesi membri per le spese di
mantenimento e le pensioni d’oro degli euroburocrati. Il vero
problema per Borga oggi è la permanenza dell’Italia nell’Unione
europea. In soli 7 anni gli italiani favorevoli all’Unione europea
sono passati dal 70 al 37%.
Anche Alessandro Savoi (Lega)
ha preannunciato il voto favorevole al Rendiconto contabile del
Consiglio che ha ridotto di molto le spese. Questa è per Savoi la
strada giusta da mantenere perché i cittadini chiedono alle
istituzioni sobrietà e risultati concreti. Noi, ha aggiunto Savoi,
non siamo contro l’Europa ma contro l’Europa dei poteri forti di
cui l’Italia non può essere schiava. “Noi vogliamo essere
padroni a casa nostra”.
Donata Borgonovo Re (Pd) ha
ringraziato per il Rendiconto che dimostra oculatezza nella gestione
delle risorse. A proposito del concetto evocato di sovranità, è a
suo avviso curioso che si voglia recuperare ciò che i padri e le
madri costituenti avevano cassato, La “sovranità assoluta” non
esiste nel nostro ordinamento e non è voluta dalla nostra
Costituzione, perché aveva portato a due guerre mondiali e
all’incapacità degli Stati di dialogare tra loro. La sovranità
italiana è stata volutamente limitata dai padri costituenti, come
risulta dall’articolo 11 della Costituzione. Questo ha garantito la
pace grazie alla scelta consapevole degli Stati di rinunciare ad una
quota di sovranità per garantire una dialettica e un dialogo perché
nessuno sia più forte e schiacci gli altri.
Savoi ha replicato ribadendo
che Germania, Francia e altri vorrebbero imporre all’Italia le loro
scelte e che il governo non può andare a Bruxelles con il cappello
in mano. Se per fare gli interessi dell’Italia occorre sforare il
deficit, lo faremo senza sottostare alle regole dell’Ue. Il nostro
Paese rinvendicherà il diritto alla propria sovranità a prescindere
anche dal presidente Mattarella.
Claudio Civettini (CT) è
intervenuto per ringraziare i funzionari del lavoro svolto.
Marino Simoni (Progetto
Trentini), pronunciandosi a favore del Rendiconto del Consiglio e
apprezzando il lavoro dell’ufficio di presidenza, ha plaudito allo
sforzo compiuto dal Legislativo di ridurre le leggi. Pur
sottolineando l’importanza della sobrietà, Simoni ha richiamato
anche all’esigenza di spendere bene le risorse. Quanto al tema
Europa, Simoni ha ricordato che essa ha garantito 70 anni di pace,
anche se vi sono ancora molti ostacoli culturali più che fisici da
superare. Non si può quindi buttare via il bambino con l’acqua
sporca.
Nel concludere la discussione
il presidente Dorigatti ha ringraziato quanti hanno contribuito a
garantire che i conti del Consiglio siano a posto. Noi abbiamo fatto
fino in fondo il nostro dovere con molta umiltà. Abbiamo raggiunto
un equilibrio che garantisce il buon funzionamento dell’intero
Consiglio provinciale, permettendo anche di ridurre la distanza tra
cittadini e istituzioni. Dorigatti ha poi spezzato una lancia a
favore della Quinta Commissione competente in materia di Europa,
ricordando il buon esito del Festival “Siamo Europa”, molto
seguito e partecipato dai giovani. Certo il tema evoca anche problemi
ma non c’è dubbio che il dibattito in materia sia molto
importante.
Avviata la discussione
sulla relazione annuale della difensora civica
i lavori proseguono nel pomeriggio
Dopo il question time e
l’approvazione de rendiconto del Consiglio, l’aula ha avviato il
dibattito sulla relazione del difensore civico per l’anno 2017.
Trasmessa in copia a tutti i
consiglieri e già oggetto di una recente conferenza stampa, sulla
relazione si è registrato per primo l’intervento di Donata
Borgonovo Re. La consigliera del PD ha ringraziato
l’avvocata Daniela Longo per il lavoro svolto e per la relazione
che oggi restituisce una sintesi accurata dell’attività sul
territorio nell’anno trascorso. Nel contempo ha lanciato un appello
a coloro che ci saranno nella prossima legislatura perché si
troveranno sulle spalle il carico di un lavoro che noi non abbiamo
saputo compiere, che è quello di rivedere il regolamento di
funzionamento dell’aula, che consenta a tutti i garanti dei diritti
e le autorità che li tutelano, di partecipare attivamente ai lavori
d’aula nel momento di presentazione della relazione. Ricordo nel
lontano 2015, ha proseguito la consigliera, la sollecitazione a
proporre eventuali modifiche del regolamento per renderlo più
adeguato alla gestione dei lavori, ipotizzando il momento della
discussione sulla relazione del Difensore civico come un momento di
incontro in aula con i consiglieri sul senso e gli elementi portanti
del proprio lavoro. Ho la riprova qui oggi di come sia vana una
discussione su una relazione in assenza di un’introduzione di chi
materialmente l’ha redatta, con il risultato che questo strumento
interessantissimo e utilissimo viene sminuito e sottovalutato. Si
tratta dell’assunzione di una responsabilità politica.
Si è associato ai
ringraziamenti a Daniela Longo anche Marino Simoni (Progetto
Trentino). Sono stati anni importanti e non semplici, ma nella
relazione traspare la soddisfazione per un lavoro ben svolto e per i
risultati raggiunti, aldilà dei numeri. Leggo con rammarico che
mancano ancora alcuni dei 177 comuni all’elenco di quelli
convenzionati, ha aggiunto. Credo che il prossimo legislatore avrà
l’opportunità di riflettere e portare soluzioni il più adeguate
possibili sul nuovo ruolo a garanzia dei minori, per troppo tempo
affidato unicamente alla Tribunale. Un passo importante si dovrà
fare per trovare risposte ai disagi evidenziati da questa relazione
su questi aspetti molto delicati e sensibili. Soddisfazione l’ha
espressa Simoni anche per la visibilità a livello italiano ed
europeo guadagnatasi dalla difensora.