Prima giornata della seconda sessione di febbraio per il Consiglio provinciale
Il question time che ha aperto i lavori in aula. Le risposte a due interrogazioni inevase
In allegato, la convocazione con i temi e i testi in discussione
Qui di seguito una sintesi sul
question time discusso stamane in aula. Contestata dai consiglieri
della Civica la non ammissibilità del documento 5621-a termini di
regolamento troppo complesso ed articolato in 6 domande-, le cui
modalità e contenuti, a loro avviso ricalcano quelli di molti altri
presentati in questa legislatura. Il presidente del Consiglio ha
chiarito che la Conferenza dei Capigruppo è stata chiara sul darsi
regole in tal senso, ovvero nell’attenersi per il question time a
testi più sintetici e meno complessi. Il consigliere di AT e
vicepresidente ha aggiunto che il caso è quanto meno anomalo,
perché a sua memoria non c’è mai stato un caso di non
ammissibilità di un question time. A suo avviso bastava riformulare
il documento, mantenendo la sostanza. L’assessore competente ha
specificato che non tutti i dati sarebbero stati disponibili e che
comunque sarebbe stato difficile fornire nei brevi tempi del question
time informazioni tanto numerose e complesse.
Interrogazione
5616 (Misto)
Chi
ha studiato
da
Oss non viene
riqualificato
Il
consigliere del Misto ha chiesto alla Giunta quanti sono gli
Operatori socio sanitari (Oss) assunti nella pubblica amministrazione
con il diploma di Operatori socio assistenziali (Osa); come si
giustifica il fatto che il personale Osa è stato automaticamente
riqualificato Oss, mentre quanti hanno acquisito questa qualifica con
due anni di corso, ma sono stati assunti come Osa, si vedono negato i
diritto di riqualifica, nonostante svolgano le mansioni di Oss.
La
risposta. L’assessore
competente ha chiarito che a partire dall’anno 2000-2001 la Pat ha
disposto la sospensione dei corsi per gli
operatori in questione e per
il rilascio dei relativi
titoli. Nel 2002, in accordo con i sindacati e gli altri soggetti
interessati è stato siglato un protocollo d’intesa ai fini del
conseguimento della qualifica di Oss. Dal 2002 al 2006 sono stati
dunque attivati numerosi corsi di riqualificazione al termine dei
quali hanno conseguito il titolo di Oss 1632 operatori Osa e 410
operatori Os.
Non si è a conoscenza dei dati precisi richiesti dall’interrogante,
che saranno raccolti e consegnati in seguito.
La
replica. L’interrogante ha
dichiarato che il question
time sarà trasformato in una interrogazione a
risposta scritta, al fine di
acquisire i dati oggetto dell’interrogazione.
Interrogazione
5622 (UpT)
Geometri
esclusi
dalla
convenzione
per
quale ragione?
Il consigliere ha chiesto
perché il Collegio dei geometri è stato escluso dalla convenzione
Provincia – ordini professionali degli ingegneri e degli architetti
per la gestione dell'emergenza nel campo della Protezione civile.
La
risposta. L’assessore ha
chiarito che nel mese di ottobre sono avvenuti degli incontri perché
anche i professionisti geometri possano essere coinvolti dalla Pat
nella gestione dell’emergenza del campo della Protezione civile,
con una disponibilità che si profila importante e preziosa -e che
sarà raccolta in tempi brevi- sopratutto nelle opere di prevenzione.
La
replica. L’interrogante si è
dichiarato soddisfatto.
Interrogazione
5624 (PD)
Agricoltura
sociale,
a
quando
il
regolamento?
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta se il gruppo di lavoro, previsto dalla mozione 150 approvata
il 19 gennaio 2017, per elaborare l'indispensabile regolamento di
attuazione delle disposizioni in materia di agricoltura sociale, sia
stato istituito e quando ultimerà il lavoro.
La
risposta. Il regolamento
effettivamente è stato inserito
nel programma normativo ma prima
di istituire il tavolo si
sta aspettando la normativa
nazionale della quale dovremo necessariamente
tenere conto. Nel frattempo
si può comunque
procedere, ha ammesso l’assessore competente in materia,
precisando che questa
norma vede l’agricoltura come mezzo, più che come oggetto, visto
che il fine ultimo dell’agricoltura sociale è sopratutto quello di
assorbire le fragilità della nostra società. La diversificazione,
l’interesse reddituale passa in un secondo piano.
La
replica. Il consigliere del Pd
ha confermato la propria preoccupazione. La
norma ha due anni, ha
osservato, dovremmo provare
almeno delle soluzioni transitorie per sostenere le attività che si
stanno già organizzando
in questo campo.
La sfida,
che è sicuramente
complessa dal momento che
coniuga diverse competenze ed interessi,
va comunque affrontata,
altrimenti chiuderemo la legislatura senza aver prodotto nulla.
Interrogazione
5628 (Patt)
Progetto
lavoro
del
Bim Adige,
allungare
i tempi
Il consigliere ha chiesto se
sia possibile prolungare oltre i 4 mesi previsti il periodo di
occupazione nei servizi del verde, ai lavoratori che hanno
partecipato al progetto di inserimento per disoccupati predisposto
dal Bim dell'Adige e che, lo scorso anno, ha interessato 114 comuni e
359 lavoratori.
La
risposta. La risposta è stata
fornita dal vicepresidente della Giunta che ha ricordato che si
tratta di uno strumento straordinario messo in campo per la prima
volta nel 2017 e che il Bim ha confermato anche per il 2018. La
risposta all’interrogazione è affermativa, ovvero si ritiene
possibile estendere la durata di questi progetti come del resto è
già avvenuto per ben 33 comuni, che hanno prorogato i servizi.
Dunque, compatibilmente con gli adempimenti della gestione
amministrativa e nell’autonomia dei comuni consorziati, è
possibile immaginare la prorogabilità dei contratti Inps
naturalmente non come norma generale, ma
sulla base dei singoli
progetti.
La
replica. L’interrogante si è
dichiarato soddisfatto della
risposta ottenuta, che va nella direzione di quanto auspicato.
Interrogazione
5630 (UpT)
Carburante
agricolo,
si
è preso atto
della
circolare?
Il consigliere ha chiesto se
l'assessorato abbia preso in considerazione la circolare dell'Agenzia
delle dogane del 16 gennaio scorso, se ha provveduto alle conseguenti
comunicazioni ai Centri di assistenza agricola e se conferma che, nei
casi dei fondi rustici di limitata estensione in zone montane, è
ammessa la dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui si
attesti l'esclusiva disponibilità del terreno identificato.
La
risposta. La risposta
dell’assessore competente è
stata sintetica e affermativa con riferimento a tutti e tre i
quesiti.
La
replica. Soddisfatto
l’interrogante: una risposta che fa finalmente chiarezza e permette
di proseguire nel modo già attuato negli scorsi anni. Ora mi auguro
che si provveda ad una celere attività informativa, ha aggiunto.
Interrogazione
5632 (Forza Italia)
Quali
le cause
dell'inquinamento
del
Rabbies?
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta quali siano le cause che hanno determinato lo stato di
inquinamento del torrente Rabbies in val di Rabbi (classificato
inferiore a buono) e ha chiesto di conoscere i dati delle analisi
effettuate negli ultimi 15 anni dall'Appa.
La
risposta. L’assessore ha
premesso che i dati
approfonditi delle analisi
non possono essere
comunicati nella
brevità di un’interrogazione. La qualità dell’acqua, ha
osservato, dipende da quanta
acqua è presente,
in rapporto alle immissioni nel corso d’acqua. L’intensificazione
dei controlli sulle
acque del Rabbies si è accentuata negli
ultimi anni ed è emerso un
quadro di sofferenza dall’abitato
di San Bernardo di
Rabbi fino alla confluenza.
Il torrente è sotteso da derivazioni idroelettriche alle quali si
sovrappongono in estate le attività irrigue e
di pascolo. La situazione è
problematica, ha ammesso l’assessore, e occorre trovare un
equilibrio che coinvolge i
rinnovi delle
concessioni, una
corretta gestione del
pascolo e altre valutazioni
che devono portarci a
migliorare le condizioni del torrente.
Tuttavia, ha concluso, allo
stato attuale la situazione non è buona.
La
replica. L’interrogante ha
apprezzato l’onestà
dell’assessore nell’ammettere
le criticità
ed ha raccomandato attenzione a non esagerare su questo corso d’acqua
e anche su altri tottenti
della valle di Sole come il
Noce, che ha già dato molto
all’idroelettrico.
Interrogazione
5634 (PT)
Perché
il prestito
interbibliotecario
non
è partito?
Il consigliere ha chiesto di
sapere i motivi per i quali non è stato ancora reso operativo il
contratto con il nuovo fornitore che si è aggiudicato il sistema di
prestito interbibliotecario. Una firma che, stando alla risposta data
a novembre ad un'analoga domanda di attualità dello stesso
consigliere di Pt, si sarebbe dovuta fare a dicembre, una situazione
comunque inaccettabile.
La
risposta. Nella risposta
l’assessore ha confermato
che lo scorso dicembre si è
tenuta una riunione operativa in tal senso. Il servizio è stato
avviato l’11 dicembre come concordato e da quella data il servizio
è garantito ed sta registrando ottime performance.
La
replica. Probabilmente permane
qualche disguido nel sistema e farò ulteriori verifiche, ha
replicato l’interrogante.
Interrogazione
5636 (5 Stelle)
Cure
primarie,
quante
Aft
sono
operanti?
Il consigliere ha chiesto di
conoscere quante Aggregazioni funzionali territoriali o Unità
complesse di cure primarie sono oggi operanti; quante e quali sono
quelle previste e i responsabili degli eventuali ritardi nella
realizzazione di queste organizzazioni sanitarie.
La
risposta. L’assessore
competente ha chiarito che in più occasioni
l’assessorato ha attivato i necessari confronti con le parti,
tuttavia la legge nazionale prevede che non si possano opporre
scelte organizzative senza un accordo
sindacale specifico e nell’accordo 2013 c’erano posizioni aperte
che necessitavano successivi accordi fra parte pubblica
e organizzazioni sindacali. Abbiamo svolto più incontri, ha
aggiunto, e alla fine c’è stata una condivisione sull’aprire
una nuova fase di contrattazione
attualmente
in atto. Il 31
maggio scorso si è arrivati
ad un integrazione
dell’accordo
2013 cui è seguita
l’immediata
attivazione di un AFT
a Pinzolo e la costituzione
di altre AFT
con sede a Trento, Ala, Val di Sole e Pergine. Attualmente gli
impegni sono dunque
concentrati
in quella direzione e si sta lavorando per
concordare delle
modalità
che possano
prevedere degli automatismi e modalità condivise per
queste attivazioni.
La
replica. Il consigliere dei 5
Stelle si è detto soddisfatto dal punto di vista della “cronaca”
dichiarando però che permangono molte perplessità sui tempi che non
sono stati rispettati: se in un atto ufficiale scrivo che entro tre
mesi partono 5 AFT mi aspetto che sia così, se questo non era
possibile era meglio non dichiaralo. Da quanto ho capito sono passati
5 anni ed è ancora tutto aperto.
Interrogazione
5638 (Patt)
A
quando il via
dei
lavori
per
la "3 valli"?
Il consigliere ha chiesto
all'assessore competente le tempistiche e la probabile data di inizio
dei lavori di completamento (il tratto stradale è incompiuto da più
di 20 anni) della strada "3 valli" che collega la valle di
Cembra con l'altipiano di Pinè.
La
risposta. Progettazione
definitiva entro maggio, progetto esecutivo giugno, inizio lavori
entro la metà del 2019, ha chiarito telegraficamente l’assessore.
La
replica. Soddisfatto
l’interrogante.
Interrogazione
5641 (Misto)
Cooperazione,
sui
licenziamenti
si
sono fatti controlli?
Il consigliere ha chiesto se
siano stati effettuati atti ispettivi da parte della Pat al Sait in
seguito alle notizie secondo le quali, nel momento in cui sono stati
perfezionati i licenziamenti di 70 dipendenti, sarebbero stati
assunti, per portare avanti il lavoro dei licenziati, lavoratori a
tempo determinato dipendenti di cooperative. Una situazione, ha
ricordato il consigliere, sulla quale il sindacato ha chiesto alla
Provincia di intervenire per fare chiarezza su queste “manovre
indegne”.
La
risposta. Il
vicepresidente della Giunta provinciale ha ammesso che la vicenda è
molto complessa e l’attività di vigilanza è per legge affidata
alla Federazione trentina della Cooperazione che si dovrà assumere
le responsabilità dei controlli effettuati o meno. Alla Pat spetta
l’espletamento dei controlli ispettivi con riferimento a presunte
irregolarità riferite alla cassa straordinaria, che sono stati
attivati nei tre mesi antecedenti la conclusione della Cigs e che
dunque sono tuttora in corso. Per quanto riguarda il sostegno alla
difficile condizione dei 70 lavoratori, l’assessore
ha dichiarato che la
Pat si
è impegnata a partecipare
al piano sociale di ricollocazione
nell’ambito delle azioni a supporto delle crisi aziendali e che c’è
un accordo del dicembre 2017 con il quale si implementeranno
le attività di sostegno con
servizi offerti dall’Agenzia
del lavoro, attività di formazione, incentivazione
alla ricollocazione e altri
interventi nella fase di
durata degli ammortizzatori
sociali,
ovvero il
segmento di tempo nel quale occorre
intervenire con un progetto
volto alla ricollocazione.
La
replica. Il
consigliere del Misto ha ringraziato e si è dichiarato soddisfatto,
confidando nella nota sensibilità del vicepresidente, confidando di
poter accedere alla relazione sui controlli ispettivi in corso.
Infine si è chiesto dov’è la politica sul credito locale a
sostegno delle nostre aziende, un problema enorme che si dovrebbe
cominciare ad affrontare.
Interrogazione
5639 (Pd)
L'Azienda
sanitaria
sta
lavorando
per
i Dat?
Il
consigliere ha chiesto alla Giunta se l'Azienda sanitaria stia
lavorando per attuare la legge nazionale che ha introdotto le
disposizioni anticipate di trattamento (Dat) attraverso le quali i
cittadini possono esprimere
le loro volontà
sugli interventi diagnostici e i trattamenti sanitari. Infine,
quali siano
i tempi previsti per garantire questo pieno
diritto ai trentini, dal
momento che la Pat ha gli strumenti per organizzare la raccolta nel
proprio database sanitario.
La
risposta. L’assessore ai
lavori pubblici ha risposto al posto di quello competente,
momentaneamente assente, affermando che la Pat è stata una
delle prime realtà nazionali attive in questo senso, per le persone
affette da malattie croniche degenerative del sistema evolutivo.
L’azienda sanitaria è
stata poi sollecitata
a formulare una proposta similare per consentire lo stesso alle
persone sane. La Dat può essere
consegnata presso l’ufficio del Comune
di residenza, ha detto, ma
per inserire questi
dati occorre tenere presente la legge di bilancio
2018 che con un
emendamento collega la
raccolta delle Dat all’istituzione
della
banca dati nazionale
che dovrà essere alimentata
da regioni e province autonome e
che stabilirà
entro 130 giorni
dall’entrata
in vigore
le modalità
di trasmissione.
Si ritiene opportuno
dunque attendere
il documento
ministeriale
che definirà
la raccolta in maniera omogenea a livello nazionale
di dati così sensibili.
La
replica. L’assessore ha
illustrato quanto fatto in passato, peccato
che manchi la seconda tappa del progetto, ha osservato
l’interrogante: non occorre a suo avviso attendere disposizioni a
livello nazionale perché la legge offre la possibilità a regioni e
province autonome di precedere con la raccolta delle disposizioni che
verranno poi riversate a livello statale. Occorre capire piuttosto
come aiutare i cittadini a predisporre questi documenti: la
preoccupazione è che si rimanga in attesa troppo a lungo, con
possibili situazioni di imbarazzo.
Interrogazione
5620 (Misto)
Scuola,
le due
ore
di ginnastica
vengono
fatte?
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta se in tutti gli istituti scolastici la norma contenuta nella
legge 5 del 2006, che prevede un minimo di due ore settimanali di
attività motoria, sia stata rispettata e se siano state date
direttive ai dirigenti, in un periodo nel quale si stanno definendo
gli organici per l'anno scolastico 2018 – 2019, in questo senso.
Infine, il consigliere chiede quante siano le scuole inadempienti.
La
risposta. Il Presidente della
Ggiuna ha risposto affermando che costa
che in tutte le scuole primarie si fanno due ore di motoria da parte
di insegnanti abilitati. In sede di definizione degli organici si
verifica che questa disposizione sia regolarmente ottemperata. Da una
verifica non puntualissima pare che le due ore di motoria siano state
attuate.
Interrogazione
5623 (Patt)
Cosa
si sta
facendo
per
le
ludopatie?
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta di sapere quali azioni sono state messe in atto per
l'applicazione della legge 13 del 2015 sul contrasto al gioco
d'azzardo e alla ludopatia.
La
risposta. L’assessore alla
salute ha risposto affermando che sulla prevenzione primaria
l’attività viene fatta nelle scuole, progetti di educazione
sono rivolti agli insegnanti e agli
studenti delle superiori,
sono attivi, inoltre,
progetti di educazione tra i
pari (peer education).
Sulla prevenzione primaria di comunità il
Servizio dipendenze e
l’associazione Ama
ha messo in campo molte
iniziative. Sulla
prevenzione secondaria
nel 2016è stato dato
il via ad una
collaborazione con Sociologia per stipulare un piano di ricerca, che
è in corso, sulla
percezione
degli esercenti (300 sono
quelli coinvolti) sul tipo
di giocatore.
Per la prevenzione
terziaria c’è la psicoterapia, la consulenza finanziaria e l’aiuto
alla famiglia dei giocatori.
Il Servizio
dipendenze e
alcologia spetta
la presa in carico del soggetto. Ama opera con chi per motivi di
privacy non vuole accedere al Serd. Dopo
la presa in carico dei primi
4 giocatori patologici si è
già arrivati a quota100
unità.
La
replica. Il consigliere ha
detto che in Trentino ci
sono 10 mila potenziali malati, una
cifra enorme che richiama l’attenzione
sulla prevenzione. I comuni della Vallagarina che si stanno
impegnando su questo fronte, ha
ricordato, vanno aiutati e
la norma va applicata nel miglior modo possibile.
Interrogazione
5625 (AT)
Concessione
A22,
soluzione
"in house"
a
rischio?
Il consigliere chiede alla
Giunta se corrisponda al vero che l'interpretazione del decreto
fiscale che disciplina le concessioni autostradali non implicherebbe
l'assegnazione dell'A22 "in house", ma lascerebbe
intravvedere soluzioni potenzialmente rischiose per il nostro
territorio. Ha chiesto poi quali orientamenti intenda prendere la
Giunta e, come pare emergere dal decreto fiscale, se si dovessero
liquidare i soci privati se gli stanziamenti necessari siano già
messi in bilancio.
La
risposta. Il Presidente della
Giunta ha risposto
affermando che la
Giunta, con
Bolzano e la Regione e i gli
altri soggetti pubblici, si
è mossa dentro una volontà politica chiara e anche il Governo ha
fatto la sua parte portando
in Parlamento la
legge che permette la
soluzione della società in house
e quindi a
una nuova
concessione in capo a questa società
attraverso
un passaggio che potrebbe avvenire in maniera contestuale
da Stato
ad enti locali e da enti locali ad A22.
Questo richiede
la costituzione di una
società in house, interamente pubblica,
quindi la liquidazione dei soci
privati.
Le
somme, ha detto il
Presidente, sono
disponibili,
non ci sono problemi ma si deve
realizzare,
ha aggiunto,
un equilibrio tra l’
obiettivo della Pat
e le aspettative dei soci privati.
Un obiettivo, con
la normativa in vigore, ha
detto il Presidente, raggiungibile.
La
legge dello
Stato,
ha aggiunto,
sta dentro una normativa europea che prevede che
si possano dare le concessioni
a società in house.
C’è dunque un nucleo
giuridico certo. Il Governo
ha individuato
il settembre
2018 i termini per
l’operazione ed è
evidente che questi sono mesi decisivi per attuare il percorso.
La
replica. Soddisfatto
il consigliere che
mantiene
però
la preoccupazione
che lungo il percorso
ci possono essere degli
intoppi. Bene, invece,
le rassicurazioni sul fatto che ci sono i fondi per liquidare i
privati.
Interrogazione
5629 (UpT)
Mammografie,
c'è
stato
un
calo?
Il consigliere ha chiesto
all'assessore competente se vi sia stato un calo dei controlli
rispetto a quando i mammografi erano attivi nelle valli e i dati
delle mammografie effettuate a Trento e Rovereto nel periodo 2015 –
18 suddivise per valli di provenienza.
La
risposta. L’assessore ha
risposto affermando che gli esami sono effettuati con mezzi e
personale
qualificato di senologia clinica che
garantiscono
un’alta qualità.
Tutta la popolazione femminile
si deve
recare negli ospedali
di Trento e Rovereto una
volta ogni due anni con risultati
di grande valore. Nel 2015 le apparecchiature
hanno abbassato le false diagnosi
e hanno contribuito alla riduzione
dei decessi.
L’adesione,
che sera in diffuso
al calo già nel periodo
precedente alla
riorganizzazione, è in
miglioramento: crescita del
3,5% nel 2015 sul ‘14.
Nel 2016,
secondo anono
del progetto
pilota, c’è stato un
ulteriore recupero anche con
la concentrazione del
servizio sulle due sole
sedi. Questo risultato è
stato ottenuto anche con le
facilitazioni per il
trasporto, ad esempio in
Primiero. I dati dopo tale
servizio hanno visto un
notevole recupero:
dal 55% di adesione agli
screening si è passati al
72,5%. Nel 2017 il servizio
è stato esteso anche
a
Fiemme e Fassa che avevano visto anche calo e
si è arrivati al
64,5% di adesioni in Fiemme
e al 72,5 in
Fassa. Percentuali superiori
alla media
ce è del
62% . Anche nelle altri sedi disagiate, come
la val di Sole, si
è evidenziato l’aumento
delle adesioni allo
screening. Quindi, il successo del
progetto di prevenzione non
sembra dipendere dalla distanza.
La
replica. Il consigliere,
dichiarandosi solo
parzialmente soddisfatto dalla risposta.
ha detto che i dati vanno analizzati con attenzione e
ha sottolineato che il
personale che faceva esami negli ospedali di
valle era qualificato. Le macchine per le diagnosi, inoltre,
che
costano
280 mila euro, quindi non
una cifra esorbitante,
dovrebbero essere presenti ovunque. Non si tiene poi in
considerazione, ha detto
infine, dei tempi di
spostamento dalle zone
periferiche ai due ospedali
cittadini.
Interrogazione
5631 (Misto)
Critiche
al Clil,
la
Giunta conosce
il
documento?
La consigliera ha chiesto al
Presidente della Giunta se sia a conoscenza del documento del
Consiglio del sistema educativo nel quale sono contenute molte
criticità del trilinguismo -soprattutto della metodologia Clil- e
quali spunti intenda prendere in considerazione.
La
risposta. Il Presidente ha
affermato che il documento riassume posizioni divergenti, però
esprime un parere positivo
sul trilinguismo. Le risultanze e le analisi del documento sono state
prese in considerazione dal provvedimento preso dalla Giunta, ma ciò
che non può essere recepito è la critica di fondo al piano
trilinguismo, nella parte in cui si dice che il Clil andrebbe a
diminuire l’impatto formativo delle altre materie. Il Presidente ha
ricordato che, comunque, alla fine del 2018 ci sarà una nuova
verifica.
La
replica. Per la consigliera
sarebbe stato meglio mettere a punto, prima di tutto, le difficoltà
di acquisire le competenze disciplinari, dalle scienze, alla
ginnastica, alle altre materie scelte dalle scuole, con il metodo
Clil. Il nodo è questo, ha detto, perché a tre anni
dall’approvazione del Clil si stanno mostrando chiaramente le
carenze nelle competenze disciplinari.
Interrogazione
5633 (Civica Trentina)
Polo
scolastico
di
Lavarone,
quali
sono i problemi?
Il consigliere ha chiesto al
Presidente della Giunta di sapere quali sono i motivi per i quali il
nuovo polo scolastico di Lavarone mostrerebbe dei seri problemi a
causa di lavori non eseguiti a regola d'arte per i quali la pubblica
amministrazione, a quanto pare, sarebbe costretta ad intervenire per
porre rimedio. Il consigliere, ricordando che per la struttura sono
stati investiti 10 milioni di euro, chiede poi a chi andrebbero
ascritte le responsabilità degli eventuali danni.
La
risposta. L’assessore ha
detto che l’intervento ha avuto un iter lungo, ma in gran parte
rendicontato dal Comune alla Provincia attraverso collaudi
qualitativi e amministrativi. Quindi, ha affermato, si può stare
tranquilli su eventuali deficit strutturali. Effettivamente però, ha
confermato l’assessore, ci sono state
infiltrazioni d’acqua e ristagni. Problemi che sono in corso di
risoluzione.
La
replica. Il consigliere ha
detto che certo la scuola non sta crollando, ma ci sono problemi
funzionali. I consiglieri comunali, ha ricordato, hanno sollevato nei
dettagli i problemi che non riguarderebbero solo le infiltrazioni. Se
la verifica fosse stata fatta nei termini prescritti non sarebbe il
pubblico ora a intervenire, ma si sarebbero coinvolte le imprese che
hanno lavorato, le quali, tra l’altro, sembrano sparite. Un
privato, ha sottolineato, su un lavoro di 10 milioni non lascerebbe
certo passare 10 anni prima di andare a vedere se tutto è in ordine.
Interessante, ha concluso,
sarà vedere chi ha certificato che i lavori sono a opera d’arte.
Interrogazione
5635 (PT)
Gelate,
perché
meno
risorse
per
l'ortofrutta?
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta perché, per il sostegno delle 900 lavoratrici dell'ortofrutta
penalizzate, in termini di ore di lavoro perse, dalla crisi derivata
dalle gelate della scorsa primavera, sia stato effettuato uno
stanziamento effettivo di 1,5 milioni di euro, mentre 2 milioni sono
stati stanziati ma non ancora erogati. Un ammontare complessivo di
3,5 milioni, contro i 4,5 di cui ha parlato l'assessore.
La
risposta. L’assessore ha
risposto affermando di aver precisato pubblicamente che la Pat, per i
cernitori dei magazzini, ha stanziato una cifra di 3,5 milioni e
mezzo milione è stato messo a dispozione dai consorzi. É stato però
concordando con le parti sociali la decisione di ritrovarsi nei primi
mesi del 2018 per valutare attentamente la situazione. Incontro che
si farà e si valuteranno le economie di questi fondi e,
eventualmente, la necessità di riformulare o rivedere le
applicazioni dei fondi. Ma tutto ciò in base a dati e non a
sensazioni.
Interrogazione
5637 (Patt)
Coop
Alto Garda,
il
commissario
quanto
rimarrà?
Il consigliere ha chiesto
all'assessore competente quanto durerà l'amministrazione
straordinaria della Coop Alto Garda e quindi quando sarà possibile
avviare un percorso democratico e di innovazione perché la coop
ritorni ad essere una realtà significativa della cooperazione
trentina e dell'Alto Garda.
La
risposta. L’assessore ha
risposto che la gestione commissariale termina il 9 giugno, ed è
probabile una proroga, perché va completato il lavoro che
commissario e vice hanno iniziato. Serve inoltre, per far cessare il
commissariamento, l’autorizzazione dell’ufficio commercio della
Cooperazione.
La
replica. Il consigliere ha
ricordato che c’è agitazione tra dipendenti e soci. La proroga
probabilmente è necessaria, perché una delle più grosse coop del
Trentino possa continuare con serenità, ma il commissario dovrebbe
però coinvolgere i soci, che sono 16 mila, perché il rapporto che
ha fatto grande la coop va recuperato.
Interrogazione
5640 (Patt)
Acciaieria
di Borgo,
sforati
i limiti
degli
inquinanti?
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta se nell'Acciaieria di Borgo, dal settembre 2017, cioè da
quanto lo stabilimento è stato preso in affitto dalla Borgo
Valsugana Steel srl, sono stati registrati sforamenti delle emissioni
inquinanti. In caso affermativo se siano previste riqualificazioni
dell'impianto industriale, progetti dell'azienda e della Pat per la
salvaguardia dell'ambiente, della salute dei lavoratori e dei
residenti.
La
risposta. L’assessore
competente ha detto che non si hanno evidenze di superamento degli
standard ambientali per le emissioni in atmosfera. La società
subentrata alla precedente ha detto che però ci sono stati 16
episodi di emissioni “fuggitive” della durata di pochi minuti.
Per contenere questi episodi c’è la prescrizione dell’Aia del
settembre 2017 che l’azienda ha presentato con alcune integrazioni.
Si è quindi impegnata la società per introdurre sistemi di
contenimento delle polveri, soprattutto nella zona della colata
continua. Questi nuovi sistemi di aspirazione, ha aggiunto
l’assessore, saranno un presidio per la salute dei lavoratori che
per la tutela ambientale. Il nuovo impianto dovrà essere realizzato
entro 2018. E’ stata, inoltre, programmata un’ispezione congiunta
anche sulle emissioni in atmosfera per evitare le emissioni
“fuggitive”.
La
replica. La consigliera,
sottolineando la preoccupazione dei residenti, ha affermato che fa
piacere sapere che non ci sono stati sforamenti ed ha apprezzato
l’onestà
di aver reso noto che ci sono stati comunque problemi. .
Interrogazione
5642 (Ual)
Rapporti
con i genitori,
quali
aiuti
per
gli insegnanti?
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta se la Pat metta a disposizione degli insegnanti strumenti per
aiutarli e prepararli alla gestione del rapporto, spesso difficile,
con i genitori degli studenti. Il consigliere ha chiesto, inoltre, se
sia prevista la realizzazione di sportelli ai quali gli insegnanti
possano eventualmente rivolgersi.
La
risposta. L’assessore ha
risposto che la Pat ha deciso di supportare i docenti e le scuole con
un supporto educativo con Iprase. Sulle competenze relazionali si
sta potenziando il lavoro di
indagine sui comportamenti dei ragazzi, in particolare “Generazione
Z”, che riguarda
le loro percezioni del mondo adulto; si è lavorato, poi,
sulla fragilità educativa nella
scuola, che
verrà
presentata a a marzo in una conferenza dibattito. C’è, infine,
la proposta
Iprase dei
percorsi formativi dei docenti,
ad esempio il corso per
promuovere il benessere in
classe. Iniziative alle
quali vanno aggiunte quelle
messe in campo dalle singole scuole.
La
replica. I dati della scuola
trentina testimoniano della sua qualità, ma è importante puntare
l’attenzione sui problemi della scuola e sulla necessità di una
formazione continua.
LE PRIME DUE RISPOSTE ALLE INTERROGAZIONI SCRITTE INEVASE ALL'ORDINE DEL GIORNO
Interrogazione 5227 (Forza Italia)
Alternanza scuola-lavoro,
attivazione dei Tavolo,
di valutazione e quali
regole
Per valutare l'andamento e
migliorare le esperienze di alternanza scuola-lavoro negli istituti
superiori del Trentino, l'esponente di FI ha chiesto se sia stato
attivato il Tavolo scuola-lavoro per il monitoraggio del sistema di
alternanza e con quali risultati; se non è stato ancora attivato
quando si pensa di costituirlo e di renderlo operativo; quali
verifiche vengono effettuate sulle imprese, sui professionisti, gli
enti pubblici e privati che si sono resi disponibili a svolgere
questi percorsi iscrivendosi al registro nazionale dell'alternanza
scuola lavoro presso la Camera di commercio; se i soggetti ospitanti
ricevono corrispettivi dalla Provincia per questa attività e se sì
di quale entità; se sia previsto un codice etico o un protocollo di
comportamento a cui i soggetti ospitanti devono attenersi e quali
sanzioni sono previste per chi non lo rispetta; se sia prevista una
carta dei diritti e doveri a tutela degli studenti; infine, se sia
mai stata valutata l'ipotesi di sospendere l'alternanza delle 200 ore
nei licei che di solito sono frequentati da studenti che accedono
all’università.
La risposta. L’assessore,
ricordando
che è stata già data risposta scritta all'interrogazione,
ha detto che il tema è importante e l’alternanza scuola – lavoro
richiede ben altro che norme e discipline, ma rappresenta un impegno
per un patto generazionale. Nello specifico l’assessore ha
affermato che il tavolo scuola – lavoro è stato istituito
all’inizio della legislatura; la verifica sulle qualità e il
rispetto delle norme di sicurezza di chi ospita i ragazzi è di
competenza del dirigente d’istituto; chi ospita i ragazzi non
riceve compensi dalla Pat; c’è uno schema tipo sui doveri di
imprenditori e tutor, e si sta elaborando la carta dei diritti e
doveri degli studenti perché si è attesa quella nazionale. Infine,
l’alternanza viene considerata molto importante anche nei licei.
La replica. La
consigliera ha ricordato che la funzione di controllo è estremamente
pesante per i dirigenti scolastici e comunque, sulla carta, sembra
tutto a posto ma nella pratica i dubbi ci sono eccome. L’utilità
dell’alternanza scuola – lavoro è inutile, mentre si dovrebbe
rendere meno accademico il percorso universitari.
Interrogazione 5426 (Forza
Italia)
Profughi, gli appalti
hanno tenuto conto
della territorialità?
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta se nell'appalto per il servizio di accoglienza integrata per i
richiedenti asilo si sia tenuto conto del criterio della
territorialità; con quali criteri sono stati assegnati i profughi al
Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati o
all'accoglienza straordinaria; quanti posti sono disponibili; se le
persone ospitate in Trentino vengano sottoposte a visita medica;
quali sono le sinergie tra i Centri per l'impiego e la rete di
accoglienza e, infine, quanti profughi sono stati inseriti nei corsi
di formazione dei Centri per l'impiego.
La risposta. L’assessore
ha risposto che la Pat si è adoperata per una distribuzione
diffusa e equa dei profughi.
Quindi anche gli appalti sono stati organizzati sulle 14 zone in cui
è diviso il Trentino. Le distribuzioni
dei richiedenti asilo sono
di competenza dello Stato. Sul piano sanitario i profughi vengono
controllati anche a Trento nel corso di questi anni sono emersi
bisogni
sanitari specifici per
la presenza di donne
in età fertile, vittime di tortura e minori. La Pat ha promosso
l’accesso ai servizi sanitari dei
richiedenti asilo. Per la
formazione c’è anche il coinvolgimento delle aziende. I tirocini
sono stati 269, i richiedenti
asilo registrati
nell’Agenzia dell’impieg sonon 956. Il 33% ha svolto
almeno un corso di formazione, il 32% un tirocinio; il 47% ha svolto
almeno un lavoro.