Giornale Online
12/02/2018 - In aula o in commissione
Dalla Seconda Commissione
Via libera ai nuovi criteri per l'accesso al Progettone
Raccolti sei milioni per il fondo di solidarietà
Dalla Seconda Commissione
Via libera ai nuovi criteri per l'accesso al Progettone
Raccolti sei milioni per il fondo di solidarietà
La
Seconda commissione ha dato oggi parere favorevole a due delibere che
stabiliscono i criteri di assunzione nel Progettone. La prima, che ha
ricevuto cinque sì e un voto di astensione, quello del consigliere
di 5 Stelle, introduce la riduzione da quattro a due delle fasce per
le graduatorie, questo perché, dalla sperimentazione, è risultato
che i lavoratori di quella più bassa rimanevano esclusi; la
riduzione a due all'anno degli accessi alla graduatoria perché si è
visto che tenerla aperta lungo tutto l'arco dell'anno penalizzava le
fasce più deboli; la modifica degli ambiti territoriali per la
selezione delle domande da sette a due.
La
seconda delibera, approvata all'unanimità, introduce cambiamenti
sostanziali per l'accesso ai lavori socialmente utili. Le donne con
figli riceveranno un "bonus" di un anno di lavoro per ogni
figlio. Ad esempio una lavoratrice con due figli, alla quale mancano
10 anni alla pensione, si vedrà riconosciuti due anni di lavoro che
le permetteranno di accedere al Progettone che ha come barriera
d'ingresso gli otto anni dal pensionamento. Altra novità, sempre per
il raggiungimento della quota degli otto anni dall'addio al lavoro:
verranno riconosciuti anche gli impieghi a tempo determinato,
superiori ai sei mesi, che i lavoratori hanno svolto dopo la data del
licenziamento. Una misura, ha detto l'assessore, che si colloca nello
spirito di fondo del Progettone che è quello di essere uno strumento
temporaneo per accompagnare i lavoratori a pochi anni alla pensione.
Mentre per le altre situazioni di difficoltà occupazionali la Pat
ha messo in campo strumenti come il Reddito di attivazione al lavoro,
il Real. Rispondendo al consigliere di 5 Stelle il quale ha chiesto
se l'introduzione dell'Icef per le graduatoria abbia avvantaggiato i
disoccupati stranieri, i funzionari dell'assessorato hanno affermato
che gli stranieri sono il 10% degli occupati nel Progettone. Una
percentuale che non è variata con l'Icef. Icef, ha aggiunto
l'assessore, che non rappresenta comunque un criterio selettivo per
le graduatorie ma solo un elemento di equità.
Fondo
di solidarietà, raccolti sei milioni.
Sempre
in Seconda commissione,
nella mattinata di oggi, la direttrice dell'Agenzia del lavoro, come
richiesto dalla mozione 29 del maggio 2014, ha presentato una
relazione sullo stato dell'arte della normativa e degli interventi
sulle politiche attive del lavoro, in particolar modo sugli
ammortizzatori sociali. Un settore che negli ultimi mesi è stato
soggetto ai grandi cambiamenti introdotti in primo luogo dal Job
act e
dalla scelta di stimolare il più possibile i
disoccupati a
ritornare al lavoro che sta alla base del Real pensato
per la disoccupazione di lunga durata dei cinquantenni e oltre.
L'assessore si è poi soffermato sul Fondo di solidarietà,
sottoscritto da quasi tutte le categorie, comprese le rappresentanze
dei liberi professionisti, che ha raccolto 6 milioni di euro, mentre
poche, per fortuna, sono state le prestazioni erogate. L'assessore ha
definito il Fondo di solidarietà una delle conquiste più importanti
per
il lavoro e, con la sua trasversalità,
in grado di dare senso alla nostra autonomia.