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06/06/2017 - In aula o in commissione

Le interrogazioni a risposta immediata che hanno aperto la prima sessione di giugno in aula

Consiglio provinciale. Si è discusso anche di quote rosa nella nuova legge elettorale nazionale

Le interrogazioni a risposta immediata che hanno aperto la prima sessione di giugno in aula

In allegato, tutti i punti all'ordine del giorno con accesso ai testi

Le interrogazioni a risposta immediata che hanno aperto la prima sessione di giugno in aula

​​La seduta di oggi si è aperta con una serie di interventi sull'ordine dei lavori. Argomento: l'emendamento alla legge elettorale per Camera e Senato, presentato in commissione parlamentare, che escluderebbe il Trentino – Alto Adige dall'applicazione delle quote rosa. Fugatti (Lega), partendo dalle dichiarazioni di Rossi secondo il quale la legge sulle quote rosa locale non è andata in porto a causa dell'ostruzionismo, ha sottolineato che, "grazie" all'emendamento Zeller – Panizza al ddl sul sistema elettorale nazionale, la legge sulle quote rosa per le politiche, sarà valida solo fino a Borghetto. Un'evidente contraddizione che richiede una presa di posizione precisa del centrosinistra trentino: se non ci sarà Fugatti ha annunciato che non parteciperà all'incontro con le minoranze promosso per domani dal Presidente Dorigatti. Stessa posizione da parte di Bezzi (FI). In Trentino, ha aggiunto, siamo come in Arabia Saudita dove le donne non possono nemmeno guidare la macchina. "E' pazzesco ed è vergognoso usare, come viene ipotizzato da Zeller e Panizza, il simbolo della Ual per bypassare le quote rosa". Manuela Bottamedi (Misto) ha detto che in Trentino sembra di vivere in un emirato. Si cerca di usare l'autonomia per tornare indiero. "Mi aspetto – ha detto – che le mie colleghe del centro sinistra e la Commissione pari opportunità abbiamo uno scatto d'orgoglio. Mi chiedo quale problema la maggioranza trentina e sudtirolese abbia con le donne". Cia (Misto), a sua volta, ha affermato che il centro sinistra sta giocando con le quote rosa e di attendere una presa di posizione dell'associazione "Non ultimi". Anche Cia ha annunciato che non parteciperà all'incontro col Presidente del Consiglio. Dorigatti ha risposto che l'incontro con le minoranze ha l'obiettivo, nel rispetto dei ruoli, non di entrare nel merito delle scelte e degli emendamenti dei parlamentari, ma per trovare un'autorevolezza del Consiglio da qui alla fine della legislatura.

Lucia Maestri (Pd) ha detto di non essere contenta dell'emendamento Zeller, ma ha invitato il centro destra a non strumentalizzare la situazione. Zanon (PT) ha sottolineato l'incoerenza della posizione del centro sinistra che, con questa vicenda, evidenzia che i problemi, sulla legge, erano e sono all'interno del centro sinistra. Borga (Civica Trentina) ha detto che la maggioranza non ha problemi con le donne ma con la verità. "Voi – ha aggiunto – raccontate bugie. Come l'emergenza falsa sull'omofobia, così come quella sulla preferenza di genere. Bugie anche sui profughi; bugie colossali sul fatto che i lavori pubblici sarebbero bloccati dai comuni. In realtà – ha aggiunto – delle donne non vi importa nulla perché l'unico interesse è vincere in tutti i collegi".

Alessio Manica (PD)

​Castel Beseno

perché il no

al festival?

Il consigliere del Pd ha chiesto perché l'edizione 2017 del Festival "Sinergie Lagarine" non si terrà a Castel Beseno, quale ha avuto in questa vicenda la Pat e se la Giunta ha tenuto conto dell'importanza sociale e comunitaria dell'iniziativa. Un valore che non può essere disperso a causa di impedimenti burocratici – amministrativi.

La risposta: L'assessore Mellarini ha detto che il Museo ha dato un parere negativo alla manifestazione, ma è stato costituito un tavolo Museo - organizzatori per esaminare i problemi delle manifestazione nel castello. Ci sono responsabilità tecniche sulla sicurezza, ha ricordato Mellarini, e il comportamento dell'utenza (ben 5000 presenze) nel 2016 non è stato consono al rispetto di una sere prestigiosa come Castel Beseno. In conclusione, la costituzione di una tavolo di lavoro potrà portare ad una soluzione dei problemi in previsione dell'edizione 2018.

La replica: Positivo che ci sia la volontà di fare andare avanti questa manifestazione, ha detto Manica, che rappresenta la punta dell'iceberg della realtà culturale lagarina. Inoltre, i musei hanno bisogno anche di una promozione un po' diversa.

Rodolfo Borga (Civica Trentina)

​Quanti alloggi

nei comuni

per i profughi?

Il consigliere della Civica Trentina chiede alla Giunta quanti siano gli alloggi di proprietà dei comuni e delle comunità di valle; quanti di questi sono occupati e potrebbero essere destinati ai richiedenti asilo e, infine, quante persone potrebbero essere ospitati in questi alloggi.

La risposta: Zeni ha affermato di aver già risposto, su questo argomento, a un'interrogazione scritta dello stesso Borga. I richiedenti asilo, ha aggiunto, sono 3 ogni mille abitanti, per questo il modello dell'ospitalità diffusa nei comuni rimane la strada migliore. Sono stati interessati i comuni per il coinvolgimento dei richiedenti asilo in lavori di volontariato e per favorire la ricerca di alloggi, mettendo a disposizione strutture pubbliche, ma soprattutto sensibilizzando i privati. Perché il ruolo di cerniera degli amministratori è molto importante anche per far cadere le paure.

La replica: Il problema è che la Giunta racconta bugie, ha replicato Borga, e ha citato alcune dichiarazioni di Rossi con le quali ha accusato i comuni di non dire la verità sulla disponibilità di alloggi. In realtà, ha aggiunto, la stessa Provincia non è stata in grado di valutare la presenza di alloggi nei comuni. E comunque, non è colpa dei comuni, ha concluso, se i richiedenti asilo sono aumentati, in tre anni, del 300% e sono stati messi a bilancio 20 milioni di euro. Quindi, le bugie non le dicono i comuni ma la Giunta.

Donata Borgonovo Re (PD)

​Quali interventi

per la discarica

Salezzoni di Imer?

La consigliera del Pd ha chiesto come e quando la Pat intenda intervenire per sistemare e contenere l'impatto paesaggistico della ex discarica Salezzoni di Imer dopo due anni dalla cessazione dei conferimenti di rifiuti e dopo le richieste pressanti delle amministrazioni locali.

La risposta: L'assessore Gilmozzi ha risposto affermando che il rimodellamento del profilo della discarica sarà avviato entro il 2017, come confermato nell'ottobre 2016 alla Comunità del primiero, Lo sfalcio avverrà entro giugno e nel corso dell'estate verranno eseguiti i lavori per la captazione del biogas.

La replica: La consigliera ha ringraziato assessore e uffici, augurandosi che il 2017 chiuda questa ferita all'imbocco della valle. Ci si chiede, ha concluso, se questo "spettacolo" fosse stato all'imbocco di Fiemme, se per risolvere il problema sarebbero stati necessari due anni.  

Chiara Avanzo (Patt)

​Spartitraffico

tra Grigno e Ospedaletto

quando si fa?

La consigliera del Patt chiede alla Giunta se sia stata presa in considerazione la creazione di una barriera spartitraffico e l'allargamento della carreggiata lungo la retta Ospedaletto – Grigno teatro di gravissimi incidenti stradali e se sia stata ipotizzata l'installazione di dissuasori di velocità nei tratti più a rischio.

La risposta: L'assessore Gilmozzi ha affermato che il punto della situazione è questo: per la retta la situazione è delicata, perché di deve lavorare tra la ferrovia e una roggia. Con sindaci e bacini montani sono state verificate varie ipotesi che hanno portato al progetto esecutivo spostando la roggia sotto la strada. Una terza corsia è prevista  per l'entrata - uscita dlle zone industriali commerciali a fianco della retta e una procedura di esproprio attraverso accordi con i proprietari per evitare i ricorsi. Da tre milioni e mezzo si è arrivati a quattro milioni e 3, però, ha aggiunto l'asseessore, siano sicuri che il progetto va bene a tutti. Non si esclude, ha detto ancora, che viste la difficoltà procedurali ci siano stati ritardi, ma la tabella di marcia è questa: la prossima settimana si farà il quinto aggiornamento del piano viabilità nel quale verrà inserita cifra e seguirà l'approvazione del progetto. L' appalto è previsto entro mese di giugno. Fatta la gara i lavori potrebbero iniziare agli inizi 2018. Per la messa in sicurezza del collegamento stazione di Strigno e  Villa Agnedo è, invece, in corso l'assegnazione dell' appalto entro luglio e a settembre partiranno i lavori. Inoltre, per la retta si sperimenterà da subito un divieto di sorpasso utilizzando anche deflettori

La replica: La consigliera ha detto di sentirsi in dovere di portare in Aula l'esasperazione della popolazione e degli amministratori, che attendono una soluzione da moltissimi anni. Chiara Avanzo ha sottolineato il fatto che non sono comunque previsti spartitraffico che invece andrebbero presi in considerazione.

Manuela Bottamedi (Misto)

​Quando la verifica

del Piano Clil

e Progetto Europeo?

La consigliera del Misto chiede alla Giunta di sapere su un totale di 1764 docenti Clil, il numero di insegnanti non in possesso dei requisiti e del corso specifico; quando si intenda avviare la verifica e la valutazione del Piano da sottoporre alle famiglie, insegnanti e dirigenti e se, infine, si intenda modificare il Progetto Europeo sulle basi delle criticità rilevate quotidianamente da insegnanti, dirigenti e genitori.

La risposta: Rossi ha risposto dicendo che negli atti il piano trilingue non è qualcosa che si realizza da un giorno all'altro, ma ha una sua progressività e prevede azioni di inizio della somministrazione linguistica in diverse classi del primo e secondo ciclo e che andrà a regime nel 2020. Quindi, per questa progressività, si è arrivati alla formazione di 950 docenti sul Clil e altrettanti stanno avendo una formazione linguistica di base per acquisire poi quella metodologica sul Clil, Con Iprase e Ocse - Pisa è stato somministrata agli studenti una valutazione delle competenze linguistiche per misurare le competenze acquisite per avere un punto di riferimento per quando il Clil entrerà a regime. Nell'analisi qualitativa, ha detto ancora Rossi, è in corso una valutazione formata da una serie di dirigenti che stanno raccogliendo le criticità di carattere applicativo. In funzione di questo Rossi ha annunciato che verranno individuiate azioni di correzione metodologica e organizzativa per l'autunno prossimo e che saranno operative nell'anno scolastico 2018 – 2019. "Si tratta di scalare una vetta - ha concluso - ed è logico che l'alpinista cambi anche il percorso".

La replica: La consigliera ha detto che la risposta è più esaustiva rispetto a quella scritta, ma ha ricordato che attorno al Clil c'è un malcontento generale che necessità di cambiamenti in itinere. Due anni sono sufficienti per un'analisi della situazione e per i necessari correttivi. Sui numeri, ha sottolineato Manuela Bottamedi, sono 950 gli insegnanti formati con metodologia Clil, ma gli insegnanti in Clil sono ben 1764. Quindi, più di 800 non hanno la formazione né i requisiti. Vero, ha concluso, che c'è una progressività nella realizzazione del progetto, ma è anche vero che c'è stata un'introduzione di docenti un po' selvaggia.

Massimo Fasanelli (Misto)

​Carcere di Spini

La Pat ha segnalato

al Roma la situazione?

Il consigliere del Misto chiede alla Giunta quali iniziative sono state messe in atto nei confronti del Governo per evidenziare la grave situazione in cui versa la Casa circondariale di Spini di Gardolo dove i detenuti sono 331 contro una capienza massima di 240 unità e un personale formato da 108 agenti mentre la pianta organica ne prevede 214

La risposta: Rossi ha affermato che, per quanto riguarda la criticità gestionale del carcere in relazione ai numeri di personale e carcerati, la Pat può fare solo sollecitazioni alle diverse amministrazioni, le quali però richiamano la situazione di difficoltà di tutte le strutture carcerarie. Nel corso di giugno, ha aggiunto il Presidente, c'è l'aggiornamento del programma quadro delle strutture statali a Trento ed è intenzione della Pat di utilizzare questo momento per richiamare lo Stato e l'amministrazione carceraria al il rispetto dei vincoli dell'accordo quadro per quanto riguarda Spini.

La replica: Fasanelli ha detto che lo stato latita e ha ricordato che a Spini c'è una rapporto di un agente ogni tre detenuti, mentre in altre realtà il rapporto è uno a uno. La realtà del carcere, ha aggiunto, rischia di diventare preoccupante per i detenuti e per la polizia penitenziaria.

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Giuseppe Detomas (Ual)

​Distributori

elettrici

nelle zone turistiche.

Il consigliere, sottolineando la crescente importanza della mobilità alternativa (auto e moto elettriche, e – bike) chiede se la Pat intenda prevedere l'installazione di colonnine di approvvigionamento elettrico, in particolare nella zona dei passi dolomitici; se ci siano già "distributori" elettrici in altre località del Trentino e se si pensa di promuovere queste strutture anche negli impianti di distribuzione privati.

La risposta: L'assessore Gilmozzi ha risposto affermando che, anche in accordo con il Cal, alla fine del 2015 è stato siglato un accordo per un piano provinciale della mobilità elettrica. In questa direzione ci si sta muovendo anche a livello europeo, ha riocrdato, per promuovere un nuovo patto industriale tra industria automobilistica e quella elettrica. Tra breve ci sarà il piano provinciale di mobilità elettrica che ha il compito di favorire la diffusione delle colonnine, definire le questioni tecniche, favorire l'acquisto dei mezzi elettrici che costano ancora più di quelli a petrolio o gas e incentivare forme di funzionamento dell' e – bike come ultimo miglio dei trasporti pubblici. L'obiettivo, ha concluso, è che ogni albergo abbia una ricarica e molti ristoranti per promuovere la mobilità elettrica.

La replica: Il consigliere ha detto che la risposta rappresenta un buon viatico per ragionare su questo nuovo sistema di mobilità alternativa. L'elettrico non è una moda, ha detto, soprattutto i sistemi ibridi si stanno diffondendo a tutti i livelli. Inoltre, le e bike ha dato vita ad un mercato florido che è in Italia è aumentato negli ultimi anni del 166%.

Giampiero Passamani (UpT)

​Quali interventi

per debellare

la mosca Suzuki?

Il consigliere dell'Upt chiede alla Giunta quali iniziative intenda mettere in campo per debellare la Drosophila Suzuki, vista la situazione di allarme e se si intendano ripristinare i protocolli utilizzati negli anni scorsi come il principio attivo del dimetoato e se intenda mettere a disposizione strumenti finanziari per aiutare i coltivatori.

La risposta: Il Presidente Rossi ha detto che la politica della Pat è orientata a sostenere la difesa passiva delle coltivazioni, così da permettere di avere un reddito anche nelle annate più sfavorevoli. Il Codipra ha offerto una polizza che comprende anche i danni causati dalla Suzuki. La Provincia ha anche finanziato l'acquisto delle reti di copertura contro il parassita e dal 2016 è possibile ottenere un finanziamento fino al 40% delle spese. Per i temi legati alle sostanze di utilizzo in funzione della complessità tecnica della materia Rossi ha detto che consegnerà direttamente il testo della risposta all'interrogante.

La replica: La parte più interessante è proprio la parte tecnica, ha detto Passamani che si è detto dunque soddisfatto a metà e di rimanere in attesa della copia.

Gianfranco Zanon (PT)

​Quali interverventi

sulla provinciale

Albiano–Lases?

Il consigliere chiede alla Giunta quali interventi si intendano realizzare per mettere in sicurezza la provinciale Albiano–Lona–Lases che è rimasta chiusa un giorno per motivi di sicurezza. Una situazione, afferma Zanon, che mette in difficoltà un gruppo di aziende che operano nella zona con ripercussioni sull'occupazione.

La risposta: L'assessore Gilmozzi ha detto che il tema è piuttosto complesso: stiamo parlando di una massa franosa di 600.000 metri cubi ancora in essere e che ha registrato nell'arco di 24 ore un sensibile rigonfiamento e che procede a circa 1cm al giorno. Nell'immediatezza sono partiti i lavori di movimentamento del materiale, ma è evidente che l'unico modo che oggi abbiamo per affrontare il problema è il monitoraggio e, se non ci sono le condizioni di sicurezza, l'intervento di chiusura della strada, in attesa di capire con maggiore chiarezza l'evoluzione.

La replica: Zanon ha ringraziato per la risposta ed ha invitato a tenere in considerazione che in quell'ambito lavorano parecchie aziende con tante maestranze e che va trovata quanto prima una soluzione per quanto possibile definitiva.

Filippo Degasperi (5 Stelle)

​Centrale unica

di emergenza, perché

4 anni di ritardo?

Il consigliere dei 5 Stelle chiede perché il progetto originario della Centrale unica o numero unico 112 sia stato abbandonato e perché, rispetto alle previsioni, si sia accumulato un ritardo di 4 anni per avviare il nuovo sistema di emergenza. Infine Degasperi chiede i costi di previsione annui.

La risposta: L'assessore Mellarini ha chiarito i diversi passaggi: il modello, definito "call center laico" è il punto di raccolta di tutte le chiamate dai  numeri di emergenza 112, 113, 115, 118, con il compito di verificare, identificare, localizzare e smistare le chiamate alle centrali operative cosiddette di secondo livello dell'Arma, della polizia, dei vigili del fuoco e del Soccorso sanitario. Il 9 dicembre 2014 la Giunta assunse le prime concrete decisioni per l'avvio del progetto per attivare il nuoco servizio 112 e la centrale operativa 118 di secondo livello di Trentino Emergenza. Quindi nel settembre 2015 si è previsto di procedere in coordinamento con la comune provincia di BZ (perché è previsto che si sia un bacino di utenza di tre milioni). Risale al marzo 2016 invece l'approvazione di uno schema di protocollo d'intesa sottoscritto dal ministro Alfano e dai Presidenti delle province di Trento e Bolzano per la creazione delle centrali uniche di risposta di Trento e Bolzano, con definizione dei tempi di avvio tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017. Le difficoltà oggettive di avvio sono dovute a diversi fattori tecnologici ed infrastrutturali e un ad un non semplice coordinamento con il livello locale e nazionale e il coinvolgimento di diversi ministeri, della polizia di Stato, dell'Arma dei carabinieri. Porta la data del 16 dicembre 2016 la circolare del Ministero dell'Intreno che approva in linea d'indirizzo un crono programma per l'avvio delle funzioni 112 nelle diverse regioni e province dove è prevista l'attivazione di una o più CUR. Nel documento si prevede per la Provincia di Trento una partenza del NUE 112 con operatività di tutte le centrali di secondo livello 112, 113, 115 e 118 a far data dal 6 giugno 2017. Quanto ai maggiori oneri sostenuti per il progetto la spesa complessiva del servizio Centrale Unica è di 3,3 milioni di euro (1,3 a favore di Telecom, 1,1 per incarichi specifici, 900.000 euro per arredi, hardware ecc.). Oneri costo 3 milioni 300.000 euro. 13 unità di personale le figure assunte, a regime spesa annua lorda pari a circa 800.000 euro all'anno. I costi relativi al personale comprendono finora solo le retribuzioni degli addetti al Servizio Centrale unica di emergenza che ad oggi comprendono 6 unità. Con apposita selezione la Pat ha assunto a tempo indeterminato 13 unità di personale dedicate alla funzione CUR-NUE 112 oltre a tre figure tra cui il coordinatore di centrale tramite mobilità interna da enti locali e strutture provinciali. A regime si stima che l'organico di questa struttura comporterà una spesa annua lorda di circa 800.000 euro.

La replica: Soddisfatto quanto alla completezza dei contenuti, restano invece sospese le domande politiche, ha detto Degasperi: i comunicati stampa della Provincia dicono cose diverse e sarebbe il caso di rettificare, se non si vuole ingenerare confusione nei cittadini.

Lucia Maestri (PD)

​Perché i musei

non hanno aderito

alla giornata mondiale?

La consigliera del Pd ha chiesto per quali motivi i musei provinciali non hanno partecipato alla Giornata internazionale dei musei e se la Giunta non ritenga opportuno che, in futuro, i musei provinciali aderiscano alle iniziative dell'International council of Museum.

La risposta: L'assessore Mellarini ha  elencato le numerose iniziative e i diversi percorsi collegati alla giornata dei musei, alle quali hanno preso parte e proposto i musei trentini, dal Museo degli Usi e Costumi della gente trentina, al Castello del Buonconsiglio, dal Museo delle scienze Muse ecc. Anche altre istituzioni museali provinciali hanno prestato interesse all'iniziativa citata dall'interrogante seppure non direttamente, ma promuovendo diverse modalità e proposte collegate.

La replica: Forse sarebbe stato meglio prevedere un maggiore coordinamento, ha osservato Maestri, che forse sarà possibile con le nuove norme in discussione.

Marino Simoni (PT)

​Seggiovia del Cereda

Trentino Sviluppo

intende chiuderla?

Il consigliere di PT chiede alla Giunta se corrisponda al vero che Trentino Sviluppo intenderebbe smantellare il piccolo impianto di risalita di Passo Cereda; per quali motivazioni; se non si prospetti un danno erariale a seguito dello smantellamento della seggiovia rinnegando così la missione che prevedeva il suo rilancio per lo sviluppo turistico del Passo.

La risposta: Il Presidente Rossi ha chiarito che l'impianto da anni non risulta più in esercizio. Trentino Sviluppo non ha la mission di gestire, ma di affidare e promuovere la gestione dietro corresponsione di canone di affitto e ammortamento, seppur in un regime favorevole. La gara sull'impianto in questione è andata deserta e nessuno si è reso disponibile alla gestione. Per questo motivo TS ha considerato la dismissione e il ricollocamento dell'impianto, ipotesi sulla quale sono in corso considerazioni e ragionamenti di carattere economico. Si valuterà poi il da farsi, prendendosi anche l'impegno, aldilà delle valutazioni tecniche, che TS non agisca solo con una logica societaria, ma più globale ed allargata.

La replica: Simoni ha auspicato che queste decisioni vengano comunque assunte in accordo con gli enti locali. Mi stupisce che il bando sia andato deserto, ha osservato, dato che mi risulta ci potrebbero essere degli interessati. C'è anche la possibilità di stimolare i gestori di altri impianti della zona per favorire la permanenza sul territorio dell'impianto e la sua sostenibilità.

Giacomo Bezzi (FI)

​Imposta di soggiorno

in val Rendena

sarà abbassata?

Il consigliere di Forza Italia chiede all'assessore al turismo se intenda rivedere la tassa di 50 euro a posto letto all'anno per chi affitta appartamenti per ferie, prevista dalla Comunità di valle e dall'Apt di Madonna di Campiglio, prevedendo criteri di progressività rispetto alla collocazione degli alloggi distinguendo tra le piccole località della Rendena e quelle prestigiose come Madonna di Campiglio.

La risposta: La risposta l'ha fornita il Presidente Rossi che ha fatto chiarezza sull'impianto legislativo in vigore e alla sua ratio. La legge prevede un valore dell'imposta e stabilisce un minimo e un massimo per ciascun posto letto e per anno solare. Il percorso di stabilire la tassa è avvenuto presso le comunità di valle; l'assessore ha fatto notare un'incongruenza e messo in evidenza le differenze tra gli immobili in considerazione delle diverse località della valle, ma la legge garantisce anche il suddetto percorso e la Pat non può fare nulla se non stimolare un ripensamento e una riconsiderazione dei valori, cosa che è stata fatta a valere dall'anno prossimo. Nel frattempo, con il sostegno dell'Apt, si supplirà con una promozione e pubblicità degli alloggi.

La replica: Basta tasse patrimoniali, ha replicato Bezzi.

Walter Viola (PT)

​Santa Chiara, quali

iniziative per avere

un oculista H 24?

I consigliere di PT afferma che al Pronto soccorso del Santa Chiara, in più di un caso, è stata segnalata l'assenza di un oculista e alcuni pazienti sono stati invitati a ritornare in un altro momento o a recarsi all'ospedale di Rovereto. Viola chiede, quindi, quali disposizioni l'assessore intenda dare all'Azienda sanitaria affinché al Pronto soccorso del Santa Chiara sia sempre presente un oculista.

La risposta: L'assessore Zeni ha precisato che l'attuale organizzazione del Pronto soccorso di Trento e Rovereto è basata sull'analisi dell'utenza degli anni precedenti. Per oculistica da sempre c'è il turno notturno in pronta disponibilità (il medico oculista è chiamato in caso di emergenza). I pazienti con problematiche oculistiche vengono in prima battuta valutati dal medico di Pronto soccorso che deciderà in autonomia se rivolgersi al medico oculista che è reperibile. Fino ad ora non si sono verificate particolari criticità.

La replica: Viola si è detto parzialmente soddisfatto, perché a lui risulta che dei disagi ci siano stati. E' giusto che i medici reperibili siano chiamati in caso di urgenza, ma questo va spiegato e invece non accade. C'è un problema di comunicazione e di servizio.

Maurizio Fugatti (Lega Nord)

Sede di Essedì

perché Mediocredito

l'ha acquistata?

Il consigliere della Lega chiede di sapere perché e a quali condizioni il Mediocredito avrebbe acquisito la sede della società Essedì Strategia d'Impresa srl per mezzo della partecipata Paradisidue srl; per quale motivo Mediocredito non ha proceduto con procedure consensuali; quali stime dell'immobile sono state fatte da Mediocredito o Paradisidue; da chi sono state fatte e quale finanziamento soci abbia effettuato Mediocredito a Essedì.

La risposta: Il Presidnete Rossi ha premesso che in questo periodo di crisi molti istituti bancari hanno acquisito immobili a copertura di crediti e qui si tratta probabilmente della stessa fattispecie. esigenza di rientrare da un credito e quindi acquisizione dell'immobile. Spiace rilevare che la normativa vigenze per intermediari bancari non consente di fornire informazioni sull'istruttoria se non ai clienti, alla guardia di finanza o all'agenzia delle entrate e previa apposita procedura.

La replica: Una risposta fuori luogo da una parte ed evasiva dall'altra, anche perché non ci risulta che questa società avesse debiti con Mediocredito, quindi appare davvero insolita l'acquisizione. Saremo costretti a domandare una richiesta di accesso agli atti