Dopo il question time, il Consiglio provinciale ha proseguito i lavori con due nomine su indicazione delle minoranze consiliari. Per il collegio revisori dei conti della Fondazione don Guetti-Centro studi sulla cooperazione onlus (22 voti e 12 schede bianche) è stato indicato Perger Luciano mentre Francesco Cimmino è stato designato componente del cda di Informatica Trentina spa (18 voti e 11 schede bianche, 4 nulle). Approvate le modifiche al nuovo regolamento del personale del Consiglio: critiche e perplessità sollevate da Cia e Degasperi. Il Consiglio ha approvato, non senza alcune voci critiche (con 27 voti favorevoli, 1 voto contrario e 4 astensioni), le modifiche al regolamento organico del personale del Consiglio. Il Presidente Bruno Dorigatti ha precisato che il regolamento, che non è soggetto al vaglio di costituzionalità, è lo strumento di riconoscimento e qualificazione dell'autonomia del Consiglio, strumento di autonomia e garanzia per tutti i consiglieri. La formulazione di base del regolamento risale agli inizi degli anni '80. Si è ricorso spesso all'adeguamento alle riforme del pubblico impiego e della pubblica amministrazione attuate negli ultimi decenni, ha osservato. Nello specifico, queste modifiche contengono 25 articoli e recano regole specifiche riguardo determinati aspetti dell'organico e degli uffici del Consiglio. Questo documento contiene, a parere del consigliere Claudio Cia (Misto) numerosi passaggi "discutibili, alcuni a dir poco scandalosi": in primo luogo una ingiustificata, irragionevole e inaccettabile valorizzazione di figure politiche e fiduciarie alle quali vengono riconosciute indennità da direttore o dirigente, come al capo di gabinetto della presidenza e al segretario del Presidente e del Vice (fino a oltre 4000 euro al mese) senza il relativo carico di responsabilità. Con che coraggio possiamo attribuire a figure di nomina politica tali stipendi? E con che coraggio, per queste figure è sufficiente il diploma d'istruzione secondaria di secondo grado, mentre altrove è indispensabile la laurea? "Una cosa del genere non la voterò nemmeno sotto tortura", ha aggiunto Cia. Il consigliere del Misto ha poi notato il divario già esistente tra le retribuzioni dei fiduciari dei politici e il personale che da decenni lavora in Consiglio provinciale e che qui si vogliono addirittura aumentare. Infine, Cia ha concluso osservando come per certe figure anche non qualificate si sia continuato negli anni ad aumentare ingiustificatamente 'indennità, a differenza che ad altri dipendenti. Il consigliere Filippo Degasperi (5 Stelle), pur in un ottica meno scandalizzata del consigliere Cia, ha rilevato alcune criticità già sollevate, ma non recepite nel proprio ruolo di componente dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio. Ad esempio l'incarico di dirigente può essere attribuito non solo scegliendo all'interno dell'organico esistente, ma anche per nomina politica, ovvero la politica potrà scegliere non solo i collaboratori personali, ma anche i dirigenti, depotenziando il principio di terzietà di cui tanto si parla: qui stiamo introducendo un canale di accesso ai ruoli del Consiglio che è assolutamente pericoloso, ha osservato. Infine sulla valutazione del segretario generale: se l'esito della valutazione sarà negativo resterà all'interno del Consiglio come dirigente. Lo stesso dicasi nel caso di valutazioni negative dei dirigenti: saranno comunque confermati come direttori. Cioè se un soggetto nominato dalla politica verrà valutato negativamente potrà comunque restare. "Il collega Cia ha in parte ragione", ha osservato Claudio Civettini (Civica Trentina) che ha partecipato alla stesura del documento nel ruolo di componente dell'Ufficio di Presidenza. Tuttavia la politica ha il diritto di scegliersi in modo fiduciario il proprio collaboratore. E' vero, le regole potrebbero essere sicuramente migliori, ma ha rassicurato sul fatto che molti correttivi sono stati introdotti a garanzia di trasparenza e terzietà. "E' stato un lavoro molto approfondito partito dal dato che l'attuale regolamento è molto datato", ha spiegato Walter Viola (Progetto Trentino), anch'egli componente dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio all'interno del quale d'è stata un'ampia discussione e un confronto attento ed accurato. Alcune sono regole di carattere generale, e qui si è cercato di fare ordine, recependo le varie novità introdotte in quest'ambito anche a livello nazionale. Effettivamente rivedere il regolamento che riguarda l'organicità dell'ente consiglio non è stato semplice: il provvedimento non ha nulla fuori dai canoni della normativa nazionale di riferimento e delle prerogative autonomistiche del nostro contesto. Donata Borgonovo Re (PD) ha posto un quesito in relazione a quanto previsto all'articolo 7 e 11 per l'accesso alle qualifiche dirigenziale e di direttore per le quali è possibile utilizzare alternativamente il percorso del concorso pubblico e quello riservato ai dipendenti. C'è una consolidata giurisprudenza costituzionale che parla di illegittimità dei concorsi riservati per questa fattispecie. C'è stato un iter di confronto lungo e partecipato all'interno dell'Ufficio di Presidenza e dei Capigruppo per arrivare a questa stesura, ha replicato Dorigatti. Tutte le osservazioni pervenute sono state considerate al fine di rendere il Consiglio una "casa di vetro" e perseguire l'obiettivo della trasparenza. "Se il Consiglio vuole fare un passo in avanti adottiamo queste nuove regole, altrimenti teniamo quelle vecchie però sappiate che sono molto arretrate", ha aggiunto rivolto all'aula. Ricordo che i contratti non li fa il Presidente del Consiglio, ma l'Apran, e da la vengono le direttive. Per rispondere a Cia, Dorigatti ha rassicurato che il capo di Gabinetto non avrà alcun aumento, ma piuttosto l'intero impianto è orientato al risparmio. Tuttavia ritengo corretto che un Presidente e un consigliere abbiamo il diritto di potersi affidare ad una persona di fiducia. La questione sollevata di Degasperi è un'opportunità in più, una facoltà che finora non è mai stata utilizzata. A Borgonovo Re Dorigatti ha risposto che quella contenuta nel regolamento è una soluzione intermedia. Giacomo Bezzi (Forza Italia) ha osservato che a svilire la politica e a portarla ad un livello troppo basso non si ottiene la qualità. Rodolfo Borga (Civica Trentina) ha ricordato che il ddl delle Acli può essere tranquillamente attuato volontariamente e anche superato. Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino) è intervenuto osservando che molti dovrebbero smetterla di ragionare in funzione del 2018 e di fare demagogia: voterò il regolamento, ha detto, perché i collaboratori sono una presenza legittima. Marino Simoni (Progetto Trentino) ha confermato la fiducia al Presidente ed all'Ufficio di Presidenza che ha ringraziato per il lavoro svolto ed espresso sostegno convinto al documento elaborato. |