Dalla Seconda Commissione
Educazione alimentare, banca della terra e agriturismo: si a tre delibere della Giunta provinciale
In allegato, i testi delle proposte accolte dall'organismo consiliare
La Seconda Commissione permanente presieduta da Luca Giuliani ha approvato questa mattina tre proposte di delibera della Giunta provinciale in materia di orientamento ai consumi, agriturismo e agricoltura. La discussione prosegue nella mattina di oggi: sul tavolo i tre disegni di legge in materia di cave di Filippo Degasperi, Walter Viola e dell'assessore Alessandro Olivi.
Orientamento ai consumi: accolti i suggerimenti dei consiglieri
Aggiornamento del programma di orientamento dei consumi e dell'educazione alimentare: questo il primo punto in discussione, illustrato dall'assessore competente Michele Dallapiccola. "Questo indirizzo serve a rispondere ad un'esigenza del territorio di valorizzazione delle risorse in campo agroalimentare", ha chiarito Dallapiccola. Sono state introdotte nella delibera alcuni suggerimenti venuti dai consiglieri. In particolare il sistema premiante favorirà i prodotti provenienti da fattorie e masi locali al fine di sostenere il territorio e garantire la qualità (Manica). Per l'indirizzo dei 70 km come limite tra produzione e consumo, la proposta prevede di ampliare questa previsione, non considerando il percorso stradale, ma il raggio, con un aumento di fatto del 20-30% della dimensione dell'area (Tonina). Soddisfatto Alessio Manica (PD) che ha aggiunto come sarebbe opportuno studiare un meccanismo dove il sistema premiante valorizzi più la qualità dell'offerta, che il prezzo. Nei bandi dovrebbe esserci inoltre a suo parere lo sforzo di quantificare l'onere di verifica di tutela, per non caricare gli appaltatori di costi aggiuntivi, magari indicando un tetto di spesa massima. Manica ha infine chiesto che si accompagni con verifiche l'attuazione di quello che ha definito "un bel programma".
Anche Mario Tonina (UpT) ha ringraziato per l'accoglimento di alcuni suoi suggerimenti da parte dell'assessore. Il consigliere ha rimarcato poi l'importanza che questo lavoro possa trovare un seguito sul capitolato speciale di appalto. Questo passaggio va cioè completato attraverso un'attenzione da parte dell'assessore Gilmozzi a questa problematica. Infine è necessaria a suo avviso una verifica a posteriori dell'andamento di questo progetto, per capire se risponderà concretamente alle esigenze di valorizzazione e impiego dei prodotti locali.
La proposta di delibera è stata approvata con l'astensione di Fasanelli, Zanon e Degasperi.
Banca della terra: regole e funzionamento
A seguire l'organismo si è occupato della Banca della terra, con il parere sulla delibera che ne regola la costituzione, il funzionamento e la gestione, già previste dalla legge provinciale per il governo del territorio del 2015. Dallapiccola ha spiegato che la proposta è multipartisan: si parla di regolarizzazione di terreni agricoli abbandonati o incolti e non c'è parte politica che non abbia sollecitato la Giunta in tal senso, ha detto. Il provvedimento, che si basa su un articolo della legge urbanistica, genera una sorta di anagrafe –banca dati dei terreni e prevede che il privato metta a disposizione i propri terreni ad altri coltivatori, secondo una libera contrattazione tra privati: "sui tratta di fatto di uno strumento volontario fatto su base dichiarativa da parte del privato". Rientrano tutti i terreni abbandonati d almeno tre anni o incolti che non abbiano ancora raggiunto lo stato boschivo, le aree forestali che hanno ottenuto un cambio di coltura ecc. I terreni confluiranno nella Banca della terra e il capofila della raccolta dati sarà il Comune. Sono intervenuti a chiarire ed apprezzare i diversi passaggi del regolamento i consiglieri Alessio Manica e Claudio Civettini. Quali saranno i vantaggi per i privati che vorranno mettere a disposizione i propri terreni incolti iscrivendoli alla Banca della terra? In primo luogo quello di essere inseriti in un canale pubblicitario di informazione e sensibilizzazione da parte del pubblico e in secondo luogo quello di avere la garanzia che il proprio terreno venga custodito e utilizzato, in applicazione di norme di legge (al fine di impedire automatismi nel trasferimento della proprietà).
La proposta di regolamento è stata approvata con l'astensione di Fasanelli, Zanon e Degasperi.
Lifting dell'attività agrituristica
Infine l'ultimo parere in merito a quello che Dallapiccola ha definito un piccolo "lifting al regolamento dell'attività agrituristica". Modifiche che rispondono ad esigenze del settore: ad esempio vengono vietate le strutture accessorie nei campeggi; vengono ammessi nelle percentuali obbligatorie i prodotti acquistati purché siano prodotti trentini, viene normata la presenza degli agrituristi nei mercatini e si stabilisce non sia inferiore al 30% delle giornate dell'apertura, vengono definite le categorie merceologiche che non rientrano nell'attività agrituristica; l'operatore deve garantire 90 giorni di apertura nell'arco solare; viene allargato a 60 giorni il tempo per rispondere ad eventuali sanzioni; sono modificate le tabelle per le ore ai fini dell'utilizzo di attività agricola, con valorizzazione della diversificazione ecc.
Pietro De Godenz (UpT) ha evidenziato il ruolo strategico dell'agriturismo nell'offerta trentina: bene dunque queste modifiche che rispondono a concrete esigenze emerse dal settore e dimostrano attenzione verso questa preziosa risorsa del territorio. Il consigliere Mario Tonina ha rimarcato l'importanza di questa attività per il Trentino e anche le verifiche e i controlli del settore da parte dell'ente pubblico, al fine di evitare episodi spiacevoli che si sono verificati in passato.
La proposta è stata approvata con l'astensione di Fasanelli, Zanon e Degasperi.