Nell'aula del Consiglio provinciale, che approverà la normativa nel corso della notte
Votato l’odg Borga Viola sull’omofobia. Aperta la strada all'approvazione del ddl sulla Buona Scuola
Pausa solo alle 18.30 e poi via all'esame dell'articolato e degli emendamenti
La discussione degli ordini del giorno collegati al ddl 126 proposto dalla Giunta per modificare la legge sulla scuola è ripartita stamane in Consiglio provinciale.
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iniziative per l’integrazione dei ragazzi stranieri.
Alle
11, dopo un’interruzione di circa due ore prima a causa della
mancanza del numero legale e poi per una serie di incontri tra le
forze di minoranza prima e successivamente di maggioranza, per mettere
a punto le intese sull’odg sull’omofobia, è stata approvata con
20 sì, un no e 9 astenuti, la mozione di Violetta Plotegher sulle
azioni per favorire l’integrazione degli alunni stranieri.
Omofobia,
saranno i genitori a scegliere se i figli dovranno frequentare le
iniziative nelle scuole.
Si
è passati poi all’odg sull’omofobia. Si è discusso sul testo
unificato tra gli ordini del giorno di Borga e Viola, scaturito dalla
trattativa tra le minoranze e tra queste ultime e il presidente Rossi
e che è stato votato 31 sì e un astenuto, Degasperi. Punto centrale
l’assicurazione data ai genitori di poter comunicare alle scuole la
non partecipazione dello studente a iniziative sui temi dell’identità
sessuale e di genere che dovranno essere coordinate dall’Iprase in
coerenza con le linee guida della Giunta, previo parere della
Commissione. Iniziative che dovranno avere adeguata informazione
attraverso incontri e scritti e che dovranno essere individuate in
base all’attuale catalogo dell’Iprase.
Rodolfo
Borga ha detto che il risultato raggiunto nel testo unificato è
importante e contiene quello che è stato chiesto da sempre: il
primato educativo della famiglia. L’odg prevede che ci sarà nei
percorsi previsti dalla mozione 126 o compiuta informazione sui
contenuti e le finalità ai genitori che saranno liberi di far
partecipare o no i figli minorenni. Si è trattato di inserire in un
odg un principio fondamentale e un diritto naturale. Spetta alla
famiglia decidere, la Pat sarà libera di fare tutte le propose ma
informando precisamente le famiglie. Non si urta la sensibilità di
nessuno. Questo è il momento della pacatezza e della serenità, ha
concluso: si è arrivati ad un risultato che non urta nessuno.
Viola
ha espresso soddisfazione per l’odg. Non ci sono sconfitti ma solo
vincitori. Siamo contro ogni tipo di discriminazione ma su certi temi
sensibili è doveroso rispettare il primato educativo della famiglia.
Questo odg non è contro nessuno, se non contro ogni discriminazione
irragionevole, rispettando la sensibilità di tutti. Non è stato
facile, ha ammesso Viola, trovare un punto di condivisione, ma va
riconosciuto anche il ruolo di Rossi, che passo passo è stato
disponibile alla mediazione. La battaglia sull’omofobia c’è
stata e va dato merito a tutti che su certi temi è possibile
incontrarsi senza discriminare nessuno. Bezzi ha detto che la strada
giusta sarebbe stata quella degli emendamenti alla legge e non le
mozioni e gli odg, comunque si è andati nella direzione giusta,
quella della libertà di scelta delle famiglie, e quindi il
consigliere di FI ha annunciato il ritiro degli emendamenti
ostruzionistici. Anche Fasanelli ha riconosciuto la buona volontà di
tutti e ha espresso il suo voto favorevole. Fugatti ha dichiarato il
sì all’odg, ma senza gioia perché, ha detto, cade il tema
omofobia e quindi la maggioranza risolve uno dei principali fattori
di rischio per la sua tenuta. Comunque, ha aggiunto, l’obiettivo di
dare la possibilità di scelta ai genitori è un buon risultato e un
buon compromesso. Il consigliere della Lega, infine, ha dato atto a
Borga di aver sollevato la questione e a Viola di aver tessuto la
mediazione. Manuela Bottamedi, condividendo l’odg, ha ricordato che
avrebbe votato il disegno di legge e ora è bene mettere una pietra
sopra questo argomento. Un buon compromesso che dà alle famiglie la
possibilità di decidere. Giovanazzi ha affermato di aver fatto la
battaglia contro l’omofobia non per mettere difficoltà la
maggioranza ma per difendere dei valori. Una battaglia che ha fatto
tutta l’opposizione, che ha dato i suoi frutti stabilendo il
diritto delle famiglie di tenere a casa i figli se non condividono le
iniziative contro l’omofobia. Il consigliere di At ha detto che non
c’è un’emergenza di omofobia, ma c’è invece quella del
femminicidio.
Il
Presidente Rossi che è intervenuto per esprimere il parere positivo
della Giunta all’odg e ha ringraziato tutti per la soluzione. Ma
sul tema dell’omofobia ha espresso l’idea che la scuola è il
luogo della formazione e dell’acquisizione di competenze, ma è
anche un luogo dove il tema dell’educazione si sviluppa
inevitabilmente in uno spazio di relazioni dove c’è anche la
famiglia. Se l’obiettivo dell’odg è quello di stabilire un’
alleanza scuola famiglia si è aggiunto qualcosa in più. Pensiamo ad
una scuola, ha aggiunto, in cui si cresca in una dimensione educativa
scevra da ogni indottrinamento e propaganda. Una scuola che offra ai
ragazzi e alle famiglie l’idea che ciascuna persona ha il diritto a
non essere discriminata. Infine, ha aggiunto che bisogna saper far
fare un piccolo passo indietro rispetto alla propria sensibilità
personale e di gruppo. Un passo in avanti è stato fatto e il tema
omofobia non cade, se non nelle divisioni e in alcuni pregiudizi.
Qualcosa di positivo è stato fatto, molti pregiudizi sono stati
rimossi. Quindi, rispetto alla situazione ex ante si è fatto un
miglioramento se al centro si pongono le persone e non l’ideale del
mondo come dovrebbe essere.
Cia
ha evidenziato il percorso dell’odg è arrivato in aula dopo una
discussione sull’omofobia di oltre 100 ore e la mozione portata in
aula dalla maggioranza per dribblare l’ostruzionismo. Una battaglia
di tutta la minoranza e un grazie a Viola per le capacità di
mediazione e Borga per essere l’artefice della battaglia e Rossi
che ha colto le preoccupazione delle minoranze.
Borga
ha replicato affermando che la sua e quella della minoranza è stata
una battaglia di valori e che personalmente avrebbe portato avanti
anche se fosse rimasto l’unico trentino contrario. Una battaglia
condotta in base a valori che appartengono alla maggioranza dei
trentini. Non c’è stato compromesso perché quello che si è
ottenuto oggi è stato chiesto fin dall’inizio: il diritto
prioritario all’educazione delle famiglie. Una soluzione che si
sarebbe potuta trovare un anno e mezzo fa. Le ore passate a discutere
di questo tema, ha concluso, non sono state buttate via. Anzi, è
stata una bella palestra di confronto, pacato e rispettoso, su una
questione che toccano nel profondo.
Marino
Simoni ha affermato, infine, che aver superato questo scoglio ha
liberato la strada al ddl sulla scuola un risultato che è stato
ottenuto grazie al dialogo. Civettini ha concluso affermando però,
che al di là dell’odg, la legge sulla scuola non va bene, che si
sarebbe potuto seguire il modello dell’Alto Adige e, ha ricordato
ai docenti che protestano e che sono in gran parte vicini il Pd, che
la posizione critica del suo gruppo è rimasta intatta.
Nuove
graduatorie per i docenti della formazione professionale.
Si
è passati poi all’odg di Filippo Degasperi, concordato col
presidente Rossi, votato all’unanimità, con quale si impegna la
Giunta a rivedere il regolamento che disciplina le graduatorie degli
insegnanti della formazione professionale per garantire l’inserimento
nelle nuove graduatorie dei docenti presenti, valorizzandone nei
titoli la continuità di servizio negli istituti di formazione, e
avviare le procedure di aggiornamento delle graduatorie per l’anno
scolastico 2017/20168.
Potenziare
l’educazione musicale, al cinema, storia dell’arte.
Si
e’ passati poi all’odg di Lucia Maestri (PD), approvato con 25 sì
e 2 astenuti, che impegna la giunta al potenziamento dell’
educazione musicale, del cinema, della storia dell’arte. Un odg
pienamente condiviso da Zanon.
Un
tavolo tecnico col sindacato per trovare risposte alle varie forme di
precariato.
Altro
odg di Lucia Maestri, votato con 20 sì, quattro no e sei astenuti,
impegna la Giunta ad aprire entro sei mesi un tavolo tecnico
operativo con le maggiori organizzazioni sindacale per individuare
sistemi per armonizzare i vari interessi e aspettative legate alle
varie tipologie di precariato scolastico. Un testo, ha ricordato la
consigliera, suggerito dal sindacato e che con la norma di attuazione
metterà sulla strada giusta la soluzione del precariato. Manuela
Bottamedi ha ribadito che tutto ciò poteva essere saltato con l’albo
dei docenti precari abilitati. L’esempio della legge appena
approvata a Bolzano è chiaro. Filippo Degasperi ha detto che il caos
è stato creato da chi ha governato la Pat e quindi se la pista
giusta è quella del Trentino c’è da preoccuparsi. Per Civettini
questo tema del precariato si sarebbe dovuto affrontare nella legge.
Nella replica Lucia Maestri ha detto che la maggioranza avrebbe
potuto ottenere il consenso facendo entrare nella scuola questi
precari, ma è legge che nella scuola si entri per concorso. Bezzi ha
dichiarato il no all’odg, perché ha detto è aria fritta.
Rossi,
ha espresso parere favorevole al ddl perché individua alcune strade
in una legge, ha detto, che “noi non facciamo per inseguire i voi.
Se qualcuno vuol fare leggi per i voti presenti un ddl. Noi facciano
leggi, magari sbagliando, per portare contributi alla nostra
comunità”. Anche Cia ha affermato che le cose che si dicono nel
odg si sarebbero potute fare da anni. Dure critiche, nelle
dichiarazioni di voto, fa parte di Degasperi.