Giornale OnLine

Giornale Online
26/01/2016 - In aula o in commissione

Le 24 question time e le risposte della Giunta

Aperta stamane in aula la sessione di gennaio del Consiglio provinciale

Le 24 question time e le risposte della Giunta

In allegato i temi e i testi all'ordine del giorno

Le 24 question time e le risposte della Giunta

​​La prima sessione in aula del Consiglio provinciale nel 2016 si è aperta con le question time e le risposte della Giunta.

Kaswalder (Patt):

messa in sicurezza

e definitiva riapertura

strada del "Morello"

Walter Kaswalder chiede quando sarà messa definitivamente in sicurezza e riaperta al traffico la strada del "Morello", che collega l'altopiano del Tesino a Grigno, interessata da smottamenti e attività franose che ne hanno reso necessaria la chiusura.

La risposta. L'assessore Gilmozzi ha ricordato che la strada provinciale era stata chiusa il 22 dicembre dopo una frana che aveva danneggiato le barriere paramassi. I lavori di messa in sicurezza del punto di distacco, avviati immediatamente, sono stati completati il 15 gennaio scorso. Sono poi stati avviati rilievi sulla roccia che si concluderanno entro questa settimana. Se non emergeranno problemi entro 4-5 settimane saranno ripristinate sia le barriere paramassi che la strada.

Simoni (Pt):

milioni per impianti

di innevamento

a S. Martino

Marino Simoni chiede se i 48 milioni di euro promessi dall'assessore Dallapiccola per l'ammodernamento degli impianti di risalita e in particolare di innevamento artificiale a S. Martino di Castrozza, siano disponibili, dove siano allocate queste risorse nel bilancio e quali opere saranno realizzate nel 2016 per attuare l'accordo stipulato dalla Giunta con la Comunità di Primiero.

La risposta. L'assessore Dallapiccola ha spiegato che il piano di Trentino Sviluppo 2014-2016 è stato aggiornato con una delibera del 30 dicembre 2015 da cui sono previste le risorse. Il progetto è pronto e prevede tra l'altro anche la sistemazione degli impianti di malga Ces. Gli altri investimenti del protocollo d'intesa tra la Provincia e la Comunità del Primiero avverranno contestualmente al resto della progettazione da perfezionare nei prossimi mesi. Ora i lavori riguarderanno il primo step di interventi da 6 milioni di euro.

Simoni ha sollecitato l'assessore Dallapiccola a mettersi d'accordo con il suo collega Olivi che aveva smentito l'esistenza delle risorse promesse.

Lozzer (Patt):

risolvere le

precarie condizioni

della SP 71

Graziano Lozzer vuole conoscere come la Giunta intenda risolvere il problema delle precarie condizioni della strada provinciale 71 che collega la valle di Cembra (versante Segonzano) con la statale 47 della Valsugana, in particolare in prossimità del rio "Molino" nel Comune di Sover e nel tratto adiacente al rio Gaggio.

La risposta. L'assessore Gilmozzi ha assicurato che la questione è nota e che sono in corso indagini del Servizio geologico finalizzate a capire se vi sono particolari fenomeni di cui tener conto. Nel 2015 si è già provveduto a ripristinare il manto stradale presso il rio Gaggio e nel 2016 si interverrà con il ripristino presso il rio Molino, ma tutto dipenderà dall'esito delle indagini.

Lozzer ha chiesto che in primavera sia effettuata anche una manutenzione ambientale dell'area e la strada sia messa in sicurezza perché la viabilità è un biglietto da visita in quella zona, vista anche la presenza delle piramidi di Segonzano.

Maestri (Pd):

Sanità, aborti e

e personale,

quanti obiettori?

Lucia Maestri vuole sapere quante siano le interruzioni di gravidanza in Trentino, se siano corretti i dati diffusi da una trasmissione televisiva nazionale, secondo cui gli obiettori in Trentino costituiscono il 60% del personale sanitario e punte critiche come quelli dell'ospedale di Tione, dove tutto il personale medico è costituito da obiettori di coscienza, con conseguenti rischi per l'attuazione della legge 194 del 1978, e chiede infine quali iniziative siano previste per evitare alle donne poste di fronte alla "terribile scelta" dell'aborto ulteriori disagi.

La risposta. L'assessore Zeni ha segnalato che, mentre i dati relativi al 2015 non sono ancora disponibili ma saranno pubblicati nel sito dell'Apss, nel 2014 il numero totale delle interruzioni di gravidanza è stato di 758 di cui 38 (5%) di tipo terapeutico, 51 in mobilità passiva e 135 in mobilità attiva.  Le strutture distribuite nel territorio provinciale nelle quali è possibile praticare l'IVG sono sei, una delle quali privata, accreditata convenzionata.

Quanto ai tempi di attesa per praticare l'IVG l'indicatore rilevato è quello relativo alla percentuale di IVG effettuate entro 15 giorni dalla certificazione rilasciata dal professionista che accerta l'esistenza dei presupposti per poter effettuare l'intervento secondo come prevede la legge 194. Nel 2014 l'intervento è avvenuto nel 57,9% dei casi entro due settimane dalla certificazione, nel 2013 la percentuale era del 54,1%, nel 2012 del 58,2%, nel 2011 del 46,7% dei casi. I valori del 2008-2009 si avvicinano al 50% (nel 2010 si era registrata una flessione: 39,7%). In caso di aborto terapeutico l'attesa è sempre inferiore agli 8 giorni.

Infine l'assessore Zeni, pur riconoscendo che le percentuali sull'obiezione di coscienza riportate nell'inchiesta televisiva risultano attendibili, ha osservato che alla luce dei dati "si ritiene che l'offerta di servizi sanitari sia adeguata rispetto al fabbisogno dell'utenza provinciale e in grado di soddisfare anche un certo fabbisogno extraprovinciale.

Maestri si è riservata di approfondire i dati forniti dall'assessore per eventuali riflessioni in merito alla possibilità effettiva di esercitare la libra scelta dell'aborto nelle strutture pubbliche e convenzionate.

Giuliani (Patt):

tempi anticipo

bonus fiscale

per risanamenti

Luca Giuliani vuole saper quando entrerà in vigore il regolamento attuativo della norma approvata all'unanimità nell'ultima legge finanziaria, che dà alla Provincia la possibilità di anticipare, con una sorta di mutuo a tasso zero, il bonus fiscale offerto dallo Stato sugli sgravi del 50% per le ristrutturazioni e del 65% per i risanamenti energetici degli edifici, che verrà restituito da chi ne beneficerà nel corso dei 10 anni successivi.

La risposta. L'assessore Daldoss ha spiegato che i criteri attuativi della norma e la convenzione da stipulare a questo scopo sono complicati da prediporre, ma che probabilmente l'iter di questi documenti si concluderà nei prossimi mesi per dar corso alla delibera e quindi al varo di questo incentivo destinato a dare nuova linfa alle imprese del settore edile anche attraverso gli interventi di risanamento energetico.

Civico (Pd):

applicare norme

ascolto famiglie per

scuola di 5 giorni

Mattia Civico vuole sapere quali iniziative siano state attivate per garantire l'applicazione negli istituti della normativa del 2006 e della delibera del 2013 che prevedono la rilevazione dei bisogni organizzativi e formativi e delle proposte delle famiglie per utilizzare la possibilità di introdurre la frequenza scolastica su cinque giorni settimanali.

La risposta. Il presidente Rossi ha sostenuto la necessità che la scansione prevista dalla legge sia rispettata dagli istituti. Diversamente, il tema dei cinque giorni rischia di essere affrontato senza portare a nessuna soluzione. In certi casi ci si è arenati perchè il percorso iniziale non era stato impostato con la dovuta attenzione. Peraltro, ha proseguitio Rossi, su questo tema la Giunta ha già posto attenzione in sede di programmazione dell'anno scolastico, richiamando i dirigenti ad attuare un processo di partecipazione non solo dei collegi docenti ma anche dei genitori. Quanto ai numeri, per l'anno scolastico in corso, nella scuola primaria il 93% delle classi applica i 5 giorni, mentre nella scuola secondaria i 5 giorni sono applicati nel 53% dei casi. Si tratta ora di capire se l'obiettivo dei 5 giorni può essere definito nella programmazione per la scuola secondaria, dove i cambiamenti dal punbto di vista didattico sono maggiori. Il presidente ha comunque garantito che il monitoraggio avviato sui processi sarà completato perché l'obiettivo dei cinque giorni possa diventare strutturale nel nostro sistema.

Civico ha osservato che dove esistono condizioni organizzative e didattiche e vi è una chiara preferenza espressa dalle famiglie a favovre di un modello di cinque giorni, non si dovrebbero presentare ostacoli. L'organizzazione sui 5 giorni ha per Civico dei vantaggi sia dal punto di vista educativo e gestionale nelle scuole sia per quanto riguarda i tempi delle famiglie.

Passamani (UpT):

nuovi strumenti

per il rilancio

dell'edilizia

Il capogruppo dell'UpT chiede alla Giunta se non ritenga opportuno mettere in campo strumenti di rilancio del settore dell'edilizia e se a tal fine non si possa trovare spazio, magari nella prossima legge di stabilità, per istituire un fondo per il recupero del patrimonio edilizio esistente.

La risposta. L'assessore Daldoss ha ricordato la rilevanza dell'estensione nel 2016 e 2017 dell'eliminazione del patto di stabilità a tutti i Comuni, che permette di mettere in campo interventi importanti che avranno ricadute nei prossimi mesi. L'attenzione al recupero del patrimonio esistente è stata anche al centro anche della recente legge urbanistica, ma per Daldoss servono comunque ulteriori  sforzi. Giusta, quindi, per l'assessore, la sollecitazione dei Passamani. Non è escluso che la Giunta individui nuove modalità di ulteriore sostegno.

Passamani ha chiesto di tener conto anche dll'Icef nella definizione dei criteri per l'assegnazione dei contributi.

Civettini (Civica):

quale futuro

e quali intenzioni della Provincia

per la Marangoni

Claudio Civettini chiede aggiornamenti sul futuro della Marangoni e sulle trattative in corso, oltre ad informazioni sui contributi concessi dal 2008 ad oggi e se ci sia la volontà di promuovere investimenti in ricerca e sviluppo, nell'innovazione organizzativa e dei prodotti, come, con quali modalità ed entro quali termini.

La risposta. L'assessore Olivi ha ricordato che lo scorso 18 dicembre con un ordine del giorno il Consiglio provinciale aveva impegnato la Giunta a monitorare con l'azienda la situazione per verificare che sia il piano sociale sia quello industriale contengano misure non solo "difensive" ma tali da esplicitare un percorso dell'azienda per il futuro. Con un verbale sottoscritto insieme al sindacato la Marangoni si è impegnata alla ricostruzione di pneumatici in Italia recuperando quote di mercato, ad ampliare la gamma di prodotti, ad acquisire un'imnpresa tedesca concorrente, e a concentrare a Rovereto tutto il reparto di produzione di mescole. Sulla base di questo verbale la Provincia ha chiesto all'azienda, entro la fine di agosto di quest'anno, di esplicitare sia le eventuali quote di esubero sia le prospettive con cui l'azienda intende incamminarsi verso una fase di ristrutturazione produttiva e organizzativa. L'azienda ha comunicato la propria disponibiliktà a fare il punto della situazione entro i primi mesi di quest'anno. Quanto all'intervrento di leasing sull'immobile, l'azienda lo sta restituendo pagando anche gli interessi. Un altro intervento della Provincia per 1.600.000 euro riguarda un progetto di ricerca su una nuova mescola, ma l'erogazione, ha precisato Olivi, è stata sospesa perché il contributo è legato a una precisa procedura negoziale vincolata all'occupazione e al piano industriale che l'azienda dovrà presentare.

Civettini ha replicato segnalando che la fine di agosto è dietro l'angolo e quindi occorre già capire le avvisaglie. Quanto al contributo per la ricerca, Civettini ha espresso il timore che le risorse della Provincia siano investite fuori dal Trentino. Occorre invece puntare ad investimenti che promuovano la produzione e l'occupazione nella nostra provincia. Infine, visto che il leaseback si scarica dalle tasse facendo mancare alla Provincia una contribuzione, per il consigliere è tempo di chiedere agli imprenditori che ne hanno beneficiato un impegno per il futuro.

Giovanazzi (AT):

finanziamenti e tempistiche

del polo fieristico

di Riva

Giovanazzi chiede all'assessore competente di sapere quali siano le opere oggetto di finanziamento, l'ammontare dei lavori e le tempistiche per la realizzazione del polo fieristico di Riva "Fiere e Congressi", date le notizie apparse sulla stampa che rimpallano responsabilità circa il finanziamento e l'avvio dei lavori.

La risposta. L'assessore Gilmozzi ha chiarito che le opere oggetto di finanziamento nel Comune di Riva sono il Polo congressula in zona lago, il Polo fieristico con annesso parcheggio multipiano per circa 300 posti in zona Baltera, e il Palavela in zona lago, opera temporanea per tutta la durata dei lavori del nuovo centro concgressi. L'ammontare dei lavori è rispettivamente di 26,3 milioni di euro per il Polo congressulae, di 17 milioni di euro per il Polo fieristico e di 1,4 milioni di euro per il Palavela. Infine le tempistiche previste per la loro realizzazione sono rispettivamente di 32 mesi per il Polo congressuale (inizio lavori fine 2016/inizio 2017), 22 mesi per il Polo fieristico (inizio lavori primavera 2017) e 110 giorni per il Palavela (inizio lavori entro il 2016).

Giovanazzi ha ricordato di aver visitato con la Seconda Commissione il Palafiere e di aver saputo in quell'occasione che l'inizio dei lavori era previsto per il 30 novembre 2015. Ad oggi dell'opera non si sa nulla. Palafiere opera sulle aree originarie del 2002. Riva Fiere Congressi non ha idea di quale sia il soggetto che ha in mano il progetto e questo a fronte dei dati forniti da un centro capace di mobilitare fortemente l'economia trentina e che necessita di un'attenzione diversa. A Riva Fiere e Congressi serve quindi un interlocutore presso la Provincia per capire se e da chi i lavori vengono progettati e realizzati.

Detomas (UaL):

quando il completamento

della Ciclabile

da Mazzin ad Alba di Canazei?

Il consigliere ladino Detomas chiede di conoscere le motivazioni dello stallo dell'opera di completamento della ciclabile della valle di Fassa, in particolare della tratta che va da Mazzin ad Alba di Canazei, opera strategica per una realtà turistica come la valle di Fassa che vede nelle piste ciclabili e nel cicloturismo un risorsa di grande rilievo.

La risposta. L'assessore Gilmozzi ha sottolineato la complessità della tematica inserita nel piano generale della Val di Fassa tra le opere a medio termine. Occorre infatti tener conto della costosità dell'opera, vista la necessità di realizzare dei parasassi e paravalanghe molto impattanti dal punto di vista paesaggistico. Per questo si è pensato ad un passaggio alternativo della ciclabile lungo la sponda destra dell'Avisio, ma la soluzione ha evidenziato la contrarietà del proprietario del camping ubicato in quell'area. Per questo la Provincia ha predisposto con gli uffici una terza ipotesi d'intesa con i bacini montani, individuando un passaggio molto più vicino all'Avisio in sponda destra, che eviti le criticità rappresentate dal camping. L'assessore ha concluso evidenziando l'impegno a predisporre entro quest'anno il progetto preliminare, il cronoprogramma e di definire il finanziamento dell'opera ad un costo decisamente inferiore rispetto a quello previsto all'inizio.

Degasperi (5 Stelle):

fondo strategico regionale:

come vigila la Pat

sulle operazioni?

Degasperi chiede di conoscere se e in quali casi, nelle sottoscrizioni effettuate fino ad oggi dal Fondo strategico regionale, vi siano legami tra chi ha sostenuto le imprese nell'emissione del debito attraeverso le obbligazioni, e chi ha sostenuto il fondo.

La risposta. Il presidente Rossi  ha precisato che tutta questa attività è soggetta ad una rigida disciplina contro i conflitti di interesse. Le SGR sono infatti obbligate a segnalare i potenziali conflitti di interesse all'apposito comitato consultivo il cui parere risulta poi vincolante. In questo caso, attuando le regole che disciplinano le attività del fondo strategico, la SGR ha chiesto un parere al Comitato consultivo che non ha rilevato elementi ostativi. Rossi ha ricordato che il regolamento del fondo strategico è un contratto tra SGR e gli investitori. Viste le ovvie esigenze di riservatezza, per soddisfare la richiesta espressa nell'ininterrogazione di Degasperi di avere il documento, il presidente ha segnalato che occorre un'istanza di accesso a la tutela di interessi privati. E ha assicurato che in esito a questa domanda il testo sarà immediatamente trasmesso.

Degasperi ha rilevato che consentire a società che fanno parte allo stesso gruppo di intervenire nelle attività di ristrutturazione del debito, rischia di creare una sorta di concorrenza sleale fra attività finanziarie. In almeno due casi questo si è verificato. Degasperi ha invitato il presidente ad evitare che si verifichino ancora situazioni del genere.

Fugatti (Lega nord):

rapporti tra

Informatica Trentina

e società Deloitte

Fugatti ha chiesto perché ad oggi la Provincia non abbia dato mandato a Informatica Trentina del pagamento a Deloitte delle quattro fatture inevase per un totale di quasi 1 milione 400.000 euro e questo dopo oltre un anno, e perché la Pat ha più volte insistito con Informatica Trentina per prorogare la scadenza dei termini di conclusione delle attività da dicembre 2014 a giugno 2015, perdipiù con trattativa diretta e senza procedure di evidenza pubblica.

La risposta. Il presidente Rossi ha spiegato che le fatture non sono state pagate (ma – ha osservato – se fossero state pagate la domanda sarebbe stata ancora perché questo è avvenuto mentre è in corso un'indagine della magistratura) per le ragioni che lui aveva già reso note. La Provincia aveva evidenziato ad Informatica Trentina la necessità di smettere le consulenze in atto con Deloitte chiudendo i contratti in essere. Ma è chiaro, ha proseguito Rossi, che chiudere i contratti in essere e i rapporti di consulenza richiede comunque di salvare le attività in corso. Per questo il rapporto con Deloitte è rimasto vivo anche nel corso dell'attuale legislatura. E per questo non sono state ancora pagate le fatture. Rossi ha sottolineato come non vi sia stato alcun ulteriore contratto con Deloitte, ma che è stata chiesta e ottenuta una proroga dei tempi necessari a concludere le attività riguardanti il contratto di consulenza in essere. Per questo le fatture non sono state ancora pagate e la Provincia si è riservata la possibilità di non pagarle: la consulenza in essere ha infatti bisogno di valutazioni.

Fugatti ha replicato che a suo avviso "l'opacità della questione rimane". Il presidente, ha proseguito, sostiene che la proroga era stata richiesta per poter terminare il lavoro, mentre dalla lettura dei verbali di Informatica Trentina sembra che la società si sia opposta a quest'ipotesi non ritenendo non percorribile la via della trattativa diretta e necessario un ulteriore bando di gara. Fugatti ha ricordato che la richiesta della Pat di prorogare l'incarico sono successive all'agosto del 2014. E che ad Informatica Trentina risultava difficile dire di no alla richiesta della Provincia.

Viola (Pt):

numero unico 118,

dubbi su rischi

e Patto salute

Walter Viola vuole sapere se e quando avverrà l'avvio operativo della Centrale operativa provinciale (Cop) con il numero unico 118, se e come la Giunta eviterà il rischio che si allunghino i tempi di attesa, la riduzione del personale impegnato sui mezzi di soccorso (ambulanza ed elicottero), e l'esperienza negativa già emersa in altre regioni. Chiede infine come il numero unico si concili con il Patto della salute 2014 di prossima approvazione che prevede l'individuazione di numeri verdi 116 e 117.

La risposta: l'assessore Zeni ha spiegato che i medici incaricati di continuità assistenziale attualmente si trovano a lavorare in autonomia e questa situazione, unita alle caratteristiche orografiche del territorio e alla disomogenea distribuzione della popolazione trentina, determina disomogeneità nell'erogazione del servizio e nei carichi di lavoro richiesti ai medici addetti nelle varie sedi, tanto che emerge sempre con maggiore evidenza la necessità di una più puntuale integrazione medici della continuità assitenziale/rete dei servizi sanitari che meglio sappia rispondere alle esigenze dei cittadini. Proprio in questa direzione va la delibera della Giunta del giugno scorso, nella quale sono stati definiti gli indirizzi all'APSS per la riorganizzazione del servizio di continuità assistenziale sul territorio provinciale, tenendo conto dell'impegno dell'Azienda ad estendere su tutto il territorio il servizio di convergenza delle chiamate su di un unico numero. In attesa di ulteriori approfondimenti del Ministero  (con riferimento al numero unico europeo) e visti gli esiti della sperimentazione sulla centralizzazione delle chiamate sul 118 realizzata dal 2007 su buona parte del territorio trentino, l'assessore alla salute sta valutando l'opportunità di centralizzare tutte le chiamate sull'unico numero 118, mantenendo comunque attivi per 12 mesi, i numeri telefonici delle varie postazioni con trasferimento di chiamata automatico sul numero 118. In merito alla preoccupazione espressa dall'interrogante di un allungamento dei tempi, si evidenzia che nella sperimentazione in corso questo non è accaduto e gli operatori sono in numero tale da garantire la copertura, anche nei giorni di sabato e festivi, secondo un assetto organizzativo tarato sull'incidenza annua delle chiamate per la continuità assistenziale.

Il consigliere Viola ha ribadito che sulle finalità non ci sono obiezioni anche se in quest'aula si è palato troppo di ospedali e meno di territorio. Tuttavia ha chiesto cautela nell'approvazione di provvedimenti che seppure importanti impattano non poco sulla comunità e sul settore.

Ossanna (Patt):

piste e orari

anche per

lo sci alpinismo

Lorenzo Ossanna sollecita azioni di sensibilizzazione nei confronti degli impiantisti del Trentino perché dedichino alla pratica dello sci alpinismo una pista almeno fino a quando durerà l'attuale penuria di neve naturale, definendo eventuali orari di divieto per garantire la sicurezza anche a chi pratica lo sci da discesa.

La risposta: Dallapiccola ha chiarito che la disciplina vigente in Provincia regolamenta la materia delle piste da sci e permette ai gestori delle aree di consentire oppure vietare la risalita attraverso un regolamento proprio. Queste aree sono concesse ai gestori e di fatto diventano veri e propri cantieri dove lavorano macchinari e si sviluppano tutte le correlate complicanze e complessità. Per questo motivo, l'utilizzo abusivo di queste piste è rischioso e difficile sarebbe sfuggire a responsabilità qualora ci fossero incidenti. Ben si comprende come in un siffatto quadro, nulla può essere imposto per norma. Da questo punto di vista però, Anef si è dimostrato sempre disponibile al dialogo, un dialogo che riprenderemo certamente per affrontare anche questa problematica, seppur non di facile soluzione. Degli sviluppi il consigliere sarà opportunamente aggiornato.

Cia (Ct):

Istituto S. Michele

correggere criteri

per non escludere

figli di allevatori

Claudio Cia chiede di correggere i criteri adottati dalla Fondazione Mach per l'iscrizione alla prima classe dell'indirizzo che l'Istituto agrario di S. Michele riserva all'allevamento, alle coltivazioni e alla gestione del verde, criteri che hanno comportato l'esclusione di alcuni ragazzi trentini figli di agricoltori e allevatori di montagna, ignorando la necessità di garantire continuità alle aziende familiari del settore zootecnico.

La risposta. Rossi, in qualità di assessore all'istruzione ha precisato che la scuola di formazione professionale era inizialmente rivolta a figli di imprenditori agricoli. A seguito di forti pressioni esterne di famiglie e scuole si decise di aprire l'accesso a tutti gli interessati, svincolandoli dall'appartenenza al mondo agricolo. Questo ha contribuito ad aumentare il numero di iscritti, tanto che si è determinato un accesso a numero programmato tramite selezione per i soggetti "esterni al mondo agricolo". L'evoluzione didattica, le verifiche e i monitoraggi sull'apprendimento hanno determinato una carenza di motivazione e una diminuzione dei risultati misurati all'uscita del percorso. Questo ha fatto pensare di estendere l'obbligo di sottoporre tutti i preiscritti ad un test di selezione che ha visto diminuire il numero di figli di contadini, valutati rispetto agli esiti della formazione. Forse perché avere un'azienda di famiglia li rende meno competitivi rispetto agli altri nell'approccio allo studio, ha osservato Rossi. Dal prossimo anno, per ovviare a questo problema, secondo il modello duale, si cercherà di conciliare le due esigenze, introducendo una modalità che affiderà la parte formativa di base a realtà scolastiche sul territorio, e mantenendo dentro l'azienda agricola la parte di apprendistato.

Confido, ha replicato Cia soddisfatto della risposta, che un istituto nato con lo scopo di valorizzare il mantenimento dei nostri allevamenti e delle nostre coltivazioni, sia anche attenta a valorizzare il patrimonio umano e aziendale esistente.

Baratter (Patt):

euregio con

tv dedicata

per conoscersi

Lorenzo Baratter chiede la creazione di un canale televisivo dedicato all'Euregio Tirolo con trasmissioni in lingua italiana, tedesca e inglese, senza dimenticare le lingue parlate dalle minoranze, per favorire la conoscenza reciproca tra le popolazioni di Trento, Bolzano e Innsbruck in ogni campo, prestando particolare attenzione ai giovani sia nella gestione del progetto che nella definizione dei contenuti della programmazione.

La risposta: Rossi ha illustrato le iniziative già in corso, che consentono la diffusione di trasmissioni con questi contenuti su parte del territorio trentino sui canali ZDF ORF e un tg regionale con informazioni su Tirolo e Alto Adige, che si sta cercando di ampliare alla realtà trentina. Qui ci sono problematiche anche di carattere finanziario, ha osservato il presidente, visto che per rendere sostenibile il progetto deve essere garantita una copertura. Con la Rai è stato fatto un accordo per la diffusione anche in Trentino delle trasmissioni in lingua tedesca e come è noto è già attivo un canale che valorizza le minoranze. Un potenziamento degli strumenti di comunicazione e conoscenza nella direzione indicata dal consigliere, potrebbe essere una web tv con costi meno onerosi e attraverso un accesso mirato del mondo giovanile, potrebbe lavorare con più snellezza ed essere un contenitore di partecipazione.

Molto soddisfatto della risposta, in attesa di vedere gli sviluppi della realizzabilità del canale televisivo, l'idea della web-tv è ottima.

Fasanelli (Misto):

controllo tardivo

documenti appalto

Progetto Manifattura

Massimo Fasanelli chiede perché per l'aggiudicazione del progetto esecutivo e dei lavori per la realizzazione dell'opera "Progetto Manifattura – Green Innovation factory, Ambito B – lotto 1", solo nove mesi dopo siano stati verificai i documenti e siano emerse irregolarità nella ditta vincitrice che hanno causato lo slittamento dell'appalto. Fasanelli vuole sapere chi sia il responsabile del procedimento, quando avverrà l'assegnazione dell'appalto ai secondi classificati, quando saranno esaminati i documenti della ditta aggiudicataria, quando sarà completata la progettazione e i tempi previsti per la conclusione dei lavori.

La risposta: l'assessore Gilmozzi ha chiarito che l'omissione viene verificata attraverso l'analisi dei requisiti sui vincitori dopo l'aggiudicazione. Le procedure di appalto sono svolte dall'agenzia provinciale per gli appalti, mentre l'opera viene seguita da Trentino sviluppo. L'assegnazione provvisoria ai secondi classificati è stata già effettuata e sono in corso le verifiche del caso. Sono incerti i tempi di soluzione del contenzioso, ma l'iter prevede che nei successivi 100 giorni venga completata la progettazione esecutiva, dopodiché i lavori avranno una durata di circa tre. Il contenzioso ci mette dunque nella condizione di una sospensione, ma se si risolverà in tempi ragionevolmente brevi, si realizzerà in poco tempo anche l'opera. Vedremo cosa dice il Tar, ha concluso Gilmozzi, ma le cose si sono svolte correttamente ed è giusto che le imprese, soprattutto quelle strutturate, si facciano carico di verificare clausole che vanno rispettate per legge. 

Una risposta condivisibile quella dell'assessore che evidenzia problematiche diffuse nelle gare di appalto, ha replicato Fasanelli. L'obiettivo che ci si è posti con la nuova legge è proprio quello di ridurre il contenzioso al minimo.

De Godenz (Upt):

urgono risorse Pat per

potenziare bacini e

impianti innevamento

Pietro De Godenz chiede se a fronte della crisi del settore turistico dovuta alle scarse precipitazioni nevose di quest'inverno, la Giunta non intenda stanziare ulteriori e specifiche risorse con cui finanziare il potenziamento dei bacini idrici e degli impianti che consentono l'innevamento, e per l'eventuale creazione di nuovi bacini e impianti per la neve programmata, prevedendo la possibilità di intervenire anche sui costi dell'energia elettrica che gravano sulle società dalle quali questi impianti sono gestiti.

La risposta: Dallapiccola ha richiamato la delibera della Giunta del 26 ottobre scorso e il Piano per l'utilizzo dei bacini di accumulo per la produzione di innevamento programmato, oltre che per l'irrigazione, la zootecnia, come misure antincendi e di protezione civile. Momentaneamente il piano ha esaurito la propria capacità finanziaria, occorrerebbe implementare le risorse affidate a Trentino sviluppo in tal senso e finanziare il potenziamento dei bacini idrici atti all'innevamento esistenti.

Degodenz ha ribadito l'evidenza dell'importanza di questi investimenti per società che fanno da volano all'economia di questo territorio: è importante che venga implementata la disponibilità del Piano sia per gli investimenti, che per le risorse.

Tonina (UpT):

Regolamento di custodia forestale

e profili di compatibilità

con la professione di agronomi e forestali

L'Ordine dei dottori forestali e agronomi della provincia si è espresso in seconda commissione permanente sulla bozza di "Regolamento per lo svolgimento del servizio di custodia forestale" che, laddove definisce tale servizio e disciplina la formazione professionale di chi lo svolge, sembrerebbe essere in contrasto con la legge che disciplina l'esercizio della professione di dottore agronomo e forestale. Il consigliere Tonina ne chiede conto alla Giunta.

La risposta: l'assessore Dallapiccola ha chiarito che i profili di compatibilità sono stati certamente considerati. In merito all'opportunità di sentire le osservazioni di agronomi e dottori forestali, l'assessore ha informato che l'ordine ha provveduto autonomamente e recentemente a fornirle, e di esse si terrà conto nell'elaborazione del regolamento, facendoci così carico anche della preoccupazione rappresentata dall'interrogante.

Tonina ha ringraziato per la risposta e per l'attenzione riservata, aggiungendo che il custode forestale rappresenta una figura importante eper il territorio comunale ed è dunque opportuno che il nuovo regolamento sia condiviso e si tengano in considerazione le osservazioni di agronomi e forestali nella sua stesura.

Bezzi (Forza Italia):

il punto

sulla situazione

profughi in Trentino

Il consigliere Giacomo Bezzi chiede di conoscere la situazione trentina con riferimento al tema profughi, all'indomani della notizia della possibile temporanea sospensione delle regole di Schengen da parte dell'Austria: cosa si pensa di fare con l'Euregio all'indomani della chiusura della frontiera del Brennero? quali sono i costi sostenuti dalla Pat nel 2015 per ogni profugo ospitato (al netto degli aiuti dallo Stato) e quali servizi sono stati offerti? Bezzi chiede inoltre di conoscere i nomi dei soggetti gestori dell'accoglienza, modalità e condizioni dei servizi affidati.

La risposta: l'assessore Zeni ha prima di tutto scongiurato la scelta di sospendere Schengen da parte dell'Austria, chiarendo la posizione della Giunta in merito. Lo stesso principio che usa l'Italia sul proprio territorio (con una distribuzione dei profughi proporzionale alla popolazione) dovrebbe a suo avviso essere adottato anche in Europa. Come Pat, ha spiegato, partecipiamo ad una task force istituita in fase di Euregio, per affrontare il flusso dei migranti, e siamo in contatto e in stretta collaborazione con l'Alto Adige, territorio di confine con l'Austria, più direttamente interessato alla questione dell'eventuale sospensione delle regole di Schengen. Le domande specifiche sui costi puntuali, sui servizi di gestione amministrativa, assistenza alla persona e forniture di beni, Zeni ha rimandato ai dati scritti che consegnerà direttamente all'interrogante, insieme all'elenco dei soggetti che svolgono l'attività di accoglienza. L'assessore ha solo fornito un unico dato generale: 4 milioni 874.000 euro venuti dallo Stato, a fronte di impegni di spesa quasi equivalenti.

Prendo atto di questa task force, ma dobbiamo essere pronti perché il problema non riguarda solo l'Alto Adige, ha replicato Bezzi che ha garantito di mantenere alta l'attenzione sull'argomento anche in futuro.

Borga (Civica trentina):

sui profughi

e sull'accoglienza

"condizionata"


La possibile sospensione del trattato di Schengen, preannunciata da Germania e Austria, avrebbe gravi ripercussioni sulla nostra Regione, dato che il flusso verso l'Austria è stimato in 700 persone al giorno e considerato che gli attuali richiedenti asilo in Trentino sono 950, per la quasi totalità maschi adulti e che già si sono resi responsabili di reati legati principalmente allo spaccio di droga. In tale contesto Borga chiede se non sia il caso che la Pat subordini la propria disponibilità all'accoglienza ad alcune precise condizioni a garanzia della sicurezza della popolazione locale (invio di donne e bambini, di profughi veri e attivazione di misure di eventuale espulsione immediata di delinquenti certificati).

La risposta: Zeni ha chiarito che che allo stato atuale l'accoglienza non può essere subirdinata a condizione e non possaimo decidere genere degli invii, né nazionalità, così come non è possibile adottare misure di espulzione immediata perché questa è competenza esclusiva dello Stato. Al contempo è stata comunicata la preferenza dell'invio di famiglie e donne, così come il miglioramento dei livelli di controllo così da garantire una serena convivenza. E' comunque auspicabile, come previsto da norme attualmente in esame, che si preveda una prima accoglienza in centri di primo soccorso, che procedano ad una prima identificazione e all'invio di strutture temporanee, previste anch'esse dalle norme. L'avvio al sistema di accoglienza locale, finanziato dal ministero dell'Interno, interverrebbe solo in un tempo successivo.

Non soddisfatto il consigliere Borga ha ribadito le possibilità e la necessità di agire a livello politico, alzando la voce e adottando un atteggiamento diverso e di maggiore polso nei confronti dello Stato.

Zanon (Progetto Trentino):

la situazione

della ditta Spirale

di Cinte Tesino

E' recente la notizia della cassa integrazione ordinaria di 50 unità lavorative e per un periodo di 13 settimane, presso la ditta Spirale di Cinte Tesino, produttrice di stivali in gomma. Zanon chiede quale sia la situazione reale della ditta e, qualora sia confermata la gravità dello stato di crisi, come si intenda procedere per la salvaguardia di posti di lavoro che risultano essere indispensabili per una zona come il Tesino che non vive certo una delle sue stagioni migliori.

La risposta: Alessandro Olivi ha detto di conoscere la situazione e la cassa integrazione è "cautelativa", per solo due delle tredici settimane preventivate e riflette una momentanea flessione di mercato. L'azienda in questione è un'azienda sana con buoni margini di crescita. Con Trentino Sviluppo c'è in atto un percorso da circa un anno e mezzo di accompagnamento di un progetto di consolidamento e di crescita, tanto che il Piano di TS contiene un intervento di sostegno finanziario all'azienda alla condizione che lo sviluppo e la concentrazione produttiva restino su quel territorio.

Soddisfatto della risposta Zanon ha ribadito la propria posizione che le attività produttive dislocate in aree periferiche del territorio devono essere sostenute dalla politica con tutti i mezzi, al fine di garantire i posti di lavoro e la crescita dell'area stessa.

Manica (PD):

quanti studenti si avvalgono

dell'insegnamento della religione cattolica

e sue alternative formative

Ribadendo che una simile scelta non deve comportare alcun tipo di discriminazione, Manica interroga sulla scelta di avvalersi o meno dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole, per conoscere il numero di studenti, nei vari gradi d'istruzione, che optano di frequentare l'"ora alternativa".

La risposta: Rossi in qualità di assessore ha risposto che per coloro che scelgono di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica ci sono 3 opzioni didattiche più l'opzione di non scegliere nessuna alternativa didattica. Nello scorso anno scolastico, considerati tutti i gradi di istruzione, sono stati circa 10.000 su 69.000  (ovvero il 15,69% del totale) gli studenti che hanno scelto di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica. 2.830 di questi hanno scelto un'attività didattica alternativa.

Bottamedi (Patt):

una conferenza territoriale

per riaprire il dialogo

sul Marie Curie

I consigli scolastici del Marie Curie e dell'Istituto Comprensivo Pergine I hanno chiesto al Presidente-Assessore Rossi di mostrare segni di dialogo istituendo una Conferenza tra i vari soggetti istituzionali ed economici del territorio dell'Alta Valsugana e la Provincia, al fine di valutare nuovamente il caso della soppressione dell'indirizzo tecnico-economico del Marie Curie di Pergine, mal sopportata dalla scuola e dai consigli comunali della zona. Bottamedi chiede se ci sia la volontà di aprire un confronto e avviare la Conferenza territoriale.

La risposta: il presidente nonché assessore competente in materia Rossi ha detto di aver già approfondito motivazioni e condiviso percorsi. Le motivazioni sono di carattere oggettivo e i percorsi sono stati di ampia comunicazione temporale e di allargata partecipazione: la decisione di sopprimere l'indirizzo tecnico è dunque confermata. Con il Consiglio d'Istituto è tutta​via stato programmato un incontro per i primi di febbraio al fine di avviare un'attività di monitoraggio in merito alle iscrizioni nel territorio del perginese che eventualmente permettano di tornare sulle decisioni, allorché si rendesse evidente quello che al momento non è, ovvero qualora ci fosse un ampio orientamento verso quell'indirizzo da parte della popolazione studentesca locale.

La risposta soddisfa solo parzialmente la consigliera che se da un lato si è detta contenta del confronto con il consiglio d'Istituto si dispiace per la decisione di non retrocedere rispetto a quanto deciso il 2 novembre scorso: "quando la politica sa ascoltare una comunità intera realizza una vera autonomia", ha concluso ribadendo l'auspicio di mettere in campo un dialogo con l'intera comunità.

Approfondimenti
I temi e i testi all'ordine del giorno della sessione 26 28 gennaio 2015
https://www.consiglio.provincia.tn.it/_layouts/15/dispatcher/doc_dispatcher.aspx?app=conv&at_id=28723