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25/01/2016 - Incontri

“Radio Memoriae” per raccontare le guerre dimenticate

Iniziativa realizzata da 14 giovani con la collaborazione del Forum per la pace e i diritti umani

“Radio Memoriae” per raccontare le guerre dimenticate

Due foto allegate

“Radio Memoriae” per raccontare le guerre dimenticate
​​​Dieci racconti di guerre ormai dimenticate realizzati da un gruppo di ragazzi attraverso un mezzo ormai antico ma che rimane sempre affascinante e incisivo: la radio. Un’iniziativa, che si inserisce nel quadro della Giornata della Memoria (per questo la prima puntata andrà in onda alle 11.35 il 27 gennaio su Radio Trentino InBlu e Sanbaradio) nata dall’impegno di un gruppo di associazioni, dal Forum trentino per la pace e i diritti umani, Isodarco, Uspid, l’associazione 46° parallelo, Acli, in collaborazione con la Consulta degli studenti e finanziato dalla Fondazione Caritro e dall’assessorato alle politiche giovanile della Pat. Un’iniziativa che ha coinvolto 14 ragazzi e ragazze dai 15 ai 20 anni, che, dopo un percorso di approfondimento e di formazione, al quale hanno partecipato nomi noti del giornalismo di guerra, hanno realizzato una serie di 10 “Radio Memoriae”, questo il titolo del format radiofonico, come ha ricordato il presidente del Forum per la pace, Massimiliano Pilati, ognuna delle quali dedicata ad un conflitto uscito dall’attenzione dei grandi media: dalla guerra civile del Guatemala a quella delle Malvinas, alla guerra del calcio tra Honduras e El Salvador, al Mozambico, al Sahara Occidentale, a Cipro, al lungo conflitto tra India e Pakistan, fino al Kossovo, alle tensioni tra le due Coree e il Congo.

Le “Radio Memoriae” sono state presentate oggi pomeriggio nella sede della Fondazione Caritro di Trento in una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche il Presidente del Consiglio, Bruno Dorigatti che ha sottolineato l’importanza della radio nella storia dell’Europa e del nostro Paese. Dorigatti ha ricordato il ruolo decisivo, durante la seconda guerra mondiale, di Radio Londra. “Una voce – ha detto - che mantenne aperta una finestra, per i popoli oppressi dal nazifascismo, sulla libertà e la democrazia. Negli anni ’70 le radio libere raccontarono un pezzo di società in cambiamento che non trovava voce sui grandi mezzi di informazione”. Anche l’iniziativa di “Radio Memoriae” s’inserisce, quindi, in una tradizione di libertà e divulgazione che trova nel mezzo radiofonico uno strumento efficace anche per le nuove generazioni. Il Presidente del Consiglio ha aggiunto, infine, che questa idea, che ha coinvolto i giovani in un lavoro di approfondimento, va a rafforzare le iniziative per la Giornata della memoria che, ha ricordato, in Trentino è sempre più qualificata e importante per la formazione degli studenti.

Mercoledì 27 gennaio alle 18,30, sempre nella sede della Fondazione Caritro si terrà la presentazione ufficiale dell’iniziativa.


Immagini
  • Radio Memoriae ragazzi in sala
  • Radio Memoriae, Dorigatti e il tavolo dei relatori