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03/12/2015 - In aula o in commissione

Approvati in aula i due ddl per l'armonizzazione contabile e la variazione di bilancio

Consiglio provinciale, conclusa la I sessione di dicembre. Il 14 inizia l'esame della manovra

Approvati in aula i due ddl per l'armonizzazione contabile e la variazione di bilancio

​​Nel pomeriggio il Consiglio ha rapidamente approvato in aula i due disegni di legge proposti dalla Giunta per armonizzare il sistema contabile della Provincia alla normativa Statale e per operare una variazione di bilancio.

In precedenza, le rassicurazioni fornite dal presidente Dorigatti in merito alla possibilità per le opposizioni di ammettere alla discussione dei tre disegni di legge della manovra finanziaria anche le proposte di modifica presentate dall'opposizione, aveva indotto le minoranze a ritirare gli emendamenti proposti. Si è così conclusa in anticipo sull'orario previsto la prima sessione di dicembre del Consiglio provinciale. La seconda inizierà il 14 dicembre con la settimana interamente dedicata dall'aula all'esame dei tre disegni di legge – collegata, stabilità e bilancio – che formano la manovra finanziaria 2016.


Simoni: “Lo Stato entra a gamba tesa nell'autonomia”. Rossi: “atto che allinea la Provincia al Patto sottoscritto con lo Stato”.


L'esame del ddl 101, ripartito dal 31esimo dei 54 articoli del provvedimento, ha ottenuto 21 voti favorevoli e 9 di astensione. Nelle dichiarazioni di voto finali Marino Simoni (Progetto Trentino) ha motivato l'astensione del proprio gruppo affermando che “pur comprendendo che questo è un testo tecnico imposto dallo Stato, si tratta di un'entrata a gamba tesa nell'ordinamento delle autonomie speciali in nome della spending review. Esistono altri modi, come patti e accordi, con i quali si può procedere ed è inaccettabile che lo Stato decida per noi come dovremo organizzare le entrate e le risorse”.

Il presidente della Giunta Rossi ha ricordato che questo disegno di legge risponde ad un adempimento che però ha comportato un approfondimento con gli uffici legislativi e la ragioneria dello Stato. Questa normativa allinea la Provincia al Patto di garanzia sottoscritto con lo Stato che prevede l'armonizzazione dei sistemi contabili e degli strumenti di bilancio”.


Via libera alla variazione di bilancio che permette alla Provincia di recuperare 300 milioni di euro.


Quattro soltanto gli articoli del disegno di legge 102 proposto dal presidente della Giunta Rossi e approvato dall'aula con 21 voti a favore, due contrari (Degasperi del M5s e Cia di Civica Trentina) e 7 astenuti, che consente una variazione al bilancio di previsione della Provincia l'esercizio finanziario 2016 e del bilancio pluriennale 2015-2017.

Il presidente Rossi ha spiegato che questo ddl consente all'avanzo di amministrazione di 300 milioni di aumentare l'accantonamento già previsto nel 2015 e di salvare in tal modo queste risorse provinciali dagli effetti della normativa sul pareggio di bilancio. Rossi ha ricordato che il testo destina anche 10 milioni a Itea per permettere micro interventi sulle abitazioni che sosterranno il comparto edilizio..

Borga ha chiesto dei chiarimenti in merito alla variazione della spesa, con un lungo elenco di impegni che arrivano al 2037, al 2042 e 2034. vi sono insomma molte risorse del bilancio già impegnate tranne appena 24 milioni di euro nel 2016. Si tratta per Borga di un irrigidimento notevole delle dotazioni del bilancio provinciale. Rossi ha risposto che naturalmente si tratta di limiti di impegno che si riferiscono a quote di debito le cui rate hanno questa durata. Quote che sono abbondantemente dentro i limiti del 9% del Pil e i nuovi limiti previsti dalle nuove regole in tema di armonizzazione, limiti corrispondenti al 20% delle rate. Si tratta di un debito sostenibile rispetto al Pil prodotto e al patrimonio che garantisce questo debito. La natura di questo debito è che si tratta di un debito per investimenti e opere e mai per spesa corrente.

Borga ha replicato di non aver dubbi sulla legittimità dell'operazione, ma ha rilevato che una delle ragioni per cui chi si troverà ad amministrare la Provincia negli anni futuri avrà a che fare con un bilancio molto rigido perché la maggior parte delle risorse stanziate per investimenti sono già impegnate per scelte compiute nel 2016. Si opera adesso ma si scarica una notevole rigidità sui bilanci successivi, rigidità che proprio il presidente Rossi nelle sue dichiarazioni di legislatura aveva considerato un problema.